lunedì 25 luglio 2011

Presentazione del mio romanzo a Sadali il 31 luglio

Presentazione del mio romanzo
E CANTAVAMO ALLA LUNA

Zènìa editrice

Sadali
Ecomuseo, Casa Podda
31 luglio 2011
ore 18,30

Presentazione del mio nuovo romanzo organizzata dall'Ecomuseo di Sadali.

Durante l'evento, introdotto da Francesco Manca, Massimo Zordan e Lucilla Trapazzo leggeranno alcuni brani inframezzati da momenti musicali.




domenica 24 luglio 2011

L'ultima jana al Cafè Letterario di Cagliari

L'ultima jana al Cafè Letterario

di Via Ariosto 24 a Cagliari

Altro appuntamento sardo che vede come protagonista la mia jana...




giovedì 21 luglio 2011

L'ultima jana al CRAL di Pirri il 20 luglio 2011

L'ultima jana al CRAL di Pirri


il 20 Luglio 2011





Ho portato la mia jana a Pirri ospitata dal Cral nei suoi locali di Via Mentana 41.


Una bella serata a dimostrazione che le fiabe piacciono a tutti adulti compresi!






mercoledì 20 luglio 2011

Articolo de L'unione sarda del 18 luglio 2011: E cantavamo alla luna al Bosco Seleni di Lanusei

Articolo de L'UNIONE SARDA del 18 luglio 2011

Errata corrige: E cantavamo alla luna

lunedì 18 luglio 2011

E CANTAVAMO ALLA LUNA al Bosco Selene di Lanusei il 16 luglio 2011



E CANTAVAMO ALLA LUNA

Lanusei

Bosco Seleni

16 Luglio 2011


E' stata una bella serata passata al Bosco Seleni di Lanusei, luogo fisico dove ho ambientato la mia storia, alla presenza di più di una sessantina di persone. Ringrazio la Cooperativa LA NUOVA LUNA che gestisce il sito archeologico, Francesco Manca che ha presentato il libro e Silvano Vargiu l'attore che ha letto alcuni brani dal romanzo. Tutte e due bravissimi.


Un grazie anche ai rappresentanti del Comune di Lanusei e della Provincia d'Ogliastra.


La serata si è conclusa con la visita guidata notturna ad una parte del sito archeologico: le due tombe dei giganti. Ringrazio anche la signora Mariangela Corda per l'ottima descrizione storico-archeologica del sito.


Suggestiva la fiaccolata in una notte di luna piena.

http://www.ogliastratv.it/lanusei/217-qe-cantavamo-alla-lunaq-una-chiacchierata-con-lautrice.html


giovedì 14 luglio 2011

Dialogo pro NO TAV

Riporto in questo spazio un dialogo intercorso sulla mia bacheca di Facebook. Lo ritengo interessante perché fa capire la realtà e molti pregiudizi sorti sulle genti della Val di Susa NO TAV.

Io - Chiediamoci: perchè gli abitanti della Val di Susa non vogliono la TAV? Riflettiamo...

A.S. - Perchè non gli danno i soldi che vogliono loro. Siete voi che dovete riflettere.

Io - Ognuno di noi legge la Storia partendo dalla propria mentalità...

A.S. - La mia è una mentalità aperta e realista, la tua molto inquadrata e assolutista.

Io - Certo A., hai ragione! Non tutti pensano che nella vita si risolva tutto con i soldi... Penso che la cosa più importante sia la dignità umana. Anche quella che permette una vita umana: sai cosa vuol dire un lavoro di scavo di 50 Km? Sai ...quante tonnellate di terra di scavo questo comporta? Sai cosa vuol dire 20 anni di lavori programmati? Sai cosa vuol dire deturpare il paesaggio? Sai cosa vuol dire aver dato l'appalto a società mafiose? Sai cosa vuol dire potenziare una linea ferroviaria quando quella esistente è sotto utilizzata, cioè mai utilizzata appieno?

Sabrina Cassia - Gentile Sig.ra A., nonostante la falsa informazione che circola, e nonostante la politica (tutta) ci sia messa di buzzo buono a ridurre il Paese a un branco di pecoroni arraffoni, esistono ancora delle persone che pensano - loro sì apert...amente, laicamente, realisticamente - che non tutto possa essere venduto. Ci siamo venduti molte cose, in Italia. Ma non significa che tutti vogliano continuare a farlo. La Valle di Susa, che ha già pagato un grande tributo a questo sistema schifoso, ha deciso che è ora di gettare sabbia nell'ingranaggio. Non abbiamo la pretesa di cambiare il mondo. Ma neanche di lasciarlo così com'è. Perché, per quanto banale possa sembrare alle anime poco allenate alla materia, la bellezza potrebbe salvare il nostro Paese, visto che ne ha moltissima. Ma se si distruggono i siti archeologici per foraggiare le cosche, non c'è speranza. E noi la speranza vogliamo mantenerla viva. Non pretendo che capisca. Ma le auguro ugualmente una buona vita, sempre.

Io - Sai Sabrina perché molti sardi come me vi sono vicini e hanno sfilato a fianco di voi NO TAV? Perché noi quello che state vivendo voi ora l'abbiamo sperimentato sulla nostra pelle per anni. Ci siamo venduti anche le mutande, come ho detto nelle ultime presentazioni del mio ultimo libro... E la qualità della vita, della dignità, dell'onore (per dirla alla sarda) non è questione di soldi....

Sabrina Cassia - Infatti, mia cara Pia. Le questioni come la TAV (e come il ponte sullo Stretto, come altre follie, etc.) non sono una questione locale. Son interesse di tutti. Alcuni lo hanno capito, altri no, o fingono di non capire. Ci sono intrallazzi che neppure riusciamo ad immaginare. Ma non vogliamo un altro Vajont, né qui né altrove!

Roberto Meletti - Solo slogan per la TAV, ma la realtà è ben diversa x loro il traforo è giusto,è buono,è il progresso,la realtà è irrilevante. Il suo costo 17,18 miliardi, siamo in Italia quindi va moltiplicato x 7,8 volte come il collegamento Bologna Fieenze. Questo denaro manca nelle casse statali quindi andrebbe in toto a debito pubblico oppure che nei prossimi 40 anni il flusso merci tra Italia e Francia si moltiplicasse x 30. Oggi il flusso è meno di un sesto della capacità ed è in costante calo dal '97.

Io - ...per non parlare dell'uranio e dell'amianto all'interno della montagna e della valle che verrebbero portati alla luce, no?

Roberto Meletti - continuo.....questi piccoli dati non vengono mai citati dai pro TAV dando ampio spazio a menzogne, chi ricorda quando si diceva che il nuovo collegamento sarebbe stato pagato dai privati? ...ora il tutto è solo questione di ordine pubblico e naturalmente piuttosto che di merci, denaro e treni ci si butta a parlare di lacrimogeni black block e cosi via. Il futuro oggi è nelle nanotecnologie non nelle tonnellate, l'economia mitizzata perde colpi e aumentano le disuguaglianze. Non ci sono soldi x la ricerca, la sanità, si tagliano le pensioni, siamo quasi in bancarotta ...facciamoci ancora del male !!!

L'amianto e l'uranio ? Chi dice queste falsità..............


lunedì 11 luglio 2011

Poesia di Pia Deidda: Vento di Sardegna

Vento di Sardegna

Ritornerò al mare

sì, ritornerò vestita di bianco

come sempre verrò a piedi scalzi

il vento mi accarezzerà e mi sconvolgerà

come sempre mi farà impazzire

perchè sa di questa terra,

che mi arriva solo come paesaggio interiore,

ma quando lo sento reale, vero

mi lascia già il vuoto della partenza

e folle di malinconia.


© 2011 Pia Deidda




Dipinto di Joacquin Sorolla, Promenade by the sea, 1909





sabato 9 luglio 2011

Verità sulla fiaccolata NO TAV a Torino dell'8 luglio


Come sapete uso questo spazio, che dovrebbe parlare solo di Bello, anche per altri interventi. Ma per me il Bello coincide anche con il Buono e il Vero.

Ieri sera ho partecipato alla fiaccolata dei NO TAV in piena solidarietà con la Val di Susa. Ho fatto anche tante foto che testimoniano che eravamo tantissime centinaia di migliaia di persone (30.000?). Stamattina constato che l'ANSA non riporta la notizia, SKY dice qualche centinaio...
Potete capire la mia rabbia....che si unisce alle tante bugie dette in questi giorni sugli "scontri" (andate su Youtube ci sono tante testimonianze).

Per chi ha Facebook può guardare le foto. Guardate dalle foto i "pericolosi sovversivi"!!!

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.2011251653888.107994.1621660305

Ore 11,00 del giorno 7: La Stampa e La Repubblica parlano di 10.000. Credetemi, eravamo molti di più!!!

CHIEDIAMOCI: PERCHE' GLI ABITANTI DELLA VAL DI SUSA NON VOGLIONO LA TAV?
RIFLETTIAMO E AGGIORNIAMOCI

giovedì 7 luglio 2011

Airam

di Antonio Sale


Canta

dalla grande montagna

la sacerdotessa

custode della memoria

e della nostra storia.



Il suo canto arriva

oltre il confine

del mondo.



L'ascolta la sua gente

mentre danza.

E canta alla luna

nella sacra sorgente.



L'ultima jana al CRAL di Pirri

L'ultima jana al CRAL di Pirri




http://www.cralsrs.it/index.php?option=com_content&view=article&id=498:eventi-lultima-jana-di-pia-deidda&catid=9:ultime-notizie&Itemid=1

lunedì 4 luglio 2011

NO TAV : Intervista a Marco Ponti, professore Politecnico di Milano


Intervista a Marco Ponti
professore Politecnico di Milano


Marco Ponti - Mi chiamo Marco Ponti e sono Professore ordinario di economia dei trasporti al Politecnico di Milano.


Blog - La TAV in Val di Susa è necessaria per i trasporti tra Italia Francia ?

Marco Ponti - Quella linea sembrerebbe non indispensabile, sicuramente avrebbe una priorità molto bassa rispetto a altri interventi perché i costi sono elevatissimi e il traffico, sempre stando alle cifre ufficiali, molto modesto, tra i traffici più modesti di tutti i valichi italiani delle Alpi.


Blog - Quali i costi e quali i benefici di questa opera?


Marco Ponti - I costi previsti ufficialmente sono per tutta la linea, non solo il tunnel di base 22 miliardi di Euro, ma di solito queste previsioni si dimostrano inferiori ai costi reali, il caso dell’alta velocità italiana è costata tre volte tanto quello previsto, i benefici per i passeggeri sono rilevanti, ma in questo caso i passeggeri previsti sono pochissimi, la linea quindi dovrebbe essere essenzialmente per il traffico merci, ma il traffico merci attualmente è di tre milioni di tonnellate all’anno e stava declinando già nei 10 anni passati, è una relazione che sembra avere scarse prospettive di crescita, perché poi avrà anche la concorrenza del nuovo tunnel del Gottardo svizzero che va grossomodo nella stessa direzione, sembra difficile che il traffico saturi la linea esistente, che può portare fino a 20 milioni di tonnellate senza spendere un Euro, è difficile che superi questa soglia.


Blog - Perchè i partiti si sono accaniti su questa opera che molti sostengono sia inutile?


Marco Ponti - C’è una strana storia che tutto quello che è ferrovia merita un sacco di soldi pubblici, invece la strada che porta il 90% delle merci e dei passeggeri e anche dei pendolari, bisogna ricordarsi, sembra vista come il demonio per ragioni di inquinamento ma non ha nessun senso tecnico, neanche dal punto di vista ambientale.


Blog - E' giustificabile questo enorme impatto ambientale?


Marco Ponti - L’impatto ambientale di qualsiasi nuova costruzione è piuttosto elevato, l’opera è molto utile può darsi che i benefici anche ambientali superino le emissioni di cantiere, ma in questo caso, dati i dubbi fortissimi che ci sono sull’utilità dell’opera, c’è anche il rischio che dal punto di vista ambientale lo spostamento di traffico dalla strada alla ferrovia sia molto modesto e quindi i benefici di riduzione di impatto ambientale siano molto modesti. Sono previsti 14 treni al giorno su 250 di nuova capacità, il traffico merci ferroviario è in declino in tutta Europa con poche eccezioni, anche in Francia è in forte declino il traffico ferroviario perché le cose che produciamo non sono beni primari, mattoni o legname o carbone, quelle cose che andavano in treno due secoli fa, oggi produciamo vestiti di Armani e microchips che mettere sul treno è pressoché impossibile, se si vuole aumentare la capacità del sistema ferroviario, ma non ce n'è bisogno, è molto meglio intervenire sulle tecnologie che costano molto meno e riescono a far fronte assai bene a eventuali aumenti di domanda, se gli aumenti di domanda ci saranno, ma finora sono stati quasi da encefalogramma piatto. Devo ricordare che il nodo stradale è supertassato in tutta Europa, mentre il nodo ferroviario è supersussidiato e ciò nonostante il nodo stradale vince, ma perché? Perché la gente è stupida e cattiva? No, perché probabilmente ci sono le ragioni strutturali, per questo, abbiamo stili di vita e tipi di produzioni che non vanno più molto d’accordo con il nodo ferroviario.


Blog - A chi interessa la realizzazione della TAV?


Marco Ponti - Ovviamente gli interessi dei costruttori, ma quelli ci sono sempre e comunque, il problema vero è la disattenzione che c’è per rapporto tra costi e benefici delle opere, soprattutto la priorità, non ne è fatta una ragionevole prioritizzazione delle opere in funzione del rapporto costi – benefici che è l’unico modo con cui si può ragionare seriamente in questi casi.


Blog - Esistono alternative all' Alta Velocità ?


Marco Ponti - Certo, intervenire dove c’è tanta domanda, cioè nelle aree dense, nelle aree metropolitane e nelle aree urbane dove la domanda è tantissima e intervenire con tecnologia e manutenzione per esempio che sono molto più urgenti e molto meno costose. Modernizzare e mettere in sicurezza soprattutto la rete stradale, è il 90% del traffico e continuerà a viaggiare il 90% o l’85 % del traffico nella migliore dei casi, è un mito quello dell’intervento in ferrovia, è costosissimo e porta pochissima merce e in proporzione ai costi ovviamente, che pagano i contribuenti poi, mentre i costi della strada li pagano bene o male chi viaggia. A me dei valsusini non fregherebbe assolutamente niente se l’opera fosse utile, ma siccome l’opera probabilmente è inutile, in questo caso hanno ragione, se l’opera fosse utile dovrebbero starsene zitti e vendere le loro compensazioni se fosse utile al Paese, ma ci sono fortissimi dubbi che questa opera sia utile al Paese e questi dubbi sono molto generalizzati, molto di più di quanto si pensa.

domenica 3 luglio 2011

Pro NO TAV

https://www.youtube.com/watch?v=kjB2QEcp0dU&feature=player_embedded#at=292