Un simpatico incontro fortuito trovato nel Book Crossing di "Pais libri liberi" in Lungo Po di Corso Casale.
giovedì 11 luglio 2024
lunedì 1 aprile 2024
"In bilico" poesia di Pia Deidda
IN BILICO
Antipatiche aiuole condominiali
caotiche senza contegno
disarmoniche senza criterio
in libero assetto.
Mi assomigliate.
Scevre da ricercata
minimalista perfezione
vivete incongruente
disomogenea bellezza.
© Pia Deidda 2024
domenica 21 gennaio 2024
"Rimetto le ali" poesia di Pia Deidda
Opera della serie "Ali", anni 90, di Wanda Nazzari
RIMETTO LE ALI
Rimetto le ali, il tempo è arrivato,
le cucio attentamente con fili argentati.
Non più volo radente, né passo pesante
camminata lenta, spalle ingobbite
ma un vorticare impennante
frullo potente, risano la mente.
Rimetto le ali, supero ostacoli
oltre barriere con fili di ferro annodati.
© Pia Deidda 2024
sabato 18 novembre 2023
mercoledì 21 giugno 2023
Otto Dix, la I Guerra Mondiale e la narrativa sul tema
Quando in Storia dell'arte parlo degli artisti e la I Guerra Mondiale mi soffermo su Otto Dix. Sono d'obbligo i riferimenti di contestualizzazione storica; ma, per capire il dramma umano vissuto da Dix, che partì volontario " desideroso di fare esperienza della guerra" e tornò con un trauma psicologico che lo accompagnerà per tutta la vita, penso che la letteratura ci abbia lasciato momenti di immersione in quella tragica esperienza.
Oggi, ai tanti romanzi consigliabili ( Un anno sull'altopiano di Lussu; Niente di nuovo sul fronte occidentale di Remarque; Addio alle armi di Hemingway, ecc. - romanzi scritti da chi ha vissuto di persona la guerra) ne aggiungo un altro "Come vento cucito alla terra" di Ilaria Tuti. L'autrice fonde insieme l'esperienza delle prime donne chirurghe inglesi e la cruda realtà dei sopravvissuti feriti e mutilati.
giovedì 30 marzo 2023
Poesia di Pia Deidda "Mandami un involucro
Mandami un involucro
Raccogliemmmo con furia pensieri
indumenti sparsi [già dormivamo]
scarpe spaiate nella fretta.
La via di fuga divenne anelito
corsa, ricerca di salvezza.
Boato assordante che sovrasta la quiete
luce tellurica che squarcia la notte
la porta bloccata [che angoscia].
Sentimmo urla fra le macerie
richieste di aiuto, forti pianti
frastuono di escavatori.
Attoniti aspettammo soccorsi.
Mandami una coperta,
alimenti non deperibili,
acqua, tanta acqua
un pacco di assorbenti,
i pannolini per il bambino.
Mandami un po' di coraggio,
per affrontare la vita.
Mandami un involucro
che io possa celarmi, nella quiete
aspettare che tutto finisca.
Mandami un involucro
che io possa proteggermi.
© Pia Deidda 2023
sabato 11 marzo 2023
La lavandaia di Daumier: dare voce a chi non ha voce
Ila mi manda qualche sera fa su WhatsApp questa foto perché con altri compagni e compagne dell'Umberto I sono al MET di New York. Lei sa che mi sta facendo un grande dono, e lo sta facendo anche a se stessa. In questi giorni in classe stiamo studiando l'arte ottocentesca ( con rimandi anche al contemporaneo) di quegli artisti che si sono occupati di dare voce a chi non ha voce, ai poveri, al sottoproletariato, agli emarginati, ai vinti.