giovedì 27 febbraio 2014

L'isola dei nuraghi e il Mediterraneo


Aspettavo tutto ciò da anni e anni e anni. Mi accontentavo di una paginetta sgarruppata nel volume n.1 di Storia dell'Arte. E forse nemmeno un cenno nel libro di Storia dei colleghi...

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-18d7a358-7a4c-4c43-b3c8-efcdaa83e6c2.html
 





 SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELL’ETRURIA MERIDIONALE
MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI VILLA GIULIA
Sala della Fortuna

26 febbraio 2014, ore 17


L’isola dei nuraghi e il Mediterraneo tra II e I millennio a.C.

Conferenza di Franco Campus


In coincidenza della mostra La Sardegna dei 10.000 nuraghi. Simboli e miti dal Passato mercoledì 26 febbraio alle 17 nella Sala della Fortuna del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia si terrà la conferenza di Franco Campus dal titolo L’isola dei nuraghi e il Mediterraneo tra II e I millennio a.C.
Le ricerche archeologiche condotte in Sardegna e nel bacino del Mediterraneo negli ultimi venti anni hanno confermato il ruolo dell’isola quale trait d’union nelle rotte commerciali fra Oriente e Occidente durante l’età del Bronzo (II millennio a.C.).
Grazie a nuove scoperte sul campo e agli studi di numerosi giovani ricercatori, è ormai tramontata la ricostruzione che vedeva i Nuragici quale popolo di pastori e agricoltori dediti alla guerra in un contesto di continua belligeranza fra le diverse tribù.
L’idea di un’isola chiusa all’interno dei propri confini naturali è stata completamente ribaltata in una nuova prospettiva decisamente più articolata in cui il mondo nuragico ricopre un ruolo da protagonista nello scenario culturale europeo fra XIV e IX sec. a.C.
Uno scenario caratterizzato da una fitta rete di relazioni commerciali fra popolazioni, scambi di idee che producono evoluzione e innovazioni fondamentali soprattutto nel campo tecnico e sociale.
La conferenza di Franco Campus, uno degli ideatori della mostra che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 16 marzo, illustrerà i tratti salienti della società cui si deve la realizzazione dei simboli oggetto dell’esposizione.



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