lunedì 21 dicembre 2009
martedì 15 dicembre 2009
RUBIA in un forum russo
sabato 12 dicembre 2009
Presentazione alla COOP di Torino de L'ultima jana
Torino 12 Dicembre 2009 ore 17
Libreria COOP di Piazza Castello
Ringrazio l'associazione culturale REBUMART e la Libreria COOP di Torino per l'occasione che mi hanno dato oggi di parlare della mia jana.
Ringrazio poi infinitamente i miei amici Franco Plataroti e Cristina Pelissero, il primo perchè ha fatto un presentazione chiara, completa ed esaustiva del romanzo, la seconda perchè con la sua lettura ha saputo rendere la magica atmosfera del racconto.
Ringrazio la sessantina di persone presenti che mi hanno rallegrato della loro presenza.
L'audio della presentazione lo trovate nel mio sito:
http://www.lezionidibello.it/lemieopere/lultima_jana/presentazione_di_lultima_jana6.html
martedì 8 dicembre 2009
L'ultima jana su Logosardigna
lunedì 7 dicembre 2009
Cosa continuate a dire de L'ULTIMA JANA
Valentina Lisci mi scrive:
C'erano una volta le Janas.
C'era una volta un paese incantato.
C'erano una volta Cicytella e le sue sorelle.
O meglio, ci sono ancora! Con la sua penna ammantata di fiaba e fragante sinestesia, Pia Deidda riesce a far rivivere una storia che si perde negli albori dei tempi, la storia di una giovane fata sarda e del suo amore per un aedo pastore che la porterà a diventare una donna in carne ed ossa. Cicytella, questo è il nome della Jana, ci accompagna nel suo mondo fatto di ricette, balli, fughe repentine, meravigliosi scenari che dipingono una Sardegna misteriosa e gaudente. Tessendo le trame di una nota leggenda sadalese, l'autrice ci racconta il cammino di una Jana, tra peripezie e routine domestiche, che attraverso l'amore per Elias accetta la sua iniziale diversità e incontra se stessa. Si, perchè Cycitella diventa umana, ma tutti noi, grazie al romanzo, diventiamo alla fine un po' “Janas”.
sabato 28 novembre 2009
Paesaggio del ricordo
E no, a me viene in mente il mare d'Ogliastra. Là dove ho fatto esperienza dei primi tentativi di nuoto, là dove ho imparato ad aprire gli occhi sott'acqua, là dove ho imparato a fare i tuffi dagli scogli, là dove ho costruito i primi castelli di sabbia, là dove ho dato il primo bacio, là dove ho fumato la prima sigaretta nascosta dietro gli scogli...... Innumerevoli ricordi, innumerevoli esperienze infantili, adolescenziali, giovanili...
Ed ecco che, se mi dite la parola mare, a me viene in mente quel lungo braccio di costa che va da Pedra Longa fino Coccorrocci. E vedo scogli appuntiti che emergono dal mare, calette nascoste, rocce rosse, bianche o nere, lunghe spiagge di sabbia finissima e altre con sabbia via via di dimensione più grande fino ad arrivare alle pietre di Coccorrocci, posti solitari e silenziosi alternati ad altri presi d'assalto da turisti spesso distratti nei mesi estivi.
Ed ecco il mio mare interiore.
Foto del Golfo di Ogliastra di Alessandro Spiga
giovedì 19 novembre 2009
L'ultima jana di Pia Deidda alla Libreria Coop di Torino
REBUM ART presenta:
"L'ULTIMA JANA " di Pia DEIDDA
Intervengono :
Loredana Armanni, Presidente -Rebum Art
Franco Plataroti, docente di Lettere (Istituto Sommeiller di Torino)
Letture a cura di Cristina Pelissero, docente di Lettere ( Istituto Don Milani di Venaria)
Sabato 12 dicembre 2009 - ore 17,00
LIBRERIA COOP
Piazza Castello – Torino
http://www.librerie.coop.it/index.php?page=nel-cuore-di-torino-novembre-in-libreria
domenica 8 novembre 2009
La copertina de L'ULTIMA JANA
La copertina de L'ultima jana è stata fatta da Federico Deidda, fotografo nato a Cagliari nel 1959 e attualmente impiegato nella sede del quotidiano Il Centro di Pescara. Come si legge dal sito lnx.aternumfotoamatori.it:
Mi sono affidata a lui conoscendo le sue doti di fotografo ma anche di grafico e, quando stava elaborando la copertina per il mio romanzo, mi disse: ”Ho riflettuto molto sulla copertina. Non è facile rappresentare l'ultima jana senza cercare di farne vedere una. In tutte le prove che ho fatto la copertina aveva un tono troppo fumettistico o troppo «per bambini». Ho quindi pensato di puntare su una fotografia emblematica, un particolare che faccia pensare o sognare, piuttosto che un luogo preciso come Ussàssai o Sàdali. Nella proposta che ti allego (in versione bianca e nera) ho scelto una fotografia che amo molto. E' l'immagine di un campo di grano mosso dal vento, con in mezzo, seminascosto, ma visibile, un solitario papavero rosso.
Penso che il fiore possa rappresentare bene la jana, costretta a stare celata, ma piena di passione, in movimento armonico col genere umano rappresentato dalla moltitudine di spighe. Il grano e il fiore possono raccontare anche il pane e il lievito ecc.”.
E oggi posso dire: grazie Federico per questo bel lavoro!
domenica 1 novembre 2009
PREMIAZIONE PRIMO CONCORSO LETTERARIO RACCONTI E POESIE D’ESTATE EVENTS-ELEVEN
PREMIAZIONE PRIMO CONCORSO LETTERARIO RACCONTI E POESIE D’ESTATE EVENTS-ELEVEN
Sabato 31 Ottobre, Teatro della Dodicesima, Via Carlo Avolio, 60 – ROMA
Schiacciante la presenza femminile tra i vincitori e gli ospiti del Concorso letterario Racconti e Poesie d’Estate, organizzato dalla Events Eleven, la cui cerimonia di premiazione avrà luogo a Roma, Sabato 31 Ottobre, presso il Teatro della Dodicesima, Via Carlo Avolio, 60.
Letteratura, poesia, cultura, musica e aperitivo, questo il programma della premiazione del Concorso che ha visto impegnati in una prima selezione un gruppo di lettura formato da scrittori, poeti e lettori di ogni parte d’Italia, ed in seguito la giuria finale, composta dal Presidente, lo scrittore e giornalista Salvatore Spoto, dalla scrittrice e giornalista Barbara Minniti, dallo scrittore Diego Galdino e dalla fotografa Laura Camia.
Dalle valutazioni sono scaturiti i nomi di quattro vincitori per la sezione Racconti e quattro per la sezione Poesie che porteranno a casa targhe, attestati, libri e, solo per i primi classificati, un premio in denaro.
Sezione Racconti:
I Classificato: “Il Bonsai” – Cinzia Monforte – Genova
II Classificato: “La verità nuda” – Isabella Buggia - Alessandria
III Classificati ex aequo: “Se l’estate veloce va” – Erika Comina – Badia San Salvatore (Siena)
“Il profumo dell’estate” – Cinzia Baldini – Roma
Sezione Poesie:
I Classificato: “Questa amara estate” – Maricla di Dio – Calascibetta (Enna)
II Classificato: “E’ finita l’estate” – Pia Deidda – Torino
III Classificati ex aequo: “Incontro” – Rossella Maria Liverani – Genova
“Discorso alla morte” – Augusto Funari – Brescia
Alla premiazione del Concorso Racconti e Poesie d’Estate Events Eleven parteciperanno ospiti della cultura e della letteratura. La voce nera di Valeria Sargentoni accompagnerà i momenti clou della premiazione che si concluderà con un aperitivo nel foyer del teatro.
http://www.eventseleven.org
http://nuke.eventseleven.org/Fotopremiazione1premio/tabid/479/Default.aspx
http://www.ostialido.it/eventi/descrizio
http://www.agronline.it/notizia.asp?IDNotizia=1018
http://tragliscaffali.periodicoitaliano.info/?p=3179http://lasinorosso.myblog.it/archive/2009/11/14/poesia-l-associazione-events-eleven-di-manuela-vio.html
http://manuelapeace.blog.kataweb.it/il_mio_weblog/tag/salvatore-spoto/
martedì 27 ottobre 2009
Una lettera scritta con il cuore
La lettera è questa:
Dedicato a Pia
24 ottobre 2009, sono rinchiusa in casa, mal di gola stagionale.
Apro il blog “Lezioni di bello”, vado alla scoperta della poesia vincitrice del secondo premio …navigo…, mi distraggono alcune poesie…, strano chissà perché non le avevo ancora lette, eppure…
Adesso volo giù in Sardegna, si per me la Sardegna è più in basso, geograficamente parlando intendo; mi imbatto nell’Ultima Jana, se non ricordo male, tempo fa, ho letto questo racconto.
Sì, ora ricordo, Elias, le sorelle janas, i profumi dell’isola, le ricette, le mele di Ussassai, i colori di Ichinusa…il mare!
La scrittrice ha reso palpabile la mia terra (ebbene sì, sono sarda), ha direi reso reali i miei ricordi (da tanti anni vivo in continente), ha risvegliato in me un pizzico di nostalgia!
Scorro il blog, le foto di Cicytella ed Elias, che meraviglia!
Scopro in quei visi una familiarità…ma sì, è proprio lei, mia sorella Pia!
Lei la scrittrice, la poetessa, lei che mi ha cullato da piccola, lei che mi ha ospitato centinaia di volte nella sua casa a Torino cucinando dei prelibati manicaretti, lei che mi ha abbracciato quando piangevo, lei che…
Ciao cara sorella, lo sai vero che ti voglio tanto bene.
Maria
lunedì 19 ottobre 2009
"E' finita, l'estate" è la poesia vincitrice del 2° premio "Primo Premio Nazionale Racconti e Poesie d'Estate Events Eleven"
E' FINITA, L'ESTATE
Chiudi gli scuri
è finita, mi hai detto
e di colpo scompare
la lamina splendente
che fendeva in due la valigia sul letto.
Non porterò con me questa penombra,
ma l'odore del basilico
il sapore del pistacchio
la sensazione dei freddi tuffi
il calore dello scoglio sulla pelle,
insieme al tempo, che
vicino a te è passato, come sabbia
fra le mie mani divenute clessidra.
© Pia Deidda 2009
Ha vinto il 2° premio al Primo Premio Nazionale Racconti e Poesie d'Estate 11.20 - Events Eleven
www.eventseleven.org
grafica di caterina porcu
venerdì 16 ottobre 2009
Il girasole
Spesso sono persone che fugaci sono passate nella nostra vita, ma hanno lasciato un nostalgico segno. Altre sono lontane e difficilmente raggiungibili.
E le aspettiamo, come il girasole aspetta il suo adorato - il sole - al mattino.
Secondo tempo (aspettando il mattino)
E il girasole, dimmi,
il girasole cosa fa quando piove?
Quando fradicio, muto,
solo, col capo chino
triste aspetta il mattino.
Sai cosa fa?
Con le radici affonda,
forte e caparbio,
e buca il terreno bruciato dal salino,
per ricercare nell’ampolla sotterranea
quell’acqua viva che lo ristora.
Che lo fa vivere con rinnovato vigore
fino al mattino,
quando potrà, di nuovo,
con devozione eterna
adorare il suo padrone,
il sole.
©Pia Deidda (2007)
Questa poesia prende ispirazione dalla poesia di Eugenio MontalePortami il girasole ch'io lo trapianti
Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.
Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
é dunque la ventura delle venture.
Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.
(Eugenio Montale, Ossi di Seppia)
martedì 13 ottobre 2009
"Elias" di Antonio Sale
di Antonio Sale
In solitudine
una principessa
ho sognato,
di una Jana o fata
mi sono innamorato.
Guardo il suo viso,
il suo dolce sorriso,
e nel suo triste
sguardo,
penso di me,
e mi guardo.
Una gioia invade
il mio cuore,
è sentimento
d'amore.
Quanto...
ho aspettato,
nella mia
solitudine;
sempre,
ti ho amato.
La mia Jana e il mio Elias hanno ispirato questa delicata ma struggente poesia.
Dice Antonio Sale: "Ho letto il tuo bellissimo libro, "sai che io sono un sognatore", ed Elias con Cicytella mi hanno spirato un pensiero dolce e una emozione forte".
domenica 4 ottobre 2009
"Ho un sogno, un desiderio" poesia di Paolo Cara
" Ho un sogno, un desiderio ... "
Ho un sogno, un desiderio;
andare su per quella collina, contemplare la madre terra
e in una striscia del suo terreno, piantare dei semi.
Semi di ogni tipo di fiore, e fiori di ogni tipo di colore,
con estasianti fragranze e di superbo splendore.
Ho un sogno, un desiderio;
sedermi e attendere con pazienza l'arrivo della pioggia,
una pioggia che scende soffice e meravigliosa,
ad innaffiare con amore il terreno di questo gioioso giardino.
Ho un sogno, un desiderio;
veder crescere, sbocciare e innalzarsi al cielo tra mille colori,
gli steli e i petali di questi meravigliosi fiori.
Ammirare la dolcezza e l'amore che essi esprimono,
nella gioia della loro contemplazione e glorificazione,
alla Madre Divina, che il tutto le si deve.
Ho un sogno, un desiderio;
cogliere un bel mazzo di questi fiori, i fiori del giardino dell'amore,
per prepararne una splendida composizione di fragranza e colore,
e donarla in regalo a te, dal sorriso bello come un fiore.
Ho un sogno, un desiderio;
donarti i fiori del giardino dell'amore, che coi loro colori e
la loro fragranza, renderanno grazie alla tua deliziosa bellezza,
una bellezza che arriva dal più profondo del tuo cuore,
una bellezza che contempla nella sua spontanea essenza,
l'amore della creazione, l'amore dell'universo tutto,
l'amore della Madre Divina.
Ho un sogno, un desiderio;
e nel mio cuore lo esaudisco per gioire dell'amore,
per gioire nella presenza della tua meravigliosa bellezza,
tu fiore del giardino dell'amore.
- Paolo -
giovedì 24 settembre 2009
Per l'attentato di Kabul
Contiene articoli molto interessanti in home page, comprendenti:
venerdì 11 settembre 2009
Lughe de Chelu (e Jenna de Bentu) di Giovanna Mulas
Giovanna Mulas
Lughe de Chelu (e Jenna de Bentu)
Bastogi, 2003
Scrittura non facile questa di Giovanna Mulas in “Lughe de Chelu (e Jenna de Bentu) che gioca con la poesia tanto da ricercare rime baciate o prosa aulica all'interno di un ritmo mosso e moderno. Il lettore dovrà camminare mentalmente fra presente-flashback-percors
giovedì 3 settembre 2009
Mostra a Torino "VOLTI D'AFRICA"
Città di Torino - Unicredit banca - Africa Union - Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente - Nikon
REBUM ART
Vi invitano alla Mostra " VOLTI D'AFRICA"
Percorso di vita multietnica dai luoghi d'origine fino all'integrazione nelle nostre città
Mostra d'arte contemporanea con reportage fotografico
5 Settembre - 26 Settembre 2009
Inaugurazione Sabato 5 Settembre 2009 ,ore 11,00
Biblioteca Civica "PRIMO LEVI"
Via Leoncavallo 17, Torino
La mostra " VOLTI D'AFRICA" è un evento organizzato dalla sezione" giovani " di REBUM ART.
"VOLTI D'AFRICA" è il primo racconto di un percorso d'integrazione di vita multietnica, è un puzzle di colori, immagini ,sensazioni ed emozioni di nuove esperienze d'inserimento nelle nostre metropoli.
Gli artisti e i fotografi di REBUMART presentano attraverso le loro opere questa esperienza di vita a metà fra due culture , quella del paeseche li ospitae quella tramandata dal paese d'origine.
Gli artisti :
Loredana ARMANNI - Caterina BRASSO - Paola BUZZI - Nobue FUJII - Titti GARELLI - Anna MADIA -
Nicoletta NAVA - Gian Mario REGGE - Lucia SARTO - Andrea SPANO - Marisa SUPATO - Valeria TOMASI -
Valeria TREVES
I fotografi :
Luciano BOVINA - Marisa BRASSO - Greta FORNARI - Nuccio POZZI - Alessandro REGGE - Antonella SPANIO - Gabriella ZUCCOLIN
Curatori della Mostra : Alessandro REGGE- Patrizia TORCHIO
Evento organizzato da REBUM ART - www.rebumart.it
venerdì 28 agosto 2009
Lava e Corallo
martedì 11 agosto 2009
Cosa continuate a dire de L'ultima jana
Ciao Pia. Ho letto il libro "ultima jana" che, strano ma vero, ho trovato in una normalissima libreria al centro di Nuoro. L'ho letto tutto d'un fiato. Mi è piaciuto, oltretutto adoro le fiabe o, comunque, i libri un pò immaginifici. Brava! Continua, a maggior ragione se scrivere ti rende felice.
Tra le varie cose che mi sono piaciute, una è senz'altro il continuo richiamo eno-gastronomico che fai, citando ricette di piatti tipici che...guarda caso...cucino quasi allo stesso modo. Forse l'unica differenza sta nelle sebade che noi facciamo con il pecorino lasciato inacidire e fatto poi "furriare" sul fuoco dolce, prima di ridurlo a formelle rotonde. Coincide comunque l'aromatizzazione con la buccia di limone.
Antonella:
Se poi vuoi leggere un libro tenero e magico devi leggere "L'ultima jana" della scrittrice Deidda, bellissimo
Mi scrive Mario Mereu, autore di "Prima della pioggia di settembre":
Ciao Pia ! Ho terminato di leggere L'ultima jana da un po'... Una favola deliziosa. Ne ho apprezzato sopratutto l'aspetto divulgativo e didattico. Sarebbe utilissimo da leggere per i ragazzi sardi (sopratutto quelli di città) ma direi anche... per i non sardi. Da adulto sono rimasto incantato dalla dolcezza della storia .. e m'è venuta pure una gran fame!! Mentre leggevo mi immaginavo di andare nottetempo nella caverna delle janas a rubare dalla dispensaaaa hahahahah. Per ora cosi.. poi se vuoi ti farò una recensione piu... seria:)
Mi scrive Maria Grazia Lampis amica di FaceBook e mia lettrice:
Ho capito perchè mi inseguiva questo libro...questa favola....
Racchiude tutta una memoria , un universo che sento ci appartenga in maniera profonda...Dal mondo delle fiabe arriva a ricordarci, quasi come un archetipo; la magia dei luoghi... (rispetto della bellezza terra), il paese delle acque...( l'acqua fondamentale elemento della vita), l'alchimia dei dolci sardi... (dolcezza uguale amore) , la magia degli incontri ...e dunque dell' amore (che scioglie ogni paura).
Grazie Pia
M.Grazia Lampis
n.d.a. Maria Grazia in FB ha messo una sua foto dove sta accovacciata su una roccia in alto su un monte. Subito mi ricordò Cicytella quando si rannicchiò su Monte Tarè per adorare il Sole e per pensare a cosa le stava accadendo dopo l'incontro con Elias.
Mi scrive Debora Trogu amica di FaceBook e mia lettrice:
Leggendo il libro - tutto d' un fiato !!! - ...ho provato gioia e felicita'. Perche'? Ti diro', da quando ero bambina giocavo nelle domus de janas...ci sono cresciuta dentro ...e ogni volta cercavo di capire cosa succedeva in quelle case migliaia di anni prima...la loro vita. Beh immaginavo quello che tu hai raccontato nel tuo libro. So che erano tombe pero' la tua storia è più meglio ( scherzo, lo avrei detto da bambina) ...tu hai esaudito i miei sogni. Pensavo che in quelle piccole casette ci fosse la vita e non la morte... e poi la storia di Elia e Cicytella, uau fantastica ci vuole poco per essere felici...e secondo me (non bisogna lavorare troppo ) bisogna vivere e godersi ogni momento senza pensare troppo. E poi che dire spero le ricette siano originali perche' le mettero' in pratica .Che dire di piu' bisogna leggere, volare, e io ti assicuro sono volata via. Spero di essere stata chiara avrei tanto da dire sul tuo libro però bisogna leggerlo per capire cosa dico.
Mi scrive Massimo Mereu amico di FB e del Nuraghe Arrubiu di Orroli:
Questo romanzo si propone di far volare con la fantasia i lettori, mi sembra di sentir parlare le stalagmiti, stalattiti e colonne e di veder volare le Janas.
La fantasia si mescola con la realtà dei luoghi e alle tradizioni millenarie delle nostre zone.
Poi le ricette…il tutto porta la mente a sentire i profumi del pane appena sfornato, i sapori dei dolci fatti dalle nonne ecc.
La prossima volta, in grotta, penserò a Elias e Cicytella…
Pia, Bellissimo Libro!!!!
venerdì 24 luglio 2009
PIROMANE, LO SO
Lo so, stai godendo,
insano amante del potere del fuoco,
celato osservi il risultato
di questo tuo criminoso operato,
e ascolti beffardo
il nostro grido di dolore
per questa martoriata e violentata
grande madre terra
divenuta paesaggio di un antro infernale.
Lo so, per ironia della vita,
nello scorrere dell'umano tempo,
un giorno diverrai anche tu cenere
che, sparsa e dimenticata sulla terra,
come fertile concime
alimenterà la verde linfa
della mediterranea flora
e i nostri figli ti chiameranno
leccio, mirto, corbezzolo.
© Pia Deidda 2009
lunedì 6 luglio 2009
martedì 30 giugno 2009
A quei poeti che.............
Una dedica.
Uno stralcio dal racconto di Marcello Fois "Le bianche scogliere di Rugen", in Picta
"E' un quadro. Romantico. Due uomini e una donna guardano il mare. Un mare di smeraldo in una Danimarca sognata. Sono sulla cima di una gola in una Sassonia fosforescente di bianco. Ci sono montagne aguzze come i denti di un barracuda o i paesaggi di Dolomieu. C'è un albero contorto che prosegue oltre il quadro, sfonda la cornice. Vegetazione da Corsica romantica. C'è l'Orrido e il Sublime.
Due uomini. Il primo, il più giovane, guarda verso il nulla.
Ci sono due punti bianchissimi davanti a lui. Due spennellate nell'azzurro d'Indonesia immaginata, o sono pensieri?
Ha strappato una lettera e gli ultimi frammenti del foglio volano davanti a lui.
Ha scritto un sonetto! E l'ha distrutto.
Due uomini. Il secondo, quello vecchio, si è chinato pericolosamente. Tutto il busto è nel vuoto. Vuol recuperare quei frammenti.
E una donna. Una donna glieli indica.
E' un ritorno. Lui ricorda se stesso e quel ricordo".
lunedì 29 giugno 2009
Poesia Vento Sardo di Tore
di Tore
Soffia pure
io sto quì in silenzio
ti ascolto e ti ricordo
ti porto con me
lontano
sono quì poi non so
forse dove andrò non ci sarai
soffia pure amico vento
mi macherai
con i tuoi profumi
i tuoi giochi
insieme ai colori
al tramonto
porterò pure un po' di terra
con me
e se mi verrai a trovare
la faremo volare insieme
amico vento.
Per chi come me - stando lontano dalla Sardegna - sente la mancanza di questa presenza quasi giornaliera.
sabato 27 giugno 2009
Ho sottoscritto questa petizione per l'Iran
Milioni di dimostranti iraniani in favore della democrazia stanno affrontando una violenta repressione. I leader del regime sono divisi, anche la minima spinta incide -- abbiamo bisogno urgentemente che i governi del mondo condannino la repressione e neghino il riconoscimento al nuovo regime. Firma la petizione e inoltra questa email -- Arriviamo questa settimana a un milione di voci contro la repressione: |
I leader iraniani sono divisi, per cui anche la minima pressione incide. Con proteste nuove e massiccie imminenti, gli attivisti iraniani fanno appello urgente a una risposta internazionale unita contro la repressione violenta.
Firma la petizione in basso facendo appello a TUTTI i governi per condannare le repressioni e negare il riconoscimento di qualsiasi governo iraniano fino a quando le incertezze elettorali siano risolte pacificamente. Poi inoltra questa email ad amici e familiari -- costruiamo una protesta compatta e globale da 1 milione di voci contro la repressione:
http://www.avaaz.org/it/iran_stop_the_crackdown
Noi consegneremo la petizione direttamente ai leader dei maggiori partner commerciali dell’Iran, all’Organizzazione della Conferenza Islamica, all’ONU e ad altri gruppi internazionali rispettati in Iran. Una risposta internazionale unita smentirà la scusa del regime che soltanto gli Usa e la Gran Bretagna sono dietro le critiche mondiali.
Il potere della gente sta ripulendo la politica mondiale. Ma quando i leader rispondono violentemente alle proteste non-violente, dalla Birmania allo Zimbawe fino all’Iran, la solidarietà mondiale è fondamentale per mostrare ai governi che la repressione indebolisce la loro autorità, anziché rafforzarla.
Avaaz significa "voce" in Farsi, la lingua iraniana. Mostriamo al popolo dell’Iran che, per chiunque abbiano votato, sosteniamo il loro diritto a far sentire le proprie voci. Clicca in basso per firmare la petizione, e fai girare la voce inoltrando questa email:
http://www.avaaz.org/it/iran_stop_the_crackdown
Con speranza e determinazione,
Ricken, Ben, Milena, Paul, Raluca, Brett, Iain, Pascal, Raj, Graziela, Taren, Paula, Margaret, Veronique e l’intero team Avaaz.
PS – Per maggiori informazioni sulle elezioni e le proteste in Iran vedi qui:
http://www.corriere.it/esteri/09_giugno_24/teheran_video_viviana_mazza_c9fb4854-608f-11de-9ec2-00144f02aabc.shtml
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=63544&sez=HOME_NELMONDO
http://www.corriere.it/esteri/09_giugno_26/messaggio_cohelo_iraniani_montefiori_d890cdb4-6218-11de-8ba1-00144f02aabc.shtml
venerdì 19 giugno 2009
Corallo
a guardare il bracciale
sul mio stretto polso
cercando
il rumore del mare
in esso celato,
non lo sento
inutile ricerca,
solo l'eco nella mia mente
coglie
il rosso che infuoca
la mia estate
lontana.
© Pia Deidda 2009
lunedì 15 giugno 2009
Poesia di Paolo Cara, Orizzonte
Impressioni dopo la lettura del romanzo di Mario Mereu "Prima della pioggia di settembre"
(Mario Mereu, Prima della pioggia di settembre, Aìsara, 2008)
Ho letto volentieri questo romanzo di Mario Mereu, sarà perchè è ambientato in Sardegna o forse perchè la trama l'ho colta accattivante già dalle prime pagine.
Prosa giovane e moderna, scorrevole senza inciampi narrativi, libera di esprimersi fra lingua italiana ed espressioni gergali giovanili e dialettali.
La storia è ambientata ai giorni nostri e l'io narrante è il protagonista Nanni, giovane giornalista di un noto quotidiano isolano, che viene mandato a Donigala per incominciare una serie di articoli sullo sviluppo economico dei piccoli centri.
Nanni verrà invece coinvolto, divenendone testimone, in una pratica misterica che viene gelosamente custodita da millenni. Un segreto che tramanda una forma di comunicazione arcana e antica che si rivela, nella nostra società, ormai inattuale.
Filo conduttore della storia è la presenza continua - nei ricordi, nei pensieri, nelle mail inviate - dello zio del protagonista; figura emblematica che conserva, e al tempo stesso svela, la verità del mistero al nipote nel momento in cui proprio questo verrà sepolto, per sempre.
Verità distrutta perchè non ha più ragione d'essere al giorno d'oggi.
Lascio al lettore che vuole cimentarsi in questa lettura la scoperta di questo mistero.
Io dico solo che, quando ho finito di leggere quasi tutto d'un fiato il romanzo, ho sentito nell'aria campanelle vibrare.... e brividi di timore.
Mistero, arcano, tradizione...ma per me anche familiarità.
E' una lettura da mettere nell'elenco dei libri da leggere. Io l'aggiungerei ad Afa di Angioni. Tanto per fare una scorpacciata di nuragico mistero.
MARIO MEREU è un giovane scrittore sardo. Organizzatore ed amministratore in varie compagnie ed enti teatrali di Roma, del Lazio e della Sardegna, attualmente si occupa di grafica pubblicitaria e divide il suo tempo fra il mondo di internet, la scrittura e la lettura. È creatore di vestiti per gli avatar di Second Life. Ha pubblicato racconti brevi nelle raccolte Parole di carta (2000) e Lama e trama (2004).
venerdì 5 giugno 2009
Recensione a L'ultima jana, di Pia Deidda
Editore: Fabriano
Genere: narrativa
ISBN: 8895855027
ISBN-13: 9788895855028
Data pubblicazione: 2008
Prezzo: 10 €
L'opera, edita col Patrocinio dell'Ecomuseo delle acque della Barbagia - Sadali, si presenta articolata in 22 brevi e agili capitoli. Già tutto, in nuce, appare fin dalle prime pagine prospettato al lettore, che diviene immediatamente partecipe: la leggerezza silvana, soave e sbarazzina di Cicytella; la natura vivissima dei dintorni di Sadali, coi suoi colori, coi suoni delle acque fresche e cristalline delle sue cascatelle; le janas sorelle, permalose e orgogliose; il paese e i suoi abitanti; il bucolico Elias e il suo canto estemporaneo.
La storia si snoda tra le tradizioni più tipiche del mondo agropastorale isolano, così fedelmente riportate attraverso i gesti semplici e quotidiani delle quattro janas: l'arte della panificazione, la preparazione dei dolci tipici, dei piatti di carne e di pesce, dei liquori e delle essenze.
Tra le fameliche janas sorelle, Cicytella appare dolcissima nell'innamorarsi di Elias e del suono magico della sua ghironda, come nella pietà per il piccolo Giorgìnu ammalato.
Voli di libertà o di fuga, dalla punta del Gennargentu alla Marina di Orosei, corse spensierate o disperate mostrano tutta l'umanità di questa fata antica, di un personaggio che, lungi dall'essere così strano e "diverso", come poteva apparire a Pirichìtta, Pàrduledda e Pabassìna (poi punite, a causa del loro smisurato orgoglio, come in un dantesco contrappasso, nell'atto di satollarsi per l'ennesima volta) risulta, invece, quello più vero.
Vera, Cicytella, nella scelta di una via e di una vita non certo facile e nel portare sulla pelle e, forse, nell'anima, le "cicatrici verticali" del suo passato.
Katia Debora Melis
Cagliari, 05/06/2009
giovedì 28 maggio 2009
Una poesia di Albertina Piras
di Albertina Piras
In lontananza
si accavallano le onde,
spumeggiano,
poi blande
fanno sciacquio
infrangendo la riva.
Mi lasciano ai piedi
zaffiri di luce e riflessi d’argento
e poi se ne vanno di nuovo lontane
a cercare
e cercano e trovano
e riversano ancora,
ancora mi danno
smeraldi di luce e riflessi d’argento.
Mi scopro ad attenderle…
…altre volte ho atteso così.
Ma che pazza allora che ero!
E torno indietro nel tempo,
e tornano ancelle del tempo
vecchie canzoni;
si portano appresso
le fiabe, le fate,
i sogni, le stelle.
Respiro il mare,
mi cantano le onde
cucisco lo strappo del tempo
son sempre io come allora
che amo
il mare lo dice stasera,
il mare non io.
Ancora una volta gli credo,
ancora una volta divento
l’amante del mare.
Albertina Piras è una poetessa sarda nata a Villamar nel 1952.
Da anni è impegnata nella ricerca per la valorizzazione della lingua e del patrionio culturale del popolo sardo. Ha pubblicato su varie riviste e la raccolta di poesie "Noi e la natura". Insieme ad Antonio Sanna, nel 1994, ha pubblicato il libro Villamar. Fede, arte, storia e tradizioni popolari.
domenica 17 maggio 2009
Premiata la mia poesia Debole Preghiera
DEBOLE PREGHIERA
Ho cercato voi
amica, amico, figlio
nelle immensità del creato,
vi ho trovato perplessi, smarriti,
desiderosi di certezze,
d'infinito amore,
ma come estraniati da quell'incontro
che a me si dispiega così
semplice, genuino,
chiaro.
Ho pregato per voi
amica, amico, figlio
ma è stata una debole blanda
preghiera, disturbata
dalla mia pochezza.
L'avrei innalzata alta,
volutamente più intensa,
fatta divenire urlo,
ma la voce si è rotta in un sibilo
come di serpente, e
ho pregato per voi
così alla mia debole maniera,
amica, amico, figlio.
© Pia Deidda2008
sabato 16 maggio 2009
PALABRA EN EL MUNDO a Cagliari
Ognuno potrà decidere se leggere o commentare poesie proprie o di autori classici, ma anche moderni e contemporanei.
Il giorno 14 Maggio 2009 in occasione della manifestazione culturale "Palabra en el mundo" tenutasi a Cagliari nei locali della Biblioteca del Liceo Scientifico Pacinotti la poetessa Katia debora Melis ha letto due mie poesie.
SECONDO TEMPO (ASPETTANDO IL MATTINO)
E il girasole, dimmi,
il girasole cosa fa quando piove?
Quando fradicio, muto,
solo, col capo chino
triste aspetta il mattino.
Sai cosa fa?
Con le radici affonda,
forte e caparbio,
e buca il terreno bruciato dal salino,
per ricercare nell’ampolla sotterranea
quell’acqua viva che lo ristora.
Che lo fa vivere con rinnovato vigore
fino al mattino,
quando potrà, di nuovo,
con devozione eterna
adorare il suo padrone,
il sole.
(© P.D. Febbraio 2007)
Questa poesia è un omaggio a Montale e al suo girasole.
ASPETTO
Aspetto
nel fluire di questi giorni
con tensione immota
il dispiegarsi delle ali di una jana
che un giorno
si sono posate
sulla mia penna leggera.
Aspetto
nel suo sfogliare lento
il lettore amico
quando troverà fra le pagine
la memoria
da me custodita
di questa terra antica.
(© P.D. Ottobre 2008)
Questa poesia è nata quando mi stavo preparando alla presentazione del mio romanzo L'ultima jana in Sardegna.
Ringrazio Katia Debora Melis per questa bella opportunità.
venerdì 15 maggio 2009
Omaggio alla foresta sarda
"Amava quella terra, i verdi intensi dei suoi boschi, le bianche montagne calcaree erose a picco sulle strette valli......".
"Altre volte Cicytella preferiva andare là dove c'era qualche antico nuraghe; tanti ne sorgevano nella zona e lei si sentiva protetta al loro interno. .....".
"Avevano a disposizione spazi immensi e solitari fatti di silenzi secolari. Grandi boschi, sterminati prati e radure, vallate solcate da turbolenti ruscelli, svettanti montagne....".
"Arrivò al ruscello che era tardo pomeriggio, lontano si sentivano le campanelle delle pecore che tornavano agli ovili.....".
"Si fermò soltanto a raccogliere viole e ciclamini nel sottobosco, peonie in una radura allo scoperto. Avrebbe strofinato i fiori sui capelli e sulla pelle mentre si lavava....".
Ringrazio www.paradisola.it per le meravigliose foto
( http://www.paradisola.it/foreste-aperte-sardegna/ e http://www.paradisola.it/foto-sarde...asp?iCat=296 )
e vi invito ad entrare nel sito istituzionale dell'Ente Foreste della Sardegna: http://www.sardegnaambiente.it/j/v/...2&c=1546&t=1
I brani sono tratti da L'ultima jana.