sabato 22 marzo 2014

Ancora su "E cantavamo alla luna"

Ringrazio Giulio Mameli che mi scrive su Facebook:

Ciao Pia, ho letto con molto piacere ed estremo interesse quello che tu hai definito una sorta del proseguo di Atzeni "...passavamo sulla terra leggeri", sto parlando ovviamente di "...e cantavamo alla luna". L'ho trovato di una realtà così fantastica da poter essere collocata nell'attuale quotidiano. Siccome mi interesso di teatro (come autore) e l'ho fatto per anni, grazie all'amica regista Susanna Mameli, anche come attore dilettante, mi sono immaginato in scena a rappresentare la tua opera. Basterebbero due (al massimo tre) personaggi: un cronista, una vecchia e un ragazzo. A me sembra scritta proprio per essere rappresentata in un sito archeologico (magari in tour) della Sardegna. Se l'hanno già fatto, chiedo scusa, altrimenti bisognerebbe farlo urgentemente, certamente non da me che oramai non ho più né la forza e né la salute, però mi piacerebbe assistere alla rievocazione di un frammento della nostra storia che tu descrivi in maniera eccellente. Ciao, a presto, e...a quando il prossimo libro?



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