lunedì 25 ottobre 2010

Vi consiglio il blog di Mario Casagrande


E ringrazio Mario per questo suo pensiero!

http://www.mariocasagrande.co.cc/2010/10/18/in-viaggio-per-hierapolis-di-frigia/

Mario Casagrande e Il Palloncino Bianco

mercoledì 20 ottobre 2010

L'ultima jana di Pia Deidda su Youtube

http://www.youtube.com/watch?v=Luc0KKzV_MY&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?v=Uy5gZHN_FYk&feature=player_embedded

sabato 16 ottobre 2010

Si è parlato di Rubia


Oggi 16 Ottobre 2010 alla Biblioteca Primo Levi di Via Leoncavallo a Torino si è parlato del mio romanzo Rubia.
Ringrazio Cristina Pelissero la cui presentazione è stata fantastica e preziosa: ha fatto capire non solo la trama del romanzo ma soprattutto ha fatto una puntuale ambientazione a Hierapolis di Frigia nel I sec. d.C.
E grazie anche alla piccola Francesca della Scuola Media Statale Don Milani per le splendide letture fatte.
La presentazione è stata fatta in seno all'iniziativa dell'ASSOCIAZIONE AMICI DI HIERAPOLIS e della REBUM ART: Mostra archeologica su Hierpolis di Frigia.



venerdì 15 ottobre 2010

DIARIO DI SCUOLA del 15 Ottobre 2010


DIARIO DI SCUOLA del 15 Ottobre 2010

Sciopero e corteo anti riforma Gelmini organizzata dai sindacati autonomi COBAS e CUB a Torino.

Eravamo quasi 12.000 insegnanti di ruolo e precari con la presenza di studenti medi e universitari. Abbiamo sfilato da Piazza Arbarello fino alla Gran Madre di Dio.

A Torino e cintura ha scioperato il 50% del personale docente.

martedì 12 ottobre 2010

Fra le braccia di Cibele (5)

Fra le braccia di Cibele (5)

Dall'intervista a Giuseppe Barbera:
"Cosa ne pensa dei "guerrieri" che seminano fiori e piante nelle aree urbane incolte?"

"Il Guerrilla gardening è un fenomeno positivo: espri­me il desiderio, spesso dei giovani, di riaffermare il diritto della natura nelle città. E lo fanno in modo non violento, con i semi, piantando fiori e piante: una provocazione pacifica nei confronti del potere, troppo spesso disattento. Ogni anno nel mondo scompare un' area boschiva grande tre volte la Sicilia. E nelle città si trova sempre un buon motivo per eliminare il verde. La sensibilità sta crescendo, ma la sensazione è che si tratti di una lotta impari".


Alcuni anni fa durante un evento artistico nel Giardino di Palazzo Reale a Torino un gruppo di giovani artisti non realizzò un'installazione ma fece un happening fra le strade della città. L'operazione consisteva nello spargere semi di fiori ormai scomparsi dal tessuto cittadino.A distanza di anni mi sono spesso chiesta se tante essenze "rispuntate" (papaveri, fiordalisi, nontiscordardime, ecc.....) fossero il risultato di tale intervento.


domenica 10 ottobre 2010

Fra le braccia di Cibele (4)

Fra le braccia di Cibele (4)

“Trovavo divertente anche prendermi cura del giardino. Tanto da capire perchè il giardinaggio venisse utilizzato nelle terapie di riabilitazione. Dopo aver rasato per bene il prato, averlo irrigato ogni giorno, aver dato i fertilizzanti, aver tagliato – per quanto possibile – i grovigli di piante secche e aver pulito a fondo gli angoli sporchi, quel giardino, che al mio arrivo avevo trovato trascurato e con l'aria misera, era tornato a vivere e il verde aveva riacquistato subito la sua tonalità chiara.Piano piano mi accoglieva tra le sue braccia con quell'aspetto tranquillo.Ogni volta che uscivo in giardino avevo l'impressione di trovarmi in un luogo carico di energia. Ritrovavo l'equilibrio, come se d'un tratto il centro della mia persona si stabilizzasse. Sorridevo con naturalezza quando scoprivo nuovi germogli, nuovi boccioli di fiori, e mi rendevo conto che i loro mutamenti giornalieri toccavano la mia sensibilità in un modo quasi esagerato. L'edera si arrampicava per i muri e i bulbi riposavano ben curati nella terra fertile. In un solo mese il cambiamento era stato addirittura incredibile”.

Banana Yoshimoto, Arcobaleno


Monet, Waterlily Pond, 1900-1901

Ho letto l'opera completa di Banana Yoshimoto


Ho letto l'opera completa di Banana Yoshimo

Operazione Banana Yoshimoto completata. Non mi soffermo a parlarvi delle mie impressioni positive sulla sua produzione letteraria: parla dell'angoscia esistenziale con la ricerca di risposte positive che danno speranza all'uomo, il tutto narrato con un tocco lieve e magico onirico, spesso trasfuso di paranormale.

Vorrei invece sottolineare la “gentilezza” e la semplicità tutta nipponica che si evince dai suoi post scriptum sempre presenti nelle sue pubblicazioni.

Banana Yoshimoto, anche se già molto famosa, continua ad elargire ringraziamenti, ad interloquire con il probabile lettore, a regalare tocchi di ulteriore poesia nelle “chiose”.

Consiglio dunque di soffermarsi su queste pagine finali che completano la fase creativa del racconto. Pagine che ci servono a conoscere meglio la sensibilità dell'autrice.

E, per noi italiani, diviene importante scoprire l'amore e la conoscenza per la nostra cultura che emerge dalle sue pagine e dai post scriptum per le edizioni italiane di Feltrinelli.

sabato 9 ottobre 2010

DIARIO DI SCUOLA: manifestazione degli studenti a Torino l'8-10-2010

Diario di scuola dell'8-10-2010

MANIFESTAZIONE DEGLI STUDENTI A TORINO


Da Piazza Arbarello alla Facoltà di Lettere ben 30.000 studenti delle Superiori e dell'Università, più precari, insegnanti, ricercatori, hanno sfilato in corteo per protestare contro i tagli della riforma Gelmini.
Bellissimo corteo variegato. Finalmente i giovani si rendono conto che questi tagli alla Scuola e all'Università italiana sono eccessivi e sviliscono la scuola italiana.
Che dire: BRAVI BRAVI BRAVI
Mentre invece una tirata d'orecchi (su FB ho usato un linguaggio più fiorito!) a quegli autonomi dei centri sociali che hanno creato qualche problemino alla fine: non è questo il modo per affrontare i problemi, create solo casini inutili o peggio dannosi.
Per la cronaca: il corteo non è potuto scendere per tutta Via Po, perché in Piazza Vittorio è allestito il palco per la festa del Pdl, ed è stato deviato in Via Rossini. A sbarrare Via Po c'era la Polizia. Gli autonomi, che si trovavano alla fine del corteo, hanno sfidato le forze dell'ordine e c'è stato un lancio di fumogeni. Per fortuna nessun danno.

Per chi può accedere a FB ho messo un album di foto:
http://www.facebook.com/profile.php?id=1621660305#!/album.php?aid=72893&id=1621660305&fbid=1512716550822

lunedì 4 ottobre 2010

Fra le braccia di Cibele (3)

Fra le braccia di Cibele (3)

Ho bisogno di verde. E' una delle mie esigenze principali, fondamentali, esistenziali. Il bisogno di verde è per me terapeutico tanto quanto il bisogno del mare.Amo Torino anche perchè mi offre tanti spazi di verde: il verde della collina, dei suoi grandi corsi, dei giardini pubblici, delle aiuole spartitraffico.

A casa devo avere sempre un angolo verde. Nei momenti di stanchezza, di depressione, di tristezza, rivolgo la poltrona verso le mie piante e ne ricevo conforto.

Nella scala condominiale dove abito il mio balcone è l'unico ad avere piante. Guai se non ci fossero: la loro vista mi dà serenità ed energia. Ho sempre pensato che le piante dessero, ci regalassero energia; ma ho scoperto, con il tempo, che siamo anche noi a darne a loro in un mutuo scambio.

Arrivo dall'innaffiatura serale in questo settembre che ci sta regalando stupende giornate ancora estive. Le piante avevano sete e hanno gradito l'acqua. Avete mai notato come, succhiando l'acqua dal terreno, vibrino? E' come se ci comunicassero il loro stato di benessere.Fra le piante che ho sul balcone le portulacche e le begonie sono quelle che danno più soddisfazioni anche alla vista. Piante forti, carnose, generose di fiori, elargiscono boccioli a profusione per tutto il corso dell'estate. Sono piante che sopportano bene l'aria acida e avvelenata della città.Ma, fra i vasi, ce n'è uno di portulacca che quest'anno a sofferto i due mesi di mia lontananza. Foglie raggrinzite, muffa, mancanza di fiori. Forse è stato trascurato un po' perchè occupava un angolo appartato sul balcone o forse perchè non riceveva abbastanza sole come necessita. L'altro giorno l'ho cambiato di posto ma niente, non ha minimamente tentato di riprendersi. Stasera mentre lo innaffiavo ho sentito l'esigenza di passargli le mani sopra, sfiorarlo con tutto il palmo aperto, accarezzarlo a lungo. So che sarà difficile credermi ma la portulacca ha reagito: le foglioline hanno ripreso vigore e alcuni bocciolini si sono spalancati anche se non c'era più il sole. E' di colpo rinvigorita.

Bastava una carezza? O c'è stato uno scambio di energia? Reciproco, però, perchè io facendo questa esperienza positiva ne ho provato piacere, sollievo.

Le piante ci regalano momenti magici. A Sadali questa estate, mentre Mario Brai suonava il suo violino elettrico, le belledinotte del cortile della Casa Podda si sono aperte. Certo era l'ora del crepuscolo. L'avrebbero fatto comunque. Ma l'atmosfera che musica e natura hanno creato è stato un bel connubio. Magico.

Torino, 13 settembre 2010



sabato 2 ottobre 2010

E IO STROPICCERO' GLI OCCHI

E IO STROPICCERO' GLI OCCHI

E io laverò e stenderò e stirerò panni.

E dalle tasche toglierò foglietti di ricordi.

E vorrò vedere il mio mondo interiore pulito e

cangiante come questi panni,

con l'anima da bambina che ancora si stupisce

osservando questo candore.

E io vedrò con gli occhi del cuore

i panni sventolare agitati

dal vento di scirocco che arriva dal mare,

abbaglianti di un bianco accecante,

e stropicciare gli occhi per distinguerne i contorni,

e annusare l'aria che sa dell'ultimo elicriso,

e stropicciare gli occhi per risvegliarmi dal sogno.

P.D. (2010)