venerdì 6 febbraio 2009

Pro Eluana

DEDICATA A ELUANA

Eluana, piccolo fiore
Tu sei la prediletta
al cuore del Signore.

Tace la tua voce
mentre sei distesa
sul legno della croce.

La tua luce splende
nella notte oscura
di un mondo che non comprende.

Il tuo cuore è una sorgente
che emana amore
sul freddo della gente.

Tu sei un tesoro
molto più prezioso
di un forziere d'oro

Una mano che rapina
al tuo letto si è avvicinata
nella penombra della mattina.

Anche tu, come Gesù,
griderai "Ho sete!"
prima di volare lassù.

Ottienici in dono
quando entrerai in cielo
la grazia del perdono.

Padre Livio

Domenica 8 Febbraio 2009

Trascrivo la poesia di Albertina dedicata a Eluana Englaro che per me diviene preghiera.

In momenti come questi io mi chiedo
come sia potuta stare al mio fianco
la felicità.
Perché sì,
io sono stata felice,
felice di niente,
felice dell’aria che immettevo nei polmoni,
felice del vento che scompigliava i miei capelli,
felice del lavoro che avevo da fare,
felice di amare,
anche senza essere ricambiata,
felice del mio nulla,
felice proprio perché
non avevo nulla
ed ero felice
di avere una mente che registrava
immagini , sensazioni, pensieri
…questo fino a ieri,
perché oggi io muoio di dolore.
Dentro di me
uno spirito di distruzione
che vuol farmi sparire da tutto e da tutti,
per non vivere più,
per annientarmi,
per sprofondarmi,
per non sentir mai più parlar di me.
Signore,
tu che dai infinito valore al nostro dolore,
prova compassione per quest’anima stanca,
infondile coraggio,
ristorala tu.
Vedi, non ha nessuno,
è tanto sola,
vive di te.
Se anche tu l’abbandoni che ne sarà di lei?
Agganciala di nuovo a Te, al tuo respiro, alla tua vita
e non si sentirà mai più sperduta,
divelta dalla sua terra,
dalle sue cose,
darà di nuovo un senso alle cose,
anche un senso a questo inspiegabile dolore.
Tu, che sei infinito amore
e sai accogliere nel tuo cuore chi ride e chi dispera,
dimmi che non farai calar la sera
su quest’anima stanca
senza averle prima dato
il ristoro del tuo conforto.


Un'altra poesia di Albertina

Per chi soffre nella malattia e nella solitudine

Leva la cappa di piombo
che grava sul mio capo,
rinfresca la mia fronte
con la tua mano risanatrice.
Metti in fuga dalla mia mente
tortuosi ragionamenti, amari ricordi,
proteggi il mio cuore,
rinsalda le mie ossa.
Guariscimi.
Per la tua misericordia, Signore,
non abbandonarmi,
perché io confido in Te.
A Te mi stringo chiedendoti:
”Fammi rivivere”.

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