mercoledì 30 maggio 2018

L'ULTIMA JANA MI È PIACIUTO PERCHÉ ...

L'ULTIMA JANA MI È PIACIUTO PERCHÉ ... 

1. Perché è un libro in cui il protagonista è l'amore. 
E non solo l'amore tra Cicytella ed Elias ("Lui era un umano, lei era una jana" ), ma anche l'amore per la Sardegna, i suoi paesaggi, i suoi profumi ("Estate di Sardegna, dove i suoni diventano infuocati di silenzio, i ruscelli si acquietano assopiti, la terra arsa sfodera un biondo manto e più forte diffonde l'odore delle erbe aromatiche"). 

L'amore per la cucina e per l'attenzione nel preparare con cura cibi prelibati, dal pane (ah sembra di sentirne il profumo della cottura in forno), ai dolci, ai piatti di pesce.
L'amore nel creare essenze profumate o medicinali naturali dalle proprietà portentose. 
L'amore nel fare bene le piccole cose di tutti i giorni, come ripulire il ripiano del tavolo dalla farina con la scopa di erica. 

2. Per lo stile, originalissimo in cui è scritto, dove all'italiano si affiancano parole del dialetto sardo in un'armonia e un incastro perfetto. 

3. Perché può essere letto come un gioco, trovando le divertentissime differenze tra le janas e gli uomini. Ce ne sono tantissime sparse nel romanzo.... Ne cito due che mi sono rimaste particolarmente impresse. Quella del sudore delle umane che sa di erba cipollina, mentre le janas sudano appena e la loro pelle profuma di vanillina e muschio bianco. 
E  la particolarità che più invidio alle janas è che possono mangiare tutte le meringhe che vogliono perché i loro denti non si cariano, sono perfetti e bianchissimi. Mentre agli umani ahimè restano i pezzetti di mandorla dentro i denti cariati. 

Catia Boetti


Nessun commento: