mercoledì 10 dicembre 2008

Cosa dite dell'ultima jana, parte seconda

Su stampu e' su turnu
foto di Antonella alias Barbaricina
per GentediSardegna


Agnese Mulas di 10 anni dalla Sardegna mi scrive:


È un libro molto bello e interessante e, una delle cose più belle è proprio che accade tutto in Sardegna, con ricette, costumi, paesi e usanze sarde. Anche la trama era intrigante come i personaggi. Non mi è parso molto ironico, come c’era scritto dietro alla copertina, ma ero molto incuriosita da questa storia. All’inizio mi era parso un po’ noioso (come tutti i libri, ma questo in particolare) ma poi ho cambiato idea anzi, l’ho letto tutto d’un fiato. Questo libro mi ha aiutato a conoscere meglio la Sardegna, le sue usanze e le sue tradizioni e, prima di leggere l’ultima frase, mi era quasi dispiaciuto finirlo.


Teresa Mulas di 9 anni dalla Sardegna mi scrive:

Questo libro mi è sembrato realistico, perché contiene molte ricette sarde e anche degli episodi che possono accadere normalmente . La scena che mi è parsa più “sarda” è quella dove si racconta delle feste che si facevano in paese , e anche quella dove si descrivono le ricette e la casa di Elias . E' un libro molto bello , e le cose più belle che ha sono molte: la perfetta descrizione dei luoghi , lo stato delle persone ………ma soprattutto la bellissima idea di scrivere un libro su una leggenda della Sardegna!!!!!!!!!! Sarebbe bello che ci fosse un continuo di questa bellissima storia. Insomma , questo libro mi è piaciuto molto.

Giuseppe da Torino mi scrive:

Ho finito oggi di leggere il tuo libro. Ti ringrazio, ancora, per avermi dato la possibilità di leggerlo, sono molto contento. Ora lo leggerà Cristina.
Mi è piaciuto molto la descrizione che fai dei paesaggi, dei luoghi, dei personaggi e della cultura Sarda, nelle diverse espressioni, e dei sentimenti che ne scaturiscono.
Il risvolto etico che mi ha trasmesso la lettura della fiaba mi ha coinvolto ed emozionato, infatti, sarà per me fonte di riflessione in questo periodo di preparazione al natale.
Mentre lo leggevo e quando l’ho finito, non so perché, ma mi è venuta in mente la frase citata nel Vangelo di Luca: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c`è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta".
Quasi a dire che ogni giorno della nostra vita, possiamo decidere chi vogliamo essere.

Tiziana ha scritto dopo aver letto il cap. 13:

Mi è piaciuto tanto il modo in cui descrivi quel momento....l'alba, il silenzio dove puoi stare con te stessa e ricercare dentro di te le risposte o anche semplicemente chiudere gli occhi e farti trasportare, allungare le braccia per assorbire tutta l'energia che il sole e la nascita di nuovo giorno ti può dare......
bello brava....

Amon di GentediSardegna ha detto:

Ho finito adesso di leggere "L'ultima jana", dentro al tuo libro ho ritrovato il profumo dell'elicriso, quello che negli assolati giorni d'estate ti stordisce da quanto è intenso; io lo chiamo il profumo della Sardegna, non me ne separo mai, neanche in casa, c'è sempre qualche cestino con dentro i suoi fiori gialli. Nel tuo libro ho ritrovato il color rame cangiante del bisso, solo chi l'ha visto può capire cos'è. Ma la cosa che più mi ha colpito è stato quell'amore impossibile, quello struggente sentimento che ti tiene in vita e ti fa sperare che il domani possa cambiare. Complimenti, veramente bello.

Lucina di GentediSardegna ha detto:

Ho finito di leggere il tuo libro e ho rivissuto momenti stupendi di quando ero piccola. I profumi della mia Giara ricca di mirto e corbezzolo, i dolci fatti in casa, quando aiutavo mia madre a fare il pane, e quando mio padre mi diceva "pota sa sippa ca poneusu is fittasa da pai po su succi de sa pezza".
Sono rimasta affascinata dall'amore di Cicytella per i bambini meno fortunati e per Elias. Hai descritto perfettamente la nostra Sardegna, che solo chi l'ha vissuta può capire, tuttavia hai reso perfettamente l'idea anche a chi non c'è mai stato.
Complimenti Pia!
Non cestinare mai nulla, rendici partecipe di tutte le tue favole, racconti, storie.... spero di ritrovarti presto in libreria.

Marinella la "Callas" di GentediSardegna ha detto:

Finito libro!
Il racconto di Pia è passione pura, mai sdolcinata, ma in giusto equilibrio tra il dolce e l'amaro, tra la gioia e il dolore, come nella vita.
Passione per la sua terra nei colori, odori, sapori. Passione per la vita: la Jana che ama gli uomini e si innamora di uno in particolare. La passione di Elias che sa essere rispettosa e aspetta.
Nè ci risparmia il dolore: la vita spezzata, gli agnelli, l'orrendo omicidio.
Il tuo racconto Pia è una cattedrale barocca dentro una piccola chiesa di campagna.
E' uno scrigno di pietra ricco di gemme.
E' l'essenza stessa della Sardegna.
Grazie Pia per questa emozione!

Pedra di Gente di Sardegna mi scrive:

Ho mancato all'appuntamento della presentazione de L' Ultima Jana, ma ho avuto la possibilità di leggerlo e mi ha rapito il cuore. Quindi desidero rinnovarti i miei più sinceri incoraggiamenti, non smettere di scrivere, sono rare le persone come te e credimi (anche se non ci conosciamo) sei necessaria a riempire il cuore di quella antica conoscenza e tradizione, che per me restano l'unico filo del legame che ci lega al posto da cui veniamo, fosse questa vita o quelle che seguiranno quel filo ci farà trovare sempre la strada di casa.
Un augurio a te cara Pia, che il nuovo anno possa portarti tutto ciò che più desideri e l'ispirazione per un nuovo meraviglioso sogno da condividere con tutti noi.





Nessun commento: