martedì 30 ottobre 2012
Poesia di Pia Deidda "Ascolta amore mio la notte"
ASCOLTA AMORE MIO LA NOTTE
Il rumore del silenzio vibra di note
lievi.
Ascolta amore mio la notte
quando tutto tace
(e tace anche il giorno)
sembra sfrigolio vivace di brace
le dita che sfiorano scrivendo la
tastiera.
Potrà mai un colibrì incontrare il
gufo?
©
Pia Deidda 2012
sabato 27 ottobre 2012
"E cantavamo alla luna" e "L'ultima jana" alla libreria IL BANCO di via Garibaldi a Torino
"E cantavamo alla luna" e "L'ultima jana" alla libreria IL BANCO di via Garibaldi a Torino e i simpatici librai Lina e Mauro
venerdì 26 ottobre 2012
Poesia di Pia Deidda "Parlare è spesso vano"
PARLARE È SPESSO VANO
Mai totalmente raggiunta
la felicità anelata
ricerca spazi di bellezza.
Parlare è spesso vano
fluiscono già troppe parole nel mondo.
Si ascoltano meglio nel silenzio
battiti del cuore
sospiri di echi lontani.
©
Pia Deidda 2012
dipinto di Nella Marchesini, Primavera (Autoritratto), 1930
lunedì 22 ottobre 2012
"La sera arrivo stanca" di Pia Deidda
LA SERA ARRIVO STANCA
La sera arrivo stanca
distrutta dal troppo dare
fatemi però restare
© Pia Deidda 2012
La sera arrivo stanca
distrutta dal troppo dare
fatemi però restare
prendendo un libro in mano
il Bello a contemplare.
il Bello a contemplare.
© Pia Deidda 2012
Nella Marchesini, Autoritratto con il libro, 1923-25
venerdì 19 ottobre 2012
Poesia di Pia Deidda "Lei recupera"
LEI RECUPERA
a Cleo e le altre
Lei recupera dal cestino
foto, poesie, colori, suoni
diario di ricordi.
Restano briciole
sulla tovaglia sparse
© Pia Deidda 2012
a Cleo e le altre
Lei recupera dal cestino
foto, poesie, colori, suoni
diario di ricordi.
Restano briciole
sulla tovaglia sparse
di un pasto mai consumato.
© Pia Deidda 2012
dipinto di Carla Bedini, Senza titolo, 2005
Cosa si continua a dire di "E cantavamo alla luna" di Pia Deidda
COSA SI CONTINUA A DIRE DI "E CANTAVAMO ALLA LUNA" DI PIA DEIDDA
Marinella Addis lettrice di "E cantavamo alla luna mi scrive":
Deidda non scrive: dipinge. Pennellate di quella terra, la sua, piena di magia, di colori, di profumi, che, con dovizia di particolari, non appesantiscono il racconto ma portano il lettore alla scoperta della Sardegna.
" e cantavamo alla luna" ... un popolo legata ad essa, un popolo che non vuole perdere la sua
identità, che lotta fino alla fine per non cedere al nemico. Una tradizione che non vuole morire, che non deve morire perchè la tradizione, i suoi riti, la sua spiritualità, saranno per i secoli futuri il collante di tutti i sardi.
Deidda alterna il racconto con i discorsi dei protagonisti, fitti, ripetitivi,cantilenanti. Quasi come una litania continua che essi ripetono per darsi forza ... una preghiera: la Dea ci aiuterà.
E una donna, sacra, che dona alla Luna la violenza subita...per avere in cambio la possibilità di tramandare i suoi segreti ad una figlia femmina. Gesto di estremo amore ... donna sarda.
Non solo un racconto: un insegnamento.
Deidda alterna il racconto con i discorsi dei protagonisti, fitti, ripetitivi,cantilenanti. Quasi come una litania continua che essi ripetono per darsi forza ... una preghiera: la Dea ci aiuterà.
E una donna, sacra, che dona alla Luna la violenza subita...per avere in cambio la possibilità di tramandare i suoi segreti ad una figlia femmina. Gesto di estremo amore ... donna sarda.
Non solo un racconto: un insegnamento.
giovedì 18 ottobre 2012
Un insegnante scrive a Profumo: Ma lei ministro è mai stato in Europa?
diario di scuola
http://italia.panorama.it/politica/Un-insegnante-scrive-a-Profumo-Ma-lei-ministro-e-mai-stato-in-Europa
http://italia.panorama.it/politica/Un-insegnante-scrive-a-Profumo-Ma-lei-ministro-e-mai-stato-in-Europa
Diario di scuola - Luigi Enaudi 1913!!!
Diario di scuola
Luigi Enaudi 1913!!!
«Gli insegnanti, il cui
orario settimanale è andato via via aumentando, sono diventati delle
"macchine per vendere fiato". Ma “la merce "fiato" perde in qualità
tutto ciò che guadagna in quantità. Chi ha vissuto nella scuola sa che
non si può vendere impunemente fiato per 20 ore alla settimana. La
scuola a volerla fare sul serio logora. E se si supera una certa soglia
nasce una “complicità dolorosa ma fatale tra insegnanti e studenti a far
passare il tempo”. La scuola si trasforma in un ufficio, o in una
caserma, col fine di tenere a bada per un certo numero di ore i giovani;
perde ogni fine formativo». (Luigi Einaudi, Il Corriere della Sera, 21
aprile 1913)
domenica 14 ottobre 2012
Petizione contro la proposta di Profumo 24 ore d'insegnamento.
Diario di scuola ottobre 2012
IO HO FIRMATO QUESTA PETIZIONE CONTRO LA PROPOSTA DEL MINISTRO DI PORTARE LA CATTEDRA DA 18 A 24 ORE D'INSEGNAMENTO.
http://firmiamo.it/lascuolanonpaghilacrisi
E l'ho accompagnata così:
Ma Egregio Ministro lei lo sa vero che il nostro monte ore non finisce a 18 ma continua con le 40+40, con la preparazione delle lezioni e con la correzione dei compiti? Forse é meglio se la carota la sgranocchia lei e la frusta venga lasciata a pratiche di bondage che non sono di nostra competenza.
IO HO FIRMATO QUESTA PETIZIONE CONTRO LA PROPOSTA DEL MINISTRO DI PORTARE LA CATTEDRA DA 18 A 24 ORE D'INSEGNAMENTO.
http://firmiamo.it/lascuolanonpaghilacrisi
E l'ho accompagnata così:
Ma Egregio Ministro lei lo sa vero che il nostro monte ore non finisce a 18 ma continua con le 40+40, con la preparazione delle lezioni e con la correzione dei compiti? Forse é meglio se la carota la sgranocchia lei e la frusta venga lasciata a pratiche di bondage che non sono di nostra competenza.
sabato 13 ottobre 2012
Diario di scuola Ottobre 2012
Diario di scuola Ottobre 2012
Ho letto questo articolo di critica alla proposta del Ministro della Pubblica Istruzione Profumo e lo voglio condividere con voi.
Lettera molto seria di una insegnante al Ministro Profumo
di Mariangela Galatea Vaglio
http://nonvolevofarelaprof.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/10/12/lettera-molto-seria-di-una-insegnante-al-ministro-profumo/
Ho letto questo articolo di critica alla proposta del Ministro della Pubblica Istruzione Profumo e lo voglio condividere con voi.
Lettera molto seria di una insegnante al Ministro Profumo
di Mariangela Galatea Vaglio
http://nonvolevofarelaprof.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/10/12/lettera-molto-seria-di-una-insegnante-al-ministro-profumo/
venerdì 12 ottobre 2012
I benefici della Ortho-Bionomy
I BENEFICI DELLA ORTHO-BIONOMY
Questa
estate ero veramente disperata sia per il mal di schiena, derivante da
una ernia al disco, sia dalla sciatalgia che da questa ne derivava;
peraltro sciatalgia che mi bloccava alternativamente la gamba destra o
quella sinistra. Ho subito pensato che non sarei riuscita a giovarmi
della talassoterapia che ogni estate mi aiuta ad affrontare meglio il
lungo inverno. In questo anno e mezzo, nella
Pia Deidda
sofferenza fisica, ho anche fatto fatica nella deambulazione e
camminavo come se fossi disabile. La salvezza mi è arrivata da Maria
Grazia Lampis che opera con il sistema della Ortho-bionomy. Nei dieci
giorni passati con lei in vacanza è intervenuta con soli cinque
trattamenti che mi sono serviti a stare bene. Credetemi sono rinata; a
tutt'oggi cammino bene e non ho più dolore. Continuo a fare degli
esercizi di postura che mi ha insegnato (e io ho aggiunto il nuoto in
piscina regolarmente almeno due volte alla settimana).
Quando ho detto: “Il trattamento di Ortho-bionomy mi ha rimesso a nuovo. Rivivo!!! L'effetto durerà solo se io mi applicherò in alcuni esercizi giornalieri”, Maria Grazia mi ha risposto così: “Questi esercizi aiutano a confermare la migliore postura ricordata dal corpo durante le sessioni di lavoro. Non è detto che l'effetto durerà solo se ci applichiamo costantemente tutti i giorni, ma è necessario farli spesso se per tanto tempo abbiamo assunto una postura compensativa non idonea al più naturale allineamento delle nostre curve fisiologiche. Con l'applicazione dei principi ortho-bionomici ogni giorno, ci rilassiamo abbastanza o muoviamo con il ritmo giusto per ognuno di noi. Il corpo è intelligente, è programmato per guarire, per bilanciarsi costantemente, sta a noi dargli la giusta attenzione per permettergli l'autoregolazione. Tutto il nostro essere poi tende a sbilanciarsi sempre meno, mantenendo naturalmente la miglior postura”.
Insomma, vi consiglio i trattamenti dell'Ortho-Bionomy!
Quando ho detto: “Il trattamento di Ortho-bionomy mi ha rimesso a nuovo. Rivivo!!! L'effetto durerà solo se io mi applicherò in alcuni esercizi giornalieri”, Maria Grazia mi ha risposto così: “Questi esercizi aiutano a confermare la migliore postura ricordata dal corpo durante le sessioni di lavoro. Non è detto che l'effetto durerà solo se ci applichiamo costantemente tutti i giorni, ma è necessario farli spesso se per tanto tempo abbiamo assunto una postura compensativa non idonea al più naturale allineamento delle nostre curve fisiologiche. Con l'applicazione dei principi ortho-bionomici ogni giorno, ci rilassiamo abbastanza o muoviamo con il ritmo giusto per ognuno di noi. Il corpo è intelligente, è programmato per guarire, per bilanciarsi costantemente, sta a noi dargli la giusta attenzione per permettergli l'autoregolazione. Tutto il nostro essere poi tende a sbilanciarsi sempre meno, mantenendo naturalmente la miglior postura”.
Insomma, vi consiglio i trattamenti dell'Ortho-Bionomy!
Pia Deidda
giovedì 11 ottobre 2012
Poesie di Pia Deidda: Tempo (uno) e Tempo (due)
Tempo (uno)
Percezioni differenti
il mio tempo non è sempre il tuo
oasi di silenzi lenti
in canglori metropolitani.
Un secondo diviene eterno
si dilata in giorni immoti.
Un secondo sprizza scintille
d'irrefrenabile frenesia.
©
Pia Deidda 2012
Tempo
(due)
Non
c'incontreremo
in
queste pieghe di un tempo
che
non ci appartiene.
Forse
raramente
in
uno spazio senza tempo
troveremo
appigli.
©
Pia Deidda 2012
Marco De Sio, L'età
domenica 7 ottobre 2012
A proposito della manifestazione studenti a Torino del 5 Ottobre 2012
Penso che un manganello dato in testa ad un ragazzo inerme e indifeso sia indice di una inaudita violenza
Prendo una posizione sugli eventi che hanno visto atti di violenza da parte della Polizia su studenti minorenni qui a Torino durante il corteo studentesco autorizzato.
E vi segnalo questo articolo letto su IL FATTO QUOTIDIANO che mi è piaciuto molto.
GIU' LE MANI DAI MINORENNI !!!
di Barbara Collevecchio per il Fatto Quotidiano
Giù le mani dai minorenni! In caso di manifestazione obbligo da parte delle forze dell’ordine di cartellino identificativo. Questa è civiltà. Le violenze contro i minorenni in famiglia sono severamente punite, è inaccettabile che organi dello Stato picchino selvaggiamente con manganellate studenti minorenni delle scuole. Non importa cosa abbia fatto il minorenne: un
Prendo una posizione sugli eventi che hanno visto atti di violenza da parte della Polizia su studenti minorenni qui a Torino durante il corteo studentesco autorizzato.
E vi segnalo questo articolo letto su IL FATTO QUOTIDIANO che mi è piaciuto molto.
di Barbara Collevecchio per il Fatto Quotidiano
Giù le mani dai minorenni! In caso di manifestazione obbligo da parte delle forze dell’ordine di cartellino identificativo. Questa è civiltà. Le violenze contro i minorenni in famiglia sono severamente punite, è inaccettabile che organi dello Stato picchino selvaggiamente con manganellate studenti minorenni delle scuole. Non importa cosa abbia fatto il minorenne: un
padre o una madre
non prendono a manganellate il figlio quindicenne se si comporta male.
E’ inammissibile e punito per legge. Se anche mio figlio mi rompesse una
porta a calci, io non sono, neppure come madre, in diritto di punirlo
con manganellate e violenza fisica. Gli adolescenti si educano, non si
manganellano.
“Si chiama A mani ferme la campagna lanciata da Save the children per proteggere i bambini dalle punizioni corporali e diffondere fra i genitori modelli educativi non violenti. Realizzata in collaborazione con la Società italiana di pediatria e l’Associazione nazionale dei pedagogisti italiani, fa parte delle iniziative organizzate nell’ambito del progetto europeo “Educate, do not punish“.
Cosa facciamo? lottiamo per reprimere le violenze casalinghe sui minori ma permettiamo che lo stato usi violenza su di loro? Quella di oggi era una manifestazione di ragazzi giovanissimi e di minori. Chi di dovere ne era a conoscenza. Come madre, come psicologa , come cittadina chiedo e vi prego di chiedere a gran voce che le forze dell’ordine siano obbligate al tesserino di riconoscimento. Se tuo figlio di 15 anni tornasse a casa manganellato o finisse in ospedale, cosa faresti? denuncia su ignoti? Il disagio va ascoltato, tanto più se viene da parte di un ragazzo o un bambino, per nessun motivo al mondo è giustificabile compiere violenza su un essere umano in via di sviluppo.
Cosa dice la legge? Che cosa succede a chi commette atti di violenza isolati, o comunque non continuativi, nei confronti di una persona di famiglia? Chiunque picchi una persona commette il reato di percosse, punito a querela della vittima con la reclusione fino a 6 mesi o con la multa fino a lire 600.000. Se dal comportamento violento deriva una malattia del corpo o della mente, il reato previsto è quello di lesioni personali punito più gravemente, soprattutto se le lesioni hanno una durata superiore ai 20 giorni e se si tratta di lesioni gravi o gravissime. Percosse. Le percosse e le lesioni personali costituiscono i delitti che offendono l’integrità fisica o psichica della persona e formano due specie autonome di reato, differenziandosi per vari caratteri.
Art. 581 c.p. – Chiunque percuote taluno, se dal fatto non deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a lire seicentomila. Tale disposizione non si applica quando la legge considera la violenza come elemento costitutivo di un altro reato.
Lesione personale. In base all’elemento soggettivo il codice prevede la lesione personale dolosa e la lesione personale colposa. Lesione personale dolosa. art. 582 c.p. – Chiunque cagiona a qualcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni.
Se questi reati vengono inflitti a dei minori le pene si aggravano. Gli studenti minorenni vanno tutelati, le manifestazioni sono lecite è una forma di democrazia che non può essere messa in discussione. Mi direte: “ma alcuni manifestanti hanno tirato uova e imbrattato muri”, va bene, ma vi rispondo: se vostro figlio minorenne vi imbratta un muro di casa o vi tira un uovo voi lo prendete a bastonate?
di Barbara Collevecchio per il Fatto Quotidiano
“Si chiama A mani ferme la campagna lanciata da Save the children per proteggere i bambini dalle punizioni corporali e diffondere fra i genitori modelli educativi non violenti. Realizzata in collaborazione con la Società italiana di pediatria e l’Associazione nazionale dei pedagogisti italiani, fa parte delle iniziative organizzate nell’ambito del progetto europeo “Educate, do not punish“.
Cosa facciamo? lottiamo per reprimere le violenze casalinghe sui minori ma permettiamo che lo stato usi violenza su di loro? Quella di oggi era una manifestazione di ragazzi giovanissimi e di minori. Chi di dovere ne era a conoscenza. Come madre, come psicologa , come cittadina chiedo e vi prego di chiedere a gran voce che le forze dell’ordine siano obbligate al tesserino di riconoscimento. Se tuo figlio di 15 anni tornasse a casa manganellato o finisse in ospedale, cosa faresti? denuncia su ignoti? Il disagio va ascoltato, tanto più se viene da parte di un ragazzo o un bambino, per nessun motivo al mondo è giustificabile compiere violenza su un essere umano in via di sviluppo.
Cosa dice la legge? Che cosa succede a chi commette atti di violenza isolati, o comunque non continuativi, nei confronti di una persona di famiglia? Chiunque picchi una persona commette il reato di percosse, punito a querela della vittima con la reclusione fino a 6 mesi o con la multa fino a lire 600.000. Se dal comportamento violento deriva una malattia del corpo o della mente, il reato previsto è quello di lesioni personali punito più gravemente, soprattutto se le lesioni hanno una durata superiore ai 20 giorni e se si tratta di lesioni gravi o gravissime. Percosse. Le percosse e le lesioni personali costituiscono i delitti che offendono l’integrità fisica o psichica della persona e formano due specie autonome di reato, differenziandosi per vari caratteri.
Art. 581 c.p. – Chiunque percuote taluno, se dal fatto non deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a lire seicentomila. Tale disposizione non si applica quando la legge considera la violenza come elemento costitutivo di un altro reato.
Lesione personale. In base all’elemento soggettivo il codice prevede la lesione personale dolosa e la lesione personale colposa. Lesione personale dolosa. art. 582 c.p. – Chiunque cagiona a qualcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni.
Se questi reati vengono inflitti a dei minori le pene si aggravano. Gli studenti minorenni vanno tutelati, le manifestazioni sono lecite è una forma di democrazia che non può essere messa in discussione. Mi direte: “ma alcuni manifestanti hanno tirato uova e imbrattato muri”, va bene, ma vi rispondo: se vostro figlio minorenne vi imbratta un muro di casa o vi tira un uovo voi lo prendete a bastonate?
di Barbara Collevecchio per il Fatto Quotidiano
Inoltre vi segnalo questi video:
https://www.youtube.com/watch?v=m5zZmkhJDcc&feature=player_embedded#!
venerdì 5 ottobre 2012
"Indicibile confusione dell'anima" poesia di Pia Deidda
INDICIBILE CONFUSIONE DELL'ANIMA
Accadono avvenimenti, incontri
chiamano ad una presenza
la volontà soccombe
il desiderio è altro.
Solo nel silenzio
che squarcia il frastuono
si ritrovano equilibri
Accadono avvenimenti, incontri
chiamano ad una presenza
la volontà soccombe
il desiderio è altro.
Solo nel silenzio
che squarcia il frastuono
si ritrovano equilibri
persi nel vortice
di una indicibile confusione dell'anima.
© Pia Deidda 2012
di una indicibile confusione dell'anima.
© Pia Deidda 2012
Dipinto di Eugenio Orciani, Donna allo specchio, 2000
giovedì 4 ottobre 2012
Una raccolta di racconti di Pia Deidda
Una raccolta di miei racconti
https://docs.google.com/file/d/0B24_SQbTVU8mTzc5SzRQdjUtTGM/edit
https://docs.google.com/file/d/0B24_SQbTVU8mTzc5SzRQdjUtTGM/edit
Dipinto di Van Gogh, Donna che legge un romanzo (1888)
mercoledì 3 ottobre 2012
Una raccolta di poesie di Pia Deidda
Una raccolta di mie poesie.
https://docs.google.com/file/d/0B24_SQbTVU8mVk9tcFRaMEF5QW8/edit
Dipinto di Alexander Deineka, Donna che legge
https://docs.google.com/file/d/0B24_SQbTVU8mVk9tcFRaMEF5QW8/edit
Dipinto di Alexander Deineka, Donna che legge
Iscriviti a:
Post (Atom)