lunedì 26 maggio 2008

Mostra di Hierapolis di Frigia al Politecnico di Torino: comunicato stampa.

HIERAPOLIS DI FRIGIA
LE ATTIVITA’ DEL POLITECNICO DI TORINO
NELLA MISSIONE ARCHEOLOGICA ITALIANA

La mostra rientra nel programma di celebrazioni in occasione del cinquantenario della fondazione della Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia (1957-2007).
La Missione Archeologica Italiana a Hierapolis (Ministero italiano per gli Affari Esteri), è stata fondata dal prof. Paolo Verzone del Politecnico di Torino e oggi, in cinquant’anni di lavoro e sotto la direzione del Prof. Francesco D’Andria dell’Università di Lecce, è diventata il principale centro della ricerca archeologica italiana in Turchia. Lavorano a Hierapolis sette università italiane (Università di Lecce, Politecnico di Torino, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università Cattolica di Milano, Università Federico II di Napoli, Università di Messina, Università La Sapienza di Roma) e centri di ricerca nazionali e internazionali (IBAM-CNR, Accademia delle Belle Arti di Lecce, Università di Nimegen, Università di Oslo, Frontinus Gesellschaft di Berlino, GGH di Freiburg).
Hierapolis di Frigia è stata una delle più importanti città di età ellenistico-romana dell’Asia Minore; il sito di Hierapolis-Pamukkale fa parte di un contesto naturale unico al mondo caratterizzato dalla presenza di acque termali che formano una successione di vasche calcaree e che, insieme ai monumenti antichi, costituiscono un parco naturalistico e archeologico inserito dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio dell’Umanità.
La mostra documenta le attività recenti del Politecnico di Torino nei settori del Rilievo Metrico, della Storia dell’Architettura, della Tutela e Valorizzazione, in un quadro di approfondimento degli aspetti culturali e scientifici in stretta collaborazione con gli altri gruppi multidisciplinari di ricerca della Missione Archeologica Italiana.
Gli interventi delle equipe del Politecnico spaziano, in un arco temporale di oltre un millennio, dal territorio della città antica alle necropoli, ai singoli complessi monumentali del Teatro, delle Terme-chiesa, della Cattedrale, a interventi di musealizzazione e valorizzazione.
La mostra è organizzata dal Politecnico di Torino e dalla Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia.
E’ promossa dall’Associazione Amici di Hierapolis ONLUS, con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Turismo di Turchia, dei Ministeri italiani degli Affari Esteri e dell’Università e della Ricerca, dell’UNESCO, della Regione Piemonte, del Comune di Torino, dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Torino.
E’ sostenuta da FIAT, FIAT-Tofaş, FOWA S.p.A., Leica Geosystems, Fabriano Edizioni, Unicredit, Centro Plotter2, Paralleli-Istituto Euro Mediterraneo del Nord Ovest.
Corso Duca degli Abruzzi – Corridoio aule pari (Piano terreno), 19-31 Maggio 2008
Presentazione della mostra e Convegno
Corso Duca degli Abruzzi – Aula 1S, mercoledì 28 Maggio 2008 ore 14,30

HIERAPOLIS DI FRIGIA
LE ATTIVITA’ DEL POLITECNICO DI TORINO
NELLA MISSIONE ARCHEOLOGICA ITALIANA
PRESENTAZIONE PER GLI STUDENTI

La mostra rientra nel programma di celebrazioni del cinquantenario della Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia (1957-2007).
La Missione è stata condotta dal Politecnico di Torino dal 1957 fino al 1999, dapprima sotto la direzione del fondatore Paolo Verzone (1957-1977) successivamente sotto la guida di Daria De Bernardi Ferrero (1977-1999); dal 2000 la Missione è diretta da Francesco D’Andria dell’Università di Lecce.
Con il Politecnico di Torino lavorano nell’antica città sei università italiane e centri di ricerca nazionali e internazionali che negli anni hanno qualificato Hierapolis quale centro principale della ricerca archeologica italiana in Turchia.
La mostra documenta le attività recenti del Politecnico nel sito UNESCO di Hierapolis di Frigia-Pamukkale nei settori del Rilievo Metrico, della Storia dell’Architettura, della Tutela e Valorizzazione, in un quadro di approfondimento degli aspetti culturali e scientifici in stretta collaborazione con gli altri gruppi multidisciplinari di ricerca della Missione Archeologica Italiana.

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