venerdì 25 aprile 2014

A proposito di test d'ingresso all'Università


Concordo pienamente con tutto quello che ha scritto il mio collega Carlo Pizzala sul suo blog - che riporto sotto - a proposito di test d'ingresso all'università. La penso così da quando sono state istituite le prove d'ingresso. 

Gli ho risposto: "Aggiungo anche un altro particolare di non poca importanza: chi sceglie quei diabolici test? Qualche mese fa viene da me una nostra allieva e mi fa vedere un libriccino che dovrebbe aiutarla a prepararsi al test di Architettura: professoressa, guardi il programma di Storia dell'Arte, ma devo sapere tutto? In effetti c'è tutto. Tutto lo scibile umano, in versione bignami, sui temi di architettura, pittura, scultura e design. Ma non sarà compito dell'università preparare (e dico preparare, perchè neanche l'università è esaustiva) agli approfondimenti?".

Inoltre, per parlare dei rimpasti. Esperienza vissuta in famiglia. Mio figlio non passa il test di Biotecnologie (facoltà alla quale ci teneva tantissimo, inutile dirlo), s'iscrive a Biologia e incomincia a seguire le lezioni in questa facoltà. Arriva notizia che è rientrato nelle liste di Biotecnologie (forse qualcuno si è ritirato? forse qualcuno - con tanti soldi - prova più test facendo impazzire il calderone delle immissioni?).
Com'è finita? Mio figlio continua a fare Biologia...


 http://carlopizzala.wordpress.com/2014/04/24/sei-milioni-di-insane-ragioni/



giovedì 24 aprile 2014

Poesia di Pia Deidda "Lo decide il vento"


Lo decide il vento


Non ha senso girarsi indietro

 
l'infrangersi dell'onda


segna un ritmo


lento o veloce


lo decide il vento.

 


© Pia Deidda 2014


 


Maurice Prendergast

sabato 12 aprile 2014

Lezione di Bello. Resurrezione di Andrea Mantegna







Andrea Mantegna, Resurrezione, 1457-1459, 
tempera su tavola
Tours, Museo di Belle Arti



La grande e imponente roccia del sepolcro è collocata al centro dell'opera per dare maggiore risalto al soggetto principale: Cristo Risorto. Egli si erge da un sarcofago aperto, chiaro riferimento alla lontana classicità romana, tanto cara al pittore rinascimentale Mantegna, ma anche elemento che collega Gesù alla sua epoca e ai soldati romani che assistono meravigliati e impauriti all'evento per loro inconsueto e inaspettato. Cristo è circondato da un nimbo fatto di raggi luminosi e contornato da cherubini bianchi e rossi; egli ci appare così nella piena gloria del Paradiso. Il segno di benedizione ci ricorda che la sua irruente presenza è salvifica; le piante crescono rigogliose squarciando la nuda e arida roccia. E' vita! E' stupore per noi che assistiamo, insieme ai soldati romani, alla sua vittoria sulla morte. (Pia Deidda)


sabato 5 aprile 2014


COME TUTELARE I DIRITTI D'AUTORE?

Molti mi chiedono come ci si tutela riguardo la paternità della propria produzione artistica; soprattutto oggi che il web dà la possibilità di far fruire il proprio operato artistico in modo più capillare e veloce.

Prima modalità: iscriversi alla SIAE e pagare per i diritti d'autore e la loro tutela. Che cosa è la SIAE e dove si trova? Ecco: http://www.siae.it/Siae.asp

Seconda modalità: se si vuole restare autonomi dalla SIAE, se si vuole pagare meno, ma con massima garanzia sulla tutela, ci si iscrive all'Ufficio per il Diritto d'Autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Si compila un modulo dove si autocertifica la paternità dell'opera, si spedisce una copia di essa e si allega una marca da bollo.
Importante: l'ufficio tutela anche sulla SIAE!

Terza modalità: un modo molto semplice e meno costoso è quello d'inviarsi un pacco raccomandato con ricevuta di ritorno con all'interno la propria opera. Si conserva il pacco chiuso e la ricevuta di ritorno firmata. Ha valore legale.

Quarta modalità: completamente gratuita! Se l'opera viene messa in un proprio sito o blog fa fede la data di pubblicazione. E' chiaro che in una causa legale di appropriazione indebita fa fede chi ha postato per prima l'opera. E' però facile modificare e manomettere, ma la Polizia Postale è in grado di controllare modalità e tempi della pubblicazione.

A proposito di legalità nella condivione di prodotti altrui su facebook

L'ho scritto in un gruppo chiuso di facebook dove si è litigato...

Non so se intervenire ad uno scambio di opinioni che ha animato questa pagina in questi ultimi giorni. Immaginatemi come una attempata signora che ritorna in paese e si ferma a chiacchierare con voi in piazza di chiesa come una vecchia zia ...

A proposito di condivisione dei link su facebook.
Se la persona che scrive un link sul suo diario non lo ha bloccato con la privacy vuol dire che ha intenzione di renderlo noto a tutti (se l'ha reso PUBBLICO la condivisione è con tutti gli utenti di facebook e non solo con i suoi amici). Il CONDIVIDI insieme al MI PIACE che compare sotto il link dà la possibilità agli altri di apprezzare e condividere con altri quanto pubblicato.
Buona norma (di galateo web) è mettere un MI PIACE prima della condivisione.
Sul diario di chi ha condiviso compare il nome dell'utente da cui si è condiviso.

Se invece si fa un copia e incolla da un link e lo si mette sul proprio diario, o lo si usa in altro modo (per esempio metterlo nel diario di un amico) senza nominare chi ha scritto quel testo, o ha postato quel link, è molto scorretto. Diventa reato se quel link era tutelato da copyright.

Più volte sono dovuta intervenire su questa questione per salvaguardare le mie poesie e i miei racconti che "regalo" sul web. Potete condividerle ma dovete citare l'autore e la fonte.

Un giorno mi capitò di rimproverare una mia ex allieva che vive in Inghilterra. Aveva messo un solo verso (estrapolandolo dal contesto) di una mia poesia perchè le era piaciuto ma non mi aveva minimamente nominato! Ma è più che chiaro l'intento: fai passare per tuo, con i tuoi amici, un prodotto che non ti appartiene!
Scorretto, disonesto, e nel mio caso, dove le poesie sono coperte da copyright, anche perseguibile penalmente.

venerdì 4 aprile 2014



A Pierre e a tutti coloro - e siete tanti, troppi! - che si allontanano da questa vita dura suicidandosi.

E' una pianta tenace questa Rosales delle Crassulaceae. Resiste all'inverno, alle nevicate e al gelo. Non si dà per vinta. A Primavera rifiorisce, di un giallo luminoso che illumina i balconi di Torino.
Dal duro inverno rinasce più rigogliosa e forte.




martedì 1 aprile 2014

Poesia di Pia Deidda "Scivolano i giorni"


Scivolano i giorni

Scivolano i giorni
svaniscono ricordi
prendono distanza
luoghi e incontri cari.
Forte all'apparenza
le mani nascondono
segreti
petali di margherita.



© Pia Deidda 2014