COME UN IKEBANA
E poi ti fermi
silenziosa
come un ikebana
aneli al cielo
e guardi alla terra.
© Pia Deidda 2023
Questo è lo spazio dove condivido le mie poesie, i miei racconti, i miei libri, le presentazioni, le idee, le lezioni, le novità che mi riguardano. Questo è lo spazio di Pia Deidda.
Quando in Storia dell'arte parlo degli artisti e la I Guerra Mondiale mi soffermo su Otto Dix. Sono d'obbligo i riferimenti di contestualizzazione storica; ma, per capire il dramma umano vissuto da Dix, che partì volontario " desideroso di fare esperienza della guerra" e tornò con un trauma psicologico che lo accompagnerà per tutta la vita, penso che la letteratura ci abbia lasciato momenti di immersione in quella tragica esperienza.
Oggi, ai tanti romanzi consigliabili ( Un anno sull'altopiano di Lussu; Niente di nuovo sul fronte occidentale di Remarque; Addio alle armi di Hemingway, ecc. - romanzi scritti da chi ha vissuto di persona la guerra) ne aggiungo un altro "Come vento cucito alla terra" di Ilaria Tuti. L'autrice fonde insieme l'esperienza delle prime donne chirurghe inglesi e la cruda realtà dei sopravvissuti feriti e mutilati.
Mandami un involucro
Raccogliemmmo con furia pensieri
indumenti sparsi [già dormivamo]
scarpe spaiate nella fretta.
La via di fuga divenne anelito
corsa, ricerca di salvezza.
Boato assordante che sovrasta la quiete
luce tellurica che squarcia la notte
la porta bloccata [che angoscia].
Sentimmo urla fra le macerie
richieste di aiuto, forti pianti
frastuono di escavatori.
Attoniti aspettammo soccorsi.
Mandami una coperta,
alimenti non deperibili,
acqua, tanta acqua
un pacco di assorbenti,
i pannolini per il bambino.
Mandami un po' di coraggio,
per affrontare la vita.
Mandami un involucro
che io possa celarmi, nella quiete
aspettare che tutto finisca.
Mandami un involucro
che io possa proteggermi.
© Pia Deidda 2023
Dove vanno le anime degli atei?
a F.
Dove vanno le anime degli atei?
Dove soggiornano
aspettando il risveglio rifiutato?
Sostano senza l'assillo del tempo
fuggevole immanente.
Non solo materia polvere di stelle
ma energia pura,
trascendenza e luce.
Sostano dentro l'eterno
come da sempre.
Dove vanno le anime degli atei?
Le immagino aspettare
fino alla consapevolezza
del risveglio rifiutato.
© Pia Deidda 2023
L. Fontana, Concetto spaziale, Attesa, 1960.
https://ogrtorino.it/events/arthur-jafa
Guardando le onde del magma nero, dell'opera immersiva di Arthur Jafa, ho pensato al dipinto di Turner "La nave negriera"; 182 anni separano le due opere, l'inizio di un percorso di violenze e sofferenza per il popolo che diventerà afroamericano e il magma nero che ci sommerge e lo riscatta.
Consiglio di leggere questo articolo di Stefano Jossa che ridà il giusto posto ad una artista che ha trasposto nelle sue opere, con coerenza stilistica, il proprio vissuto in una ricerca di sé e dei fini dell'esistenza; ricerca che accompagna un lavoro interiore di tanti altri artisti e artiste dell'arte contemporanea.
https://ilmanifesto.it/dorothea-tanning-pupilla-del-perturbante?fbclid=IwAR3u9er77LQSrhYsrTHsfubH94rxTgYl6NAnGKA4pPOWCEOW3-wiPN8QbpM
“E che la Sardegna è tutta bella, non solo gli orli a mare. Ho scritto che quest'isola più isola del Mediterraneo è un luogo dove la natura ci avrà messo troppo, ma ha usato al meglio l'arte di fare un'isola. Ma solo chi ci è nato ne sa la bellezza problematica, interrogativa. Qui tempo e spazio si dilatano, dove uno si aspetta di trovarli circoscritti, chiusi, limitati dal mare: lunghi altipiani, pianori e tavolati, dove di brado non ci sono che i cavallini. Ampi orizzonti. Solitudine e silenzio. Si esagera. Ma quando hai tolto quanto è possibile al luogo comune, restano questi spazi tanto selvaggi quanto umani, arcaici e postmoderni”
Tratto da: Giulio Angioni, Afa, 2008