lunedì 22 agosto 2011

Poesia di Pia Deidda: "A che servono le stelle cadenti"

Questa poesia è stata creata grazie agli interventi di Linda Usai, Antonietta Naitza, Adele Cau, Roberto Deidda, Lucilla Trapazzo, Isabella Soverino e Carla Deidda scritti il 13 agosto sulla mia bacheca di FaceBook in risposta alla frase: a cosa servono le stelle cadenti.

Grazie a Maria Rosaria Verdicchio che mi ha aiutato nella revisione finale.

Grazie anche a Monica Arianna Zanetti, Marzia Vignola e Anton Brega, ma grazie anche a chi ha seguito nel silenzio.


A CHE SERVONO LE STELLE CADENTI


Nella notte di San Lorenzo

spruzzi di nuvole nascondono il cielo.

A che servono le stelle cadenti?

Voci interrompono il silenzio denso,

lunga teoria di persone amiche

spezza il fatalismo in cui m'incupisco,

“Le stelle cadenti servono, eccome se servono!”,

mi dicono, senza incertezze.

Le parole sovrastano i sogni,

vogliamo che essi si avverino, sempre

non rinunciamo a crederci, insieme.

E allora, se alziamo gli occhi, vediamo,

fra bianchi fiocchi pesanti di calda umidità,

lo scintillio cadere veloce, solo un lampo

breve attimo di meraviglia, fugace.

Momento per volere l’eterno,

per avere l’impossibile, oppure sperarlo.

Ognuno porterà nell’animo i suoi desideri,

grandi e tenaci, che mai moriranno.

Io nel frattempo mi scanso,

per evitare che mi cadano addosso.


© 2011 Pia Deidda

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