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Da La Repubblica del 21/10/08
Roberto Saviano è minacciato di morte dalla camorra, per aver denunciato le sue azioni criminali in un libro - "Gomorra" - tradotto e letto in tutto il mondo. E' minacciata la sua libertà, la sua autonomia di scrittore, la possibilità di incontrare la sua famiglia, di avere una vita sociale, di prendere parte alla vita pubblica, di muoversi nel suo Paese. Un giovane scrittore, colpevole di aver indagato il crimine organizzato svelando le sue tecniche e la sua struttura, è costretto a una vita clandestina, nascosta, mentre i capi della camorra dal carcere continuano a inviare messaggi di morte, intimandogli di non scrivere sul suo giornale, "Repubblica", e di tacere.
Lo Stato deve fare ogni sforzo per proteggerlo e per sconfiggere la camorra. Ma il caso Saviano non è soltanto un problema di polizia. E' un problema di democrazia. La libertà nella sicurezza di Saviano riguarda noi tutti, come cittadini.
Con questa firma vogliamo farcene carico, impegnando noi stessi mentre chiamiamo lo Stato alla sua responsabilità, perché è intollerabile che tutto questo possa accadere in Europa e nel 2008.
3 commenti:
Pia, hai letto il programma del FORUM PASSAPAROLA che si terrà a Cagliari dall'8 al 9 novembre? Roberto Saviano sarà quì in Sardegna per quest'occasione.. immagino la ressa!
Con non detto.. sarà una video intervista..
Ciao Libri Sardi, spero non sia stato per motivi di sicurezza. Come tu ben saprai Saviano sta vivendo non molto serenamente nel nostro paese.
Io il 25 Ottobre qui a Torino ho partecipato all'evento SIAMO TUTTI SAVIANO e ho letto in due librerie alcuni passi di GOMORRA.
Avevo sentito Saviano dire in una delle prime interviste: "La narrativa non è per evadere ma per invadere". E mi aveva subito colpito.
E la mia jana, così lontana dal mondo di Gomorra, "invade"?
E tu c'eri a PASSA PAROLA?
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