venerdì 19 ottobre 2012

Cosa si continua a dire di "E cantavamo alla luna" di Pia Deidda


 COSA SI CONTINUA A DIRE DI "E CANTAVAMO ALLA LUNA" DI PIA DEIDDA

Marinella Addis lettrice di "E cantavamo alla luna mi scrive":

Deidda non scrive: dipinge. Pennellate di quella terra, la sua, piena di magia, di colori, di profumi, che, con dovizia di particolari, non appesantiscono il racconto ma portano il lettore alla scoperta della Sardegna.

" e cantavamo alla luna" ... un popolo legata ad essa, un popolo che non vuole perdere la sua


identità, che lotta fino alla fine per non cedere al nemico. Una tradizione che non vuole morire, che non deve morire perchè la tradizione, i suoi riti, la sua spiritualità, saranno per i secoli futuri il collante di tutti i sardi.

Deidda alterna il racconto con i discorsi dei protagonisti, fitti, ripetitivi,cantilenanti. Quasi come
una litania continua che essi ripetono per darsi forza ... una preghiera: la Dea ci aiuterà.

E una donna, sacra, che dona alla Luna la violenza subita...per avere in cambio la possibilità
di tramandare i suoi segreti ad una figlia femmina. Gesto di estremo amore ... donna sarda.

Non solo un racconto: un insegnamento.

Nessun commento: