domenica 28 agosto 2011

Firma per la petizione Stato di Palestina

Io ho firmato:
http://www.avaaz.org/it/middle_east_peace_now/?rc=fb&pv=44

venerdì 26 agosto 2011

Un operatore di EMERGENCY rapito in Darfur


Un operatore di EMERGENCY rapito in Darfur

Il 14 agosto, alle ore 17.00 locali, un operatore di EMERGENCY è stato prelevato a Nyala, capitale del sud Darfur, mentre si trovava in auto diretto verso l'aeroporto della città. Francesco Azzarà, 34 anni, è alla sua seconda missione a Nyala come logista del Centro pediatrico che EMERGENCY ha aperto in città nel luglio del 2010.

EMERGENCY ha immediatamente attivato in Darfur e a Khartoum tutti i contatti a sua disposizione e ha altresì informato il ministero degli Affari Esteri italiano.
Un team di EMERGENCY sta seguendo gli sviluppi della situazione ed è in costante contatto con la famiglia, le autorità sudanesi e quelle italiane.

EMERGENCY chiede la liberazione immediata di Francesco Azzarà e auspica piena collaborazione di tutti coloro che possano aiutare ad arrivare a un esito positivo di questa vicenda.

Numerose istituzioni hanno espresso il loro sostegno attraverso il proprio sito web o esponendo la fotografia di Francesco. Invitiamo Comuni, Province e Regioni a chiedere con noi la liberazione di Francesco.


http://www.emergency.it/index.html

martedì 23 agosto 2011

lunedì 22 agosto 2011

Poesia di Pia Deidda: "A che servono le stelle cadenti"

Questa poesia è stata creata grazie agli interventi di Linda Usai, Antonietta Naitza, Adele Cau, Roberto Deidda, Lucilla Trapazzo, Isabella Soverino e Carla Deidda scritti il 13 agosto sulla mia bacheca di FaceBook in risposta alla frase: a cosa servono le stelle cadenti.

Grazie a Maria Rosaria Verdicchio che mi ha aiutato nella revisione finale.

Grazie anche a Monica Arianna Zanetti, Marzia Vignola e Anton Brega, ma grazie anche a chi ha seguito nel silenzio.


A CHE SERVONO LE STELLE CADENTI


Nella notte di San Lorenzo

spruzzi di nuvole nascondono il cielo.

A che servono le stelle cadenti?

Voci interrompono il silenzio denso,

lunga teoria di persone amiche

spezza il fatalismo in cui m'incupisco,

“Le stelle cadenti servono, eccome se servono!”,

mi dicono, senza incertezze.

Le parole sovrastano i sogni,

vogliamo che essi si avverino, sempre

non rinunciamo a crederci, insieme.

E allora, se alziamo gli occhi, vediamo,

fra bianchi fiocchi pesanti di calda umidità,

lo scintillio cadere veloce, solo un lampo

breve attimo di meraviglia, fugace.

Momento per volere l’eterno,

per avere l’impossibile, oppure sperarlo.

Ognuno porterà nell’animo i suoi desideri,

grandi e tenaci, che mai moriranno.

Io nel frattempo mi scanso,

per evitare che mi cadano addosso.


© 2011 Pia Deidda

martedì 9 agosto 2011

Cosa dicono i lettori di "E CANTAVAMO ALLA LUNA"

COSA DICONO I LETTORI DI
"E CANTAVAMO ALLA LUNA"

Lucilla Trapazzo (attrice)

Pia , ho ovviamente letto il tuo libro e la cosa che mi è piaciuta di più è stato lo stile narrativo, l'alternanza tra capitoli più elegiaci e di ampio respiro e quelli solo di dialoghi, un modo efficace per avanzare l'azione velocemente pur se in modo profondo.

Stefania Loddo Lai

Sto leggendo la storia di Airam e percorro il bosco con la mente ... sono dentro anche io .... mi piace ... :-)

Antonietta Naitza

Ho appena finito di leggere "E CANTAVAMO ALLA LUNA". Delizioso,storia delicata, con un ritmo tutto particolare che a parer mio si presterebbe anche ad una rappresentazione teatrale...Nella lettura percepivo il ritmare del ballo sardo, per non parlare poi della descrizione del paesaggio che mi ricorda zone conosciute e a me care....Complimenti.

Antonio Sale

Pia, sto rileggendo il tuo libro. Lo trovo meraviglioso; ci racconti con Airam un pezzo della nostra storia con grande umanità.

Natascia De Leo

Finitoooooo!!! Bellissimo e magico... E' il "profumo" della forza delle donne sarde, siano esse umane che janas, è sempre così intenso, anche in questa tua ultima perla. Brava Pia!

E quando tra qualche giorno rivedrò i miei Scogli Rossi ripenserò a "quel" romano e gli dirò "Non parlo di forza, romano. Parlo di unità. Non abbiamo un esercito, non abbiamo strategie militari. Io parlo di unità di popolo. Parlo di una sua unica identità."

Evviva il Popolo Sardo! W la nostra Sardegna!

Valeria Corradi

L'ho appena finito di leggere! Bello!

Rosy Aresu

Sono nel bosco e vago leggiadra pensando a te Pia e a chi il bosco lo ha vissuto millenni fa, e nel bosco ha trovato fonte per i suoi meravigliosi scritti.

E ancora:

"Mare e montagna,presenze inscindibili di quest'isola,che si fondono insieme. Sul cuscino prese anche una fibbia d'argento e corallo finemente lavorata. Rappresentava la Luna su un cielo costellato di stelle": dal libro di Pia Deidda "E cantavamo alla luna", tutto ciò che noi siamo come popolo, scritto magnificamente da Pia, che in questo racconto riesce a far rivivere in chi lo legge un culto antico ,che esalta ciò che oggi siamo come popolo, Airam, che rappresenta il sentimento, il carattere, la nostra interiorità, Airam che ha dentro di sé i caratteri delle donne di Sardegna. Grande Pia riesce sempre a creare con i tuoi libri una magia antica, grazie!

Fai rinascere sentimenti sopiti,travolti dalla quotidianità, riesco a uscire dal quotidiano leggendoti e mi sembra di rivivere nelle vesti dei tuoi personaggi, non riesco a non mettere per iscritto ciò che trabocca quando mi avventuro nel tuo mondo; scrivo pure male, sembra che una forza sconosciuta mi faccia scrivere velocemente, quasi per non lasciare sfuggire ciò che provo e che vorrei non svanisse, scrivendo riesco a sentirlo mio.

Sto centellinando il tuo libro, non ho finito di leggerlo, ne leggo alcune pagine e poi lo ripongo, mi piace leggerlo piano piano.

Paolo Cara

"E cantavamo alla Luna", ...

Anche qui Ti sei dimostrata grandissima, poiché nello scorrere della lettura, mi sono immerso nel tempo e nei luoghi da Te descritti con meravigliosa maestria.

Ho percepito le forti vibrazioni durante le Meditazioni di Airam, con l'aspetto Divino della Luna, e Tu sai quanto io senta forte il culto della Grande Madre, un qualcosa che è risvegliato in me, un qualcosa che da sempre percepisco, un qualcosa di cui sono consapevole che altro non è, che l'Amore Materno di Dio.

La descrizione dei boschi, delle rocce, del mare, del cielo e della luna, sono descrizioni ricche di divinazione e devozione.

Tu hai il grande dono nel descrivere con maestria la bellezza che percepisci, così da far vivere ciò che scrivi al lettore che sa immergersi in maniera profonda nell'incanto, grazie all'Amore Divino presente in ogni essere umano.

Grazie carissima Pia di quest'altra grande perla che hai regalato all'umanità intera.

La storia, la grande storia del Popolo Sardo, grazie anche a Te, vivrà in eterno, poiché con questi Tuoi racconti, altro non fai che tramandare di generazione in generazione, la nostra antica storia, il nostro antico culto e la forza di grande e infinito Amore che vive in ogni nostro cuore.

Colei che è il Puro Desiderio di Dio, Colei che è la Creazione, Colei che quotidianamente ci dona il Suo Eterno Amore, in eterno Ti Benedirà.

Isabella Soverino

Ho finito E cantavamo alla luna semplicemente stupendo!

Ho trovato il romanzo molto coinvolgente nell'insieme: dalla descrizione del paesaggio marino della Sardegna alla vicenda storica. E' molto bello e poi come sempre c'è coraggio e amore nella vicenda.

Mario Casagrande autore del "Palloncino bianco"

Oggi ho terminato di leggere il romanzo" E cantavamo alla luna" Una storia davvero tenera, ricca di amore per la propria terra!! Come sempre, Pia Deidda ha dato il meglio, mi ha letteralmente affascinato con i suoi storici personaggi!!!! (Quinto Cornelio e in modo particolare Airam che mi ha conquistato) Grazie a Pia Deidda per avermi dato la possibilità di leggere questa stupenda storia... Ancora COMPLIMENTI!!!!!!

Laura Contaldi

Ho terminato la lettura di "E cantavamo alla luna". Come sempre Pia riesce ad incantarmi con i suoi libri in cui storia, fiaba e leggenda si uniscono per dar vita ad un racconto che è un omaggio alla sua terra ,alle sue origini, alle sue tradizioni.

La lotta del popolo sardo contro i romani fu veramente caparbia. Essi non volevano assolutamente sottostare alla trasformazione radicale della loro civiltà e dei valori morali cui voleva sottoporli il dominio romano.

Airam, sacerdotessa di un antico culto lunare, si oppose con tutte le sue forze a Quinto Cornelio, comandante romano, e il dialogo tra loro è tra le pagine più belle.

Un libro al femminile, scritto egregiamente, brava Pia!

Loredana Cuccu

E' una fusione di magia, storia antica, ma sempre attuale e natura.

E' profumi e sapori.

E' tradizioni, radicate nel tempo, inserite in un mondo “divino” che sembra tanto lontano, ma è stato tramandato.

E' quel ballo tondo reso mistico.

E' speranza nel domani che vince sulla crudeltà.

E' una donna caparbia, come le sarde riescono a essere spesso...e tanto bene.

E' amore per la terra sarda e il suo popolo.

E' quel “saremo altro”...”siamo già altro da tempo”.

(...)

Mi piace come hai descritto la sofferenza di questa divinità, tanto umana in questo suo desiderio [avere una figlia n.d.r].

E tutte le tradizioni raccontate nella realtà di questo popolo...pensavo a una persona “continentale” che non conosce così bene l'isola e magari si perde la magia del confronto, del pensare “ma sta parlando di...” “ma questo è...”.

Pia, sai che si vede davvero quanto sei legata all'Ogliastra?! Ma ti è mai venuta voglia di ritornare lì? O ti accontenti di riviverla quotidianamente nella tua realtà e nei tuoi libri?

Federico Deidda

Ho letto «E cantavamo alla luna» e l'ho trovato molto bello. E' scritto benissimo.

L'idea di affidare a una donna le sorti del popolo è azzeccatissima. Alcune pagine sono bellissime, mi riferisco soprattutto al dialogo di Airam con Quinto Cornelio e dove descrivi l'incalzare della violenza subita dalle donne a opera dei romani. L'idea di romanzare la nostra storia è talmente indovinata e la tua prosa è talmente efficace che mi sono trovato alla fine, e non ci potevo credere, che non ci fossero altri fogli. Sarebbe perfetto se tu mi confermassi che questo è solo il primo capitolo, e che ne seguiranno almeno altri 11! (...) C'è fame di storie nuove, di saghe mai lette e quella del nostro popolo la devi scrivere tu, si sente che l'ami profondamente.


lunedì 8 agosto 2011

Le tre foto vincitrici del concorso fotografico "Acque di Sardegna: di terra, di cielo, di mare"

Le tre foto vincitrici del concorso fotografico
"Acque di Sardegna: di terra, di cielo, di mare"

1° premio
Germano Zucca
Convogliamento idrico



2° premio
Daniele Atzori
Antico ricovero di pescatori



3° premio
Giuseppe Mozzo
Sadali, alla fonte di Su Stampu



Premiazione dei finalisti il 30 luglio a Sadali del concorso fotografico Acque di Sardegna: di terra, di cielo, di mare

Premiazione dei finalisti il 30 luglio a Sadali
ACQUE DI SARDEGNA:
DI TERRA, DI CIELO, DI MARE.

Sadali, Ecomuseo, Casa Podda


Sponsor Philia
Curatore Pia Deidda
Hanno collaborato come giurati Sandro Colli, Marco Baracco, Pia Deidda e Federico Deidda

Al concorso hanno partecipato 168 fotografi con 438 foto



1° premio
Germano Zucca
Convogliamento idrico


2° premio
Daniele Atzori
Antico ricovero di pescatori



3° premio
Giuseppe Mozzo
Sadali, alla fonte di Su Stampu


E cantavamo alla luna a Sadali 31 luglio 2011





Riuscitissima presentazione del mio romanzo a Sadali il 31 luglio.
Come sempre suggestiva l'ambientazione a Casa Podda sottolineata quest'anno dall'intervento degli attori Lucilla Trapazzo e Massimo Zordan con accompagnamento musicale dal suono ancestrale di Alessandro Olla.
Un grazie all'Ecomuseo di Sadali e a Francesco Manca che per ben la terza volta in pochi mesi mi ha "presentato" con acume e spirito!

E cantavamo alla luna a Sadali
Sadali 31 luglio 2011
SIGNAL CANTIERI
Musiche Alessandro Olla
Letture e recitazione di Lucilla Trapazzo e Massimo Zordan
Presentazione del romazo coadiuvato da Francesco Manca