giovedì 24 dicembre 2015

poesia di Pia Deidda "Paschixedda (incenso e mirra)"

Paschixedda*
(incenso e mirra)

L'oro e il rosso
i pacchetti sfavillanti
il cibo che abbonda
la tavola addobbata
la cometa finta
inganno dell'umana percezione
di una nascita che è già morte
per rivelare la resurrezione.

© Pia Deidda 2015

* traduzione dal sardo campidanese: Natale

 

giovedì 5 novembre 2015

"Memoria negata" poesia di Pia Deidda

Memoria negata


Potremmo ritornare a parlare
di noi, ancora una volta
prima che la sera
affondi, livida,
negando alla memoria
dovuta nitidezza.


Pia Deidda © 2015




Rita Fais, Quello che resta di un amore

sabato 17 ottobre 2015

Expo emblema del kitsch post post post moderno

Leggo dal sito dell'Expo: " (...) davanti a voi si spalanca la bellissima Piazza Italia e, in lontananza, state ammirando l’Albero della Vita. Perché non cercare una postazione che vi permetta di apprezzarlo anche dall’alto, magari durante lo spettacolo di suoni, acqua e luci?(...)".

Dicevo qualche giorno fa su facebook: "Chi insegna il Bello, ma anche la forza emotiva o ideologica dell`Estetica del Brutto; chi ha speso anni di studio fra Architettura e Storia dell`Arte, non potrà mai dire che questo Expo ha almeno una valenza architettonica. Per favore colleghi insegniamo ai nostri studenti lo spirito critico!".

Siamo in una società post post post moderna. Il kitsch, e il banale, sono stati sostituiti alla ricerca del Bello. Cioè del Buono e del Vero.

Io non ho voluto portare gli allievi all`Expo perché insegno la Bellezza.
Triste constatare che invece la scuola ha fatto la scelta di questo baraccone kitsch diseducativo.

Diseducativo anche nei valori civici. Diceva Peppino Impastato:


Cosa avrebbe detto oggi Peppino Impastato dell'Expo?
Cosa avrebbe detto vedendo i politici davanti a quell'albero della cuccagna che è L'Albero della Vita?
Cosa avrebbe detto degli appalti, della presenza mafiosa nei cantieri, dei costi pompati, dei contratti ai giovani lavoratori negli stand, del deturpamento ecologico dell'area, ecc...?

Con tristezza constato che la scuola italiana non è stata capace di approfittare di questo momento per fare vera Educazione civica, vera Cittadinanza e Costituzione. Invece gli studenti sono stati usati come numeri per fare presenza.

Anche questa è cultura kitsch post post post moderna. Peccato che a veicolarla sia la scuola.

Sollazzare il pianeta



Oggi, dopo una cena fra amici, dove si sono esaltate le virtù culinarie di molte nazioni presenti, cambio la mia posizione sull'EXPO: ha una suo valore!



Ma cambierei il titolo: "Sollazzare il pianeta".


Oggi mediterò sul Vizio Capitale: La Gola.




Dipinti Bruegel, Bosch, Daniloff

venerdì 16 ottobre 2015

Le mie interviste: Mariangela Corda per "L'alba delle janas"

Le mie interviste: Mariangela Corda per "L'alba delle janas"

http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-mariangela-corda/ 

mercoledì 30 settembre 2015

Intervista a Silvano Vargiu in Medasa

Una mia intervista all'attore Silvano Vargiu in Medasa:

http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-silvano-vargiu/



mercoledì 9 settembre 2015

Voglio coniare un nuovo termine: malismo

VOGLIO CONIARE UN TERMINE NUOVO: MALISMO

o quando l'informazione viene utilizzata per fomentare l'odio razziale.

Tanta cattiva informazione gira su internet, ma spesso notizie false o ingigantite nella loro portata vengono utilizzate dai quotidiani senza che ci sia da parte dei giornalisti una verifica della loro fondatezza.
Queste informazioni rigirano poi su internet rafforzate dall'importanza che rivestono certe testate giornalistiche e diventano concime mediatico che fomentano comportamenti negativi nel lettore già predisposto a reagire senza criticità.

Per fare un esempio voglio mettervi al corrente di una notizia apparsa sulla Nuova Sardegna il 2 luglio 2015:
SASSARI, RAGAZZA AGGREDITA E PICCHIATA SUL BUS
Il grave episodio è accaduto all’altezza di Corte Santa Maria: protagonista un passeggero senza biglietto che poi è scappato.
di Salvatore Santoni
SASSARI. Aggredita sull’autobus dell’Atp da un passeggero sprovvisto di biglietto che aveva appena avuto una discussione con il conducente del mezzo pubblico. Brutta avventura martedì - poco dopo le 13.30 - per una ragazza sassarese di 21 anni che è stata colpita più volte con schiaffi e pugni da un uomo di colore che era salito sull’autobus (linea Predda Niedda, all’altezza di Corte Santa Maria) insieme a tre donne e a una bambina. Dopo essere stata visitata al pronto soccorso (i medici le hanno assegnato una settimana di cure) la ragazza si è fatta accompagnare negli uffici della questura dove - intorno alle 17 - ha depositato una querela contro il suo aggressore, descrivendo anche le caratteristiche fisiche e auspicando che i testimoni presenti sul mezzo a quell’ora possano contribuire a identificare l’uomo. Primo problema. Secondo quanto raccontato dalla ragazza, la vicenda è cominciata con un primo problema. L’autista-controllore, al momento dell’ingresso a bordo ha effettuato il controllo dei biglietti a tutti i passeggeri. E ad alcuni, sprovvisti del titolo di viaggio, è stato imposto di scendere, anche se si erano proposti per acquistare il ticket sul bus. «Il conducente ha sostenuto che l’operazione non era possibile, perché quello non era l’orario giusto». Nuova fermata. Alla fermata successiva, davanti a Corte Santa Maria, sono saliti altri passeggeri. Tra questi un uomo di colore insieme a tre donne e a una bambina, tutti sprovvisti di biglietto - secondo quanto ha raccontato la ragazza aggredita alla polizia - e l’autista avrebbe ripetuto che non era possibile viaggiare senza prima avere acquistato il titolo di viaggio. La reazione. Stando a quanto specificato nella denuncia depositata in questura, il passeggero extracomunitario avrebbe risposto in malo modo al conducente del mezzo Atp: «Era vestito con pantaloncini rossi, maglietta bianca e un cappellino NY bianco) – ha raccontato la ragazza – e si è rivolto con tono arrogante al controllore che aveva anche mostrato il tesserino di riconoscimento: «Non mi rappresenti un c..., io salgo sempre senza biglietto, tu pensa a fare l’autista». Di fronte a una scena simile e al fatto che i passeggeri senza biglietto sono rimasti a bordo, la ragazza ha tentato di spiegare che in fondo non era giusto, perché gli altri erano stati obbligati a scendere dal mezzo nonostante volessero acquistare il ticket sul bus.
L’aggressione. A quel punto, la ragazza sarebbe stata presa di mira dall’extracomunitario: «Mi è venuto incontro fino al posto dove ero seduta e ha iniziato a schiaffeggiarmi e a prendermi a pugni: Nessuno di quelli che erano presenti sull’autobus è intervenuto in mia difesa. Mi sono rivolta all’autista, ho chiesto che cosa dovessi fare. E mi ha risposto di chiamare la polizia».
Telecamere. Le telecamere a bordo del mezzo dell’Atp hanno ripreso tutta la scena, la ragazza ha chiamato la centrale operativa del 113 e ha raccontato dell’aggressione. Prima che la pattuglia potesse arrivare in zona, però, l’uomo è sceso insieme alle tre donne alla fermata del Vialetto. La ragazza ha chiamato il 118 e si è fatta accompagnare al pronto soccorso. Ora chiede a chi era presente sul bus di testimoniare. Indaga la polizia. (g.b.)



La notizia gira su vari siti web, molti di questi sassaresi. Gira su facebook. Addirittura una fonte dà la notizia che la ragazza è stata picchiata a sangue. Reazioni sul web: apriti cielo! Potete immaginare: al rogo in piazza, via dalla Sardegna i neri, fuori tutti i negri da Sassari, se ne devono andare, ecc.



Una ragazza testimone oculare scrive nei commenti smentendo e sminuendo quanto accaduto, ma sembra che a nessuno interessi il suo intervento, ormai la notizia ha fatto colpo e viene condivisa. Vi posto questa testimonianza che ridimensiona l'accaduto e lascio a voi giudicare.



Commenti:
3 luglio
Eleonora Sid Virdis
Ero presente durante l'accaduto, e devo dire che la tua descrizione della vicenda non appartiene del tutto alla verità. Il gesto dell'uomo, senza dubbio sbagliato, è avvenuto in seguito a dei tuoi continui attacchi, o affermazioni che diciamo lo colpivano in prima persona, essendo lui oltretutto munito di un titolo di viaggio, che ha anche mostrato. Lo schiaffo, seppure sicuramente forte e doloroso, è stato UNO, preceduto da un “coglione” da parte tua, e seguito da un tuo schiaffo sulla sua schiena. La reazione dell'autista è stata sicuramente sbagliata, in quanto egli non si è dimostrato capace di svolgere il suo ruolo. Inoltre ci tengo a sottolineare che non puoi chiedere una reazione da parte di altre persone, maggior parte ragazzi, di fronte ad un uomo che ha già dimostrato di non saper controllare la rabbia, quando oltretutto il ragazzo vicino a te (fidanzato o amico) non ha mosso neanche un dito. Detto ciò spero che tu abbia la giustizia che comunque meriti, perchè è giusto così, ma sei un po' passata dalla parte del torto scrivendo “sporco negro”, espressione totalmente inadatta, poiché la reazione che ha avuto l'uomo potva appartenere anche a un uomo qualsiasi sassarese, o come dite a un uomo bianco.





Foto: Rosa Parks
Trovate voi le differenze: Sardegna 2015 – Montgomery (USA) 1955

mercoledì 2 settembre 2015

Lezione d'arte. Prima lezione: perchè non capiamo l'arte contemporanea.

Lezione d'arte

Prima lezione: perchè non capiamo l'arte contemporanea.

Dedicata a tutti coloro che nell'arte ricercano il realismo e la perfezione e dileggiano l'arte contemporanea.


Poi arrivarono i borghesi della fine del XVI secolo (soprattutto nelle Fiandre) e dissero:"Anche noi vogliamo appendere quadri alle pareti come i Re e la Chiesa!". Ma avevano case più piccole dei nobili, erano ignorantelli anche se facevano bene di conto, non avevano una cultura tale per capire metafore e allegorie e mitologia, molti di loro erano anche protestanti e inorridivano nel vedere scene sacre, avevano una visione del mondo molto pragmatica e poco astratta e quindi capivano solo il realismo, da bravi uomini che si erano fatti da sè amavano coloro che se la cavavano bene con il lavoro: chiaro, reale, ben eseguito, di assoluta perfezione.
Nacquero così i quadri da parete incorniciati, a olio, di piccole dimensioni, con tematiche comprensibili * come nature morte, paesaggi, vita quotidiana, ma, soprattutto, quadri di grande perfezione formale, fatti a regola d'arte, proprio perfetti, realistici quel tanto che basta per non pensare tanto.


* si possono però ritrovare oggetti allegorici legati a conoscenze popolari

martedì 14 luglio 2015

Una mia intervista a Carmen Salis

 Una mia intervista a Carmen Salis

http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-carmen-salis/

mercoledì 8 luglio 2015

Rispettate i vostri figli

Rispettate i vostri figli. Hanno il diritto di considerare la loro vita cosa privata. Non andate a spiattellare al mondo intero i loro meriti, perché in questo modo li trattate alla stregua della macchina nuova, o della casa bella, che mettete in mostra di fronte agli amici. Soprattutto, non usate i vostri figli come oggetti che aumentano il vostro desiderio di arrivismo. Piuttosto, lodateli e amateli nel privato, con amore e affetto. E, se qualcuno di loro non rispetta il progetto che avete voi della vita: bei voti, successo, vittorie, sappiate che forse avete solo un figlio normale al vostro fianco. Perché da un uomo e da una donna normale quale voi siete nascono raramente dei geni. E ogni qualvolta siete tentati di osannare in pubblico il vostro figlio genio o normale che sia, ricordatevi che a fianco avete un altro figlio o figlia o amico o conoscente che stanno facendo fatica ad essere all'altezza di questo progetto d'uomo. E poi, la vita è lunga, e spesso le cose si ribaltano inevitabilmente. E, forse, quel ragazzo tanto osannato troverà più fatica perché non è stato aiutato e abituato a vivere eventuali fallimenti.
(Pia Deidda, insegnante e madre)

recuperare la sua identità

"Insistere nel dire che l'essere umano è immagine di Dio non dovrebbe farci dimenticare che ogni creatura ha una funzione e nessuna è superflua. Tutto l'universo materiale è un linguaggio dell'amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio. La storia della propria amicizia con Dio si sviluppa sempre in uno spazio geografico che diventa un segno molto personale, e ognuno di noi conserva nella memoria luoghi il cui ricordo gli fa tanto bene. Chi è cresciuto tra i monti, o chi da bambino sedeva accanto al ruscello per bere, o chi giocava in una piazza del suo quartiere, quando ritorna in quei luoghi si sente chiamato a recuperare la sua identità".

dall'enciclica di papa Francesco "Laudato sì"

foto di Donatella Sulis, panorama d'Ogliastra visto da Lanusei


sabato 27 giugno 2015

Grazie papa Francesco!

Grazie papa Francesco!

(...) L'alleanza tra economia e tecnologia finisce per lasciare fuori tutto ciò che non fa parte dei loro interessi immediati. Così ci si potrebbe aspettare solamente alcuni proclami superficiali, azioni filantropiche isolate, e anche sforzi per mostrare sensibilità verso l'ambiente, mentre in realtà qualunque tentativo delle organizzazioni sociali di modificare le cose sarà visto come un disturbo provocato da sognatori romantici o come un ostacolo da eludere".

(da Laudato si', cap.54)





 LAUDATO SI' per me costituirà una pietra miliare. Siamo chiamati a rispondere di questa nostra CASA COMUNE. Io nel frattempo, nel mio piccolo, ho fatto già qualcosa in questi 5 anni all'Umberto I di Torino (pur insegnando Storia dell'Arte!):

 https://www.facebook.com/groups/594477473981875/?fref=ts


domenica 3 maggio 2015

Poesia di Pia deidda "Questa estate sarà un tuffo amaro in questo mare"


Questa estate sarà un tuffo amaro in questo mare

Inorridisce il mite di cuore
del vissuto nell'incoerenza,
Cristo diventa amuleto
di arida religione nel mondo.

Questa estate sarà un tuffo amaro in questo mare
e l'acedia appanna il cuore.
Questa estate sarà un tuffo amaro in questo mare
e il razzismo intossica la mente.
Questa estate sarà un tuffo amaro in questo mare
e l'egoismo avvelena l'anima.

Fatica la Parola ad emergere
del buon samaritano l'impresa,
parabola e cuore di una fede
che fa perno sulla Carità, l'Amore.


© Pia Deidda 2015


sabato 2 maggio 2015

Io non andrò all'Expo

Una protesta pacifica contro l'Expo?
Non andare all'Expo.
Perchè l'Expo non è come ingenuamente ho letto valorizzazione e pubblicizzazione dei nostri prodotti locali.
L'Expo che doveva parlare, far riflettere, sulle problematiche legate alla nutrizione e alla coltivazione equa, solidale, ecocompatibile, ecologica, del pianeta, è invece campo delle multinazionali che stanno distruggendo, per i propri interessi economici, il pianeta. Multinazionali che affamano intere popolazioni.
L'Expo è un giro d'affari enorme! Basti pensare ad alcuni costi: 39 euro l'ingresso, 10 euro una pizza margherita, un pranzo con costi da mille e una notte per Renzi e sponsor...

Una lettura interessante:
http://www.ilsostenibile.it/2015/04/30/vandana-shiva-non-lasciamo-expo-alle-multinazionali/

 

mercoledì 29 aprile 2015

Intervista a Rita Fais

Una mia intervista all'artista Rita Fais

http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-rita-fais/

martedì 14 aprile 2015

"E fuggo" poesia di Pia Deidda in ricordo degli ulivi del Salento

E FUGGO
in ricordo degli ulivi del Salento

E fuggo
da questo uomo infame
che d'olio ha unto il capo
per una fede tradita
che d'olio ha unto la portata
per una fame insaziabile
che d'olio ha unto il corpo
per una bellezza effimera.

© Pia Deidda 2015



domenica 12 aprile 2015

Intervista ad Angelica Piras

 Una mia intervista a:

http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-la-poetessa-angelica-piras/


Venerdì Santo al Pronto Soccorso del Maria Vittoria di Torino


VIA CRUCIS AL PRONTO SOCCORSO

Passare il Venerdì e il Sabato Santo al Pronto Soccorso di Medicina del Maria Vittoria di Torino per motivi di salute è esperienza che ti avvicina al dolore dell'uomo, alla sua sofferenza, alla sua piccolezza, più di una Via Crucis.
E' esperienza che ti richiama, come un memento mori, alla nostra fragilità umana. In un pronto soccorso vedi le malattie davanti a te sfilare come in un manuale medico di pronta consultazione.
E quante se ne vedono passare in 24 ore dove il diritto alla segretezza, e al senso del pudore, è negato da un servizio sanitario arrivato al limite dell'umana decenza degenza!
Immaginate un camerone (sarebbero due ma senza porta diventa unico), con tre tavolinetti postazione computer medici-infermieri al centro senza schermo alcuno, che alla notte si riempie di 50 lettini-barelle, maschi e femmine insieme, a due dita di distanza, senza separazione (le tende bianche volanti non sono funzionali a coprire lateralmente): cosa può vivere, vedere e sentire un malato?
Esiste un ipotetico quinto mondo?
Chi entra al Pronto Soccorso del Maria Vittoria ha il tempo di vederlo e di viverlo.
Encomiabile il lavoro estenuante di medici e infermieri che nel loro turno non si fermano un attimo, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Anzi, alcuni medici si fermano oltre il dovuto delle loro ore, ben oltre il cambio.
Inutile dire che per 50 pazienti il loro numero è insufficiente.
Può reggere una sanità così?

giovedì 2 aprile 2015

Poesia di Pia Deidda "Distratta preghiera"

DISTRATTA PREGHIERA


La mia fede
assomiglia ad un adolescente
rintanato nella sua stanza buia

ammutolito
guarda il soffitto
isolandosi dal mondo

inesprimibile
dentro sé un desiderio
vacilla

dà per scontata
dell'amore genitoriale
l'accettazione

di una distratta preghiera.


© Pia Deidda 2015



 “Donna che prega” è di Carla Massimetti

lunedì 30 marzo 2015

Noli me tangere!

NOLI ME TANGERE


“Noli me tangere”, non mi toccare. Tanti artisti, fra Medioevo e Barocco, hanno dipinto questa iconografia che ricorda l'incontro, scritto da Giovanni nel capitolo 20 del Vangelo, di Maria di Màgdala con Gesù risorto nell'orto dove vi era il sepolcro. Alla luce della revisione testuale della Bibbia sarebbe meglio intitolare l'opera: “Non mi trattenere”, venendosi così a modificare l'interpretazione dell'iconografia.
Fra i tanti dipinti realizzati nei secoli, l'opera scelta è un affresco del Beato Angelico che si trova a Firenze nel Convento di San Marco e realizzata fra gli anni 1438 -1440. Del Beato Angelico ci piace la sua narrazione al contempo sintetica e intrisa di forte spiritualità; quasi ci riporta alla tradizione greco ortodossa dove l'astrazione delle icone è funzionale per svelare ai fedeli il Mistero. Sintesi anche perchè il significato della frase è diretto; non c'è bisogno di tanti orpelli compositivi per trasmettere chiaro il messaggio di Gesù: non mi toccare, non mi trattenere, perchè non sono ancora salito al Padre. Gesù ha ancora una missione da compiere che il mondo terreno, delle amicizie, degli affetti, non possono interrompere.
Alla sinistra, davanti alla porta aperta del sepolcro, vi è Maria di Màgdala inginocchiata davanti al Cristo Risorto. L'ha appena riconosciuto dopo averlo scambiato per il custode del giardino. Spesso, come in questo caso, Gesù è rappresentato con una zappa in mano per ricordare questa svista della pia donna. La postura e il passo di Cristo sono leggeri ed eterei, la veste bianca non è più sudario di morte ma luce di Gloria; egli sembra leggermente levitare sul prato fiorito, pronto a lasciare questo mondo. Si volge verso la donna e la guarda, le spiega che deve ricongiungersi con il “Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.
E' ancora una volta una donna ad avere questo privilegio e a riferirlo ai discepoli: «Ho visto il Signore!». Quale annuncio più sconvolgente dopo il dolore della Passione! Cristo è il Risorto!

domenica 29 marzo 2015

Bufale e nuove mitologie da web


Bufale, leggende metropolitane, balle, baggianate, bugie, falsità, fandonie, fole, frottole, menzogne, panzane, ciancie, bubbole, fanfaluche, iperboli, aforismi e frasi con false identità di autore. Il XXI verrà ricordato come il secolo delle fuffe.
E queste fuffe diventeranno storie mitologiche da ricordare, da raccontare, da studiare nei libri di epica.
Novelli Ulissi, Ercoli, Argonauti, o semplicemnte baroni di Münchhausen.

E dietro ad ogni barone un allocco che ci crede.

giovedì 26 marzo 2015

Galleria sabauda di Torino una vergogna tutta italiana


GALLERIA SABAUDA DI TORINO UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA

Mi ferma una collega per dirmi che è scioccata; è andata alla Galleria Sabauda è ha trovato delle sale chiuse: manca il personale.
E' da anni che denuncio questa vergogna tutta italiana. La Galleria Sabauda di Torino è una delle più ricche pinacoteche del mondo ed è gestita dallo stato italiano. Ma, non è conosciuta, non è valorizzata nè pubblicizzata, non sempre è possibile visitare tutte le sale perchè manca il personale di sorveglianza.
Quante volte in passato mi è capitato di programmare per le classi in visita un percorso e doverlo cambiare perchè le sale che mi interessavano erano chiuse. Mi ricordo che un giorno mi adirai tantissimo; arrivai ad un patto: un custode accendeva le luci e ci accompagnava sala per sala spegnendole e chiudendo le porte dietro di noi: visita guidata con stress annesso. Non è per me questo l'approccio alla cultura. Il museo va vissuto, e va insegnato ad essere vissuto, come spazio da cui attingere sapere, bellezza, sensazioni visive.
Pensavo che questa situazione cambiasse con il nuovo allestimento nella Manica Nuova di Palazzo Reale (prima era posta agli ultimi due piani del palazzo che ospita il Museo Egizio) ma non è così.
Ma Torino non deve riqualificarsi con il turismo? Soprattutto il turismo culturale?

http://www.galleriasabauda.beniculturali.it/



Nella foto un dipinto di Rembrandt, Ritratto di vecchio dormiente

Vi va bene come metafora di ciò che ho detto a proposito di patrimonio artistico dello stato italiano?


domenica 22 marzo 2015

Primavera su facebook


Primavera su facebook

Non parlerò di primavera
Ribelle sono non conforme
Regalo di un marzo natale
Sempre sento
La primavera dentro.

© Pia Deidda 2015

sabato 21 marzo 2015

Tamara e Modì


A Torino due mostre importanti, a Palazzo Chiablese "Tamara de Lempicka  " e alla GAM "Amedeo Modigliani", contemporaneamente.



 Posso dire la verità? Non ho mai amato Tamara. Così lontana da me.

Modì mon amour... Le sue donne sono tutta un'altra cosa. Modì vuol entrare dentro l'anima della persona ritratta, far sentire il pathos che l'anima. La sensualità borghese delle donne di Lempicka è lontana dal mio mondo interiore. Preferisco il dramma che anima Modì. E la sua sintesi formale.




giovedì 19 marzo 2015

Katia Debora Melis in Logosardigna


Per conoscere meglio la LIMBA SARDA COMUNA (lingua scritta) la mia intervista alla poetessa Katia Debora Melis.
Già in edicola con il n. 69 di Logosardigna



lunedì 16 marzo 2015

Le interviste di Pia: Capitan Calamaio


Le mie interviste in Medasa. Capitan Calamaio (Massimiliano Micheli)

http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-capitan-calamaio/


sabato 7 marzo 2015


"Io paragono la mia religione ai nidi degli uccelli, che sono fatti di paglia, di sterco, di avanzi, ma conservano la vita!"

(Francois Mauriac)



V. Van Gogh, Natura morta con tre nidi

Le mie interviste su Medasa. Vanessa Ruggeri autrice di "Il cuore selvatico del ginepro"


Le mie interviste su Medasa.

Vanessa Ruggeri autrice di "Il cuore selvatico del ginepro".

http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-vanessa-roggeri/

Festeggiare l'8 marzo?


Volete proprio che abbia qualcosa da festeggiare l`8 marzo? E allora incominciano a togliere le quote rosa che prudono il mio orgoglio femminile; incominciano a eliminare tutte le battute maschiliste dal nostro quotidiano parlare; lottiamo perchè ci sia veramente la parità dei sessi; ma, soprattutto, manifestiamo contro tutte le forme di violenza che colpiscono le donne direttamente e indirettamente: per ogni guerra, atto terroristico, assassinio, tortura, sopruso fisico e psicologico, nel mondo c`è sempre una donna, una mamma, una moglie, una sorella, un`amica, un`amante che soffre.


Foto di Renato d'Ascanio Ticca
Serie di foto contro il femminicidio

https://www.facebook.com/renato.dascanio


venerdì 6 marzo 2015

Poesia di Pia Deidda "Sono tornata vortice"

Sono tornata vortice



Non ho più amato

l'aria silente

l'immobilità del cosmo

[la parola imbrigliata]

Nel mezzo del cammino

sono tornata vortice

pericoloso uragano

nell'incontenibile sua forza.

Donna non più relegata

schivo il pensiero benpensante

che m'imprigionava

nell'altrui conformità.



© Pia Deidda 2015





Opera di Stefania Lai, Simmetrie. Il cuore al centro, disegno a china, penna e pastello su carta, 2014

domenica 22 febbraio 2015

Roberto Alba al Nosu Impari di Torino


L'Associazione Nosu Impari
 incontra lo scrittore 
Roberto Alba e il suo romanzo 
“L'estate di Ulisse Mele 
 Edizioni Piemme


8 marzo 2015
 ore 17,30
 Via Reiss Romoli 45 
Torino


Seguirà apericena 
(per prenotazioni rivolgersi a Luisa 3200587368)


martedì 17 febbraio 2015

Le interviste di Pia in www.medasa.it


Da qualche mese è incominciata la mia collaborazione con www.medasa.it nella sezione Arte e Cultura, rubrica: Le interviste di Pia

Articolo sullo scrittore Roberto Alba
http://www.medasa.it/roberto-alba-e-la-menzione-donore-al-premio-alziator/

Intervista all'artista Valerio Pisano
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-valerio-pisano/

Intervista alla scrittrice Maria Mantega
http://www.medasa.it/io-sola-il-nuovo-romanzo-di-maria-mantega/

Intervista alla potessa Katia debora Melis
http://www.medasa.it/intervista-alla-poetessa-sarda-katia-debora-melis/

Intervista al fumettista Manuelle Mureddu
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-manuelle-mureddu/

Intervista all'artista Stefania Lai
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-stefania-lai/