venerdì 1 agosto 2014

Riappropriamoci del riso



RIAPPROPRIAMOCI DEL RISO




L'intervento (*) su FB del mio amico Franco Plataroti, a proposito della critica fatta in Turchia dal premier contro la mancanza di pudore delle donne che ridono (in questi giorni dalla Turchia, grazie ad Internet, arrivano tanti bellissimi volti di donna che ridono o solo sorridono), mi ha riportato alla memoria un'esperienza sepolta, forse volutamente, nell'inconscio. Io sono nata in una cultura femminile che disdiceva il riso femminile (e non parlo di Sardegna perché l'educazione era retaggio da parte di nonna e mamma marchigiane. Era così in tutta Italia). "Una signorina si contiene al riso, soprattutto in pubblico" lo dicevano anche i manuali di galateo femminile che mi facevano leggere. "Risus abundat in ore stultorum" era la frase che usava il mezzo della cultura, quella dotta, per rendere il messaggio più efficace e avallarlo. Era una cultura maschilista che voleva la donna non dedita ai piaceri, anche solo quelli legati alla semplice gioia. Troppe donne si ammalavano di depressione e male di vivere. Era un modo per controllare la nostra indipendenza e creatività. Era, al contempo, una cultura dove si preparava così la giovane donna ad affrontare una vita (matrimoniale!) già determinata da fatiche e da dolori. Forse una delle mie ribellioni fu proprio questo: riappropriarmi della libertà del riso. E la mia crescita adolescenziale andava di pari passo con il nascente femminismo. La Turchia, rispetto a noi, è indietro solo di 40 anni ... O, ne siamo poi così sicuri? Troppe donne in questo Occidente del XXI secolo fanno ancora fatica al riso.

p.s. Vi siete mai chiesti perché sul sorriso della Gioconda si è fatto sempre un gran parlare?
Ma che avrà mai avuto da sorridere alla vita una donna?


(*) Perchè ti spanci dalle risate, Paki?
...
Ah, hai letto che in Turchia hanno criticato la mancanza di pudore delle donne che ridono?
E noi sai cosa facciamo, amico mio? Una eterna, immensa risata femminile.
E poi, con aria colta, ricordiamo al vice di Erdogan, Arinc, cosa disse il Maestro: "Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! – Guardate piuttosto come ride." Fëdor Dostoevskij, Memorie dalla casa dei morti, 1861)
Buon venerdì, gente e gentaglia con la risata a cascata



http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2014/07/29/ansa-turchiadonne-sfidano-vicepremiertutte-su-twitter-ridendo_48edf2f0-132a-4f72-bb6f-1e9cffe17e4a.html

Dipinto attribuito alla scuola di Lucas Cranach il Vecchio

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