sabato 17 ottobre 2015

Expo emblema del kitsch post post post moderno

Leggo dal sito dell'Expo: " (...) davanti a voi si spalanca la bellissima Piazza Italia e, in lontananza, state ammirando l’Albero della Vita. Perché non cercare una postazione che vi permetta di apprezzarlo anche dall’alto, magari durante lo spettacolo di suoni, acqua e luci?(...)".

Dicevo qualche giorno fa su facebook: "Chi insegna il Bello, ma anche la forza emotiva o ideologica dell`Estetica del Brutto; chi ha speso anni di studio fra Architettura e Storia dell`Arte, non potrà mai dire che questo Expo ha almeno una valenza architettonica. Per favore colleghi insegniamo ai nostri studenti lo spirito critico!".

Siamo in una società post post post moderna. Il kitsch, e il banale, sono stati sostituiti alla ricerca del Bello. Cioè del Buono e del Vero.

Io non ho voluto portare gli allievi all`Expo perché insegno la Bellezza.
Triste constatare che invece la scuola ha fatto la scelta di questo baraccone kitsch diseducativo.

Diseducativo anche nei valori civici. Diceva Peppino Impastato:


Cosa avrebbe detto oggi Peppino Impastato dell'Expo?
Cosa avrebbe detto vedendo i politici davanti a quell'albero della cuccagna che è L'Albero della Vita?
Cosa avrebbe detto degli appalti, della presenza mafiosa nei cantieri, dei costi pompati, dei contratti ai giovani lavoratori negli stand, del deturpamento ecologico dell'area, ecc...?

Con tristezza constato che la scuola italiana non è stata capace di approfittare di questo momento per fare vera Educazione civica, vera Cittadinanza e Costituzione. Invece gli studenti sono stati usati come numeri per fare presenza.

Anche questa è cultura kitsch post post post moderna. Peccato che a veicolarla sia la scuola.

Nessun commento: