sabato 22 novembre 2008

Poesia di Paola Sacco, Le lucciole (ovvero i coleotteri dei Lampiridi)

Un angolo di poesia

Le lucciole

(ovvero i coleotteri dei Lampiridi)


Sento ancora vibrare

le corde di quelle immagini notturne…

la macchina a motore spento per non turbare

i violini di pace

tra l’erba che mi indicavi da sempre…

e dopo un frangente interminabile

- Eccole! Le lucciole - gridavo.

L’emozione dello scenario onirico

assetava tutta me stessa e
tu,

mamma,

contenta del mio brio.

Le lucciole,

calde e lontane visioni

di una nostra complicità

avvezza ai piccoli piaceri.

2 commenti:

deny ha detto...

la poesia come la musica danno l'illusione a tutti di esserne protagonisti...quelle lucciole sono il ricordo dei "nostri" indimenticabili di'....deny

mgrazia ha detto...

Uno scenario emozionante testimonia la forza di un legame invisibile, silente ma sempre più consapevole. Le lucciole immagini di un’ anima nostalgica e pregna di amore.
[Spero che l’autrice ci permetta di perderci ancora tra le meravigliose creazioni del suo animo!!]