mercoledì 30 settembre 2015

Intervista a Silvano Vargiu in Medasa

Una mia intervista all'attore Silvano Vargiu in Medasa:

http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-silvano-vargiu/



mercoledì 9 settembre 2015

Voglio coniare un nuovo termine: malismo

VOGLIO CONIARE UN TERMINE NUOVO: MALISMO

o quando l'informazione viene utilizzata per fomentare l'odio razziale.

Tanta cattiva informazione gira su internet, ma spesso notizie false o ingigantite nella loro portata vengono utilizzate dai quotidiani senza che ci sia da parte dei giornalisti una verifica della loro fondatezza.
Queste informazioni rigirano poi su internet rafforzate dall'importanza che rivestono certe testate giornalistiche e diventano concime mediatico che fomentano comportamenti negativi nel lettore già predisposto a reagire senza criticità.

Per fare un esempio voglio mettervi al corrente di una notizia apparsa sulla Nuova Sardegna il 2 luglio 2015:
SASSARI, RAGAZZA AGGREDITA E PICCHIATA SUL BUS
Il grave episodio è accaduto all’altezza di Corte Santa Maria: protagonista un passeggero senza biglietto che poi è scappato.
di Salvatore Santoni
SASSARI. Aggredita sull’autobus dell’Atp da un passeggero sprovvisto di biglietto che aveva appena avuto una discussione con il conducente del mezzo pubblico. Brutta avventura martedì - poco dopo le 13.30 - per una ragazza sassarese di 21 anni che è stata colpita più volte con schiaffi e pugni da un uomo di colore che era salito sull’autobus (linea Predda Niedda, all’altezza di Corte Santa Maria) insieme a tre donne e a una bambina. Dopo essere stata visitata al pronto soccorso (i medici le hanno assegnato una settimana di cure) la ragazza si è fatta accompagnare negli uffici della questura dove - intorno alle 17 - ha depositato una querela contro il suo aggressore, descrivendo anche le caratteristiche fisiche e auspicando che i testimoni presenti sul mezzo a quell’ora possano contribuire a identificare l’uomo. Primo problema. Secondo quanto raccontato dalla ragazza, la vicenda è cominciata con un primo problema. L’autista-controllore, al momento dell’ingresso a bordo ha effettuato il controllo dei biglietti a tutti i passeggeri. E ad alcuni, sprovvisti del titolo di viaggio, è stato imposto di scendere, anche se si erano proposti per acquistare il ticket sul bus. «Il conducente ha sostenuto che l’operazione non era possibile, perché quello non era l’orario giusto». Nuova fermata. Alla fermata successiva, davanti a Corte Santa Maria, sono saliti altri passeggeri. Tra questi un uomo di colore insieme a tre donne e a una bambina, tutti sprovvisti di biglietto - secondo quanto ha raccontato la ragazza aggredita alla polizia - e l’autista avrebbe ripetuto che non era possibile viaggiare senza prima avere acquistato il titolo di viaggio. La reazione. Stando a quanto specificato nella denuncia depositata in questura, il passeggero extracomunitario avrebbe risposto in malo modo al conducente del mezzo Atp: «Era vestito con pantaloncini rossi, maglietta bianca e un cappellino NY bianco) – ha raccontato la ragazza – e si è rivolto con tono arrogante al controllore che aveva anche mostrato il tesserino di riconoscimento: «Non mi rappresenti un c..., io salgo sempre senza biglietto, tu pensa a fare l’autista». Di fronte a una scena simile e al fatto che i passeggeri senza biglietto sono rimasti a bordo, la ragazza ha tentato di spiegare che in fondo non era giusto, perché gli altri erano stati obbligati a scendere dal mezzo nonostante volessero acquistare il ticket sul bus.
L’aggressione. A quel punto, la ragazza sarebbe stata presa di mira dall’extracomunitario: «Mi è venuto incontro fino al posto dove ero seduta e ha iniziato a schiaffeggiarmi e a prendermi a pugni: Nessuno di quelli che erano presenti sull’autobus è intervenuto in mia difesa. Mi sono rivolta all’autista, ho chiesto che cosa dovessi fare. E mi ha risposto di chiamare la polizia».
Telecamere. Le telecamere a bordo del mezzo dell’Atp hanno ripreso tutta la scena, la ragazza ha chiamato la centrale operativa del 113 e ha raccontato dell’aggressione. Prima che la pattuglia potesse arrivare in zona, però, l’uomo è sceso insieme alle tre donne alla fermata del Vialetto. La ragazza ha chiamato il 118 e si è fatta accompagnare al pronto soccorso. Ora chiede a chi era presente sul bus di testimoniare. Indaga la polizia. (g.b.)



La notizia gira su vari siti web, molti di questi sassaresi. Gira su facebook. Addirittura una fonte dà la notizia che la ragazza è stata picchiata a sangue. Reazioni sul web: apriti cielo! Potete immaginare: al rogo in piazza, via dalla Sardegna i neri, fuori tutti i negri da Sassari, se ne devono andare, ecc.



Una ragazza testimone oculare scrive nei commenti smentendo e sminuendo quanto accaduto, ma sembra che a nessuno interessi il suo intervento, ormai la notizia ha fatto colpo e viene condivisa. Vi posto questa testimonianza che ridimensiona l'accaduto e lascio a voi giudicare.



Commenti:
3 luglio
Eleonora Sid Virdis
Ero presente durante l'accaduto, e devo dire che la tua descrizione della vicenda non appartiene del tutto alla verità. Il gesto dell'uomo, senza dubbio sbagliato, è avvenuto in seguito a dei tuoi continui attacchi, o affermazioni che diciamo lo colpivano in prima persona, essendo lui oltretutto munito di un titolo di viaggio, che ha anche mostrato. Lo schiaffo, seppure sicuramente forte e doloroso, è stato UNO, preceduto da un “coglione” da parte tua, e seguito da un tuo schiaffo sulla sua schiena. La reazione dell'autista è stata sicuramente sbagliata, in quanto egli non si è dimostrato capace di svolgere il suo ruolo. Inoltre ci tengo a sottolineare che non puoi chiedere una reazione da parte di altre persone, maggior parte ragazzi, di fronte ad un uomo che ha già dimostrato di non saper controllare la rabbia, quando oltretutto il ragazzo vicino a te (fidanzato o amico) non ha mosso neanche un dito. Detto ciò spero che tu abbia la giustizia che comunque meriti, perchè è giusto così, ma sei un po' passata dalla parte del torto scrivendo “sporco negro”, espressione totalmente inadatta, poiché la reazione che ha avuto l'uomo potva appartenere anche a un uomo qualsiasi sassarese, o come dite a un uomo bianco.





Foto: Rosa Parks
Trovate voi le differenze: Sardegna 2015 – Montgomery (USA) 1955

mercoledì 2 settembre 2015

Lezione d'arte. Prima lezione: perchè non capiamo l'arte contemporanea.

Lezione d'arte

Prima lezione: perchè non capiamo l'arte contemporanea.

Dedicata a tutti coloro che nell'arte ricercano il realismo e la perfezione e dileggiano l'arte contemporanea.


Poi arrivarono i borghesi della fine del XVI secolo (soprattutto nelle Fiandre) e dissero:"Anche noi vogliamo appendere quadri alle pareti come i Re e la Chiesa!". Ma avevano case più piccole dei nobili, erano ignorantelli anche se facevano bene di conto, non avevano una cultura tale per capire metafore e allegorie e mitologia, molti di loro erano anche protestanti e inorridivano nel vedere scene sacre, avevano una visione del mondo molto pragmatica e poco astratta e quindi capivano solo il realismo, da bravi uomini che si erano fatti da sè amavano coloro che se la cavavano bene con il lavoro: chiaro, reale, ben eseguito, di assoluta perfezione.
Nacquero così i quadri da parete incorniciati, a olio, di piccole dimensioni, con tematiche comprensibili * come nature morte, paesaggi, vita quotidiana, ma, soprattutto, quadri di grande perfezione formale, fatti a regola d'arte, proprio perfetti, realistici quel tanto che basta per non pensare tanto.


* si possono però ritrovare oggetti allegorici legati a conoscenze popolari