sabato 4 settembre 2010

DIARIO DI SCUOLA: commenti sullo stato della scuola pubblica italiana anno scolastico 2010/2011

5 Settembre 2010

dalla mia pagina FB

L'INSEGNANTE NEL MONDO DEL LAVORO

Scrivo questa nota perchè qui su FB sto leggendo in questi giorni delle affermazioni sbagliate sugli insegnanti e la loro presenza lavorativa.

Facciamo chiarezza.

Io sono una insegnante di Scuola Media Superiore e quindi farò riferimento al mio contratto.

L'insegnante che insegna può essere di ruolo (cioè tempo indeterminato) o precario (tempo determinato, viene assunto all'inizio dell'anno scolastico e licenziato alla fine).

Entrambi lavorano per 18 ore di insegnamento + 80 ore annuali di riunioni (consigli di classe, collegi docenti, riunioni con genitori) + giorni di scrutinio. Questo è l'orario obbligatorio al quale si devono aggiungere dall'1 alle 3 circa ore settimanali se ci sono dei "buchi" fra una lezione e l'altra.

Alcuni professori in aggiunta lavorano con le varie Commissioni che sono progettate all'interno del POF (Piano offerta formativa) ma questi lavori sono pagati a parte dello stipendio base. E' pagato a parte l'Esame di Stato.

I giorni lavorativi sono 5.

Il buon senso fa comprendere che le 18 ore + le ore di riunione non sono le sole ore lavorative di un insegnante. Ogni insegnante deve avere a disposizione del tempo per preparare le lezioni, per l'approntamento del materiale, per preparare i compiti da assegnare, per le correzioni.

In ogni classe ci sono un minimo di 20 (circa) e un massimo di 32 allievi.

Molti su FB si lamentano che facciamo poche ore lavorative e molti giorni di ferie. Queste persone non tengono conto delle ore aggiuntive alle 18. Inoltre, ricordo a queste persone che l'insegnamento è una delle professioni a più alti livelli di stress. Specialmente negli ultimi anni e nelle scuole con componente studentesca adolescenziale (io l'anno scorso ho fatto 20 ore in più di riunioni straordinarie per motivi disciplinari).

Ricordo inoltre che la presenza e la responsabilità penale e civile in classe è maggiore rispetto a molte altre categorie lavorative. L'insegnante è il solo responsabile di ciò che avviene e accade in classe nella sua ora. Sono richiesti quindi: puntualità e controllo.

Compiti degli insegnanti sono: la didattica, la valutazione, la sorveglianza.

Il numero delle classi dipende dalle discipline.

Faccio il mio esempio: quest'anno avrò 9 classi con 2 ore settimanali per classe. L'anno scorso (in un altro ordine di scuola) avevo 6 classi con 3 ore settimanali per classe.

Le ore di recupero degli allievi che non hanno studiato vengono pagate a parte perchè non sono contrattuali. Ci si può astenere dal sostenerli. Da anni queste ore sono state pagate dallo Stato. Spesso questi soldi non sono stanziati a sufficienza.

In questo caso mi riferivo ad un genitore intervenuto su FB che si lamentava che i professori si erano rifiutati di fare lezione al figlio per il recupero. Faccio una domanda a questo genitore: lei lavorerebbe gratis?

Ai miei tempi se venivi rimandato, oltre ad avere un cazziatone da parte dei genitori (oggi dove siete genitori in questo?) ti dovevi pagare le lezioni private. Giusto così. Perchè deve essere lo Stato a pagare per i fannulloni???? Genitori credetemi: le ore di lezione bastano sia per spiegare che per interrogare che per recuperare; se vostro figlio non studia a casa il problema è vostro figlio nella maggior parte dei casi.

Come si diventa professore e come si passa di ruolo?

Per l'insegnamento ci vuole la Laurea universitaria quinquennale (negli ultimi anni si è aggiunta anche quella specialistica detta SISS). Per passare di ruolo ci vuole l'abilitazione e/o concorso.

Chi sono i precari?

Sono quegli insegnanti, validi, laureati , abilitati (molti hanno più abilitazioni, io ne avevo ben 4) e qualificati (oggi molti di questi hanno laurea specialistica), che vengono assunti e poi licenziati a fine anno scolastico. Diciamo: contratti a termine.

La scuola italiana ha avuto bisogno ( e continuerà ad averne) di loro perchè i professori di ruolo non bastavano a coprire tutte le ore cattedra disponibili.

Molti di loro lavorano da anni in queste condizioni pur avendo passato abilitazioni e concorsi.

Gli insegnanti precari licenziati hanno difficoltà a trovare nuovo lavoro in altro ambito perchè per la mentalità arretrata della nostra società (basata sull'imprenditorialità) le aziende considerano inutili i loro curriculi (anche se un insegnante ha esperienza nella gestione dei gruppi di lavoro, nella capacità di autoaggiornarsi e non solo nella conoscenza e nella trasmissione dei saperi).

Quanto guadagna un insegnante?

Faccio l'esempio di un collega da 10 anni di ruolo: nella sua busta paga al netto 1.540 Euro, cioè 21,50 all'ora.

Vado a controllare il prezzario della Regione Piemonte:

Operaio specializzato: 28,39 Euro (netto)

Operaio comune: 23,95 (netto)

E con questo ho detto tutto.....


4 Settembre 2010

Aggiungo la mozione che è stata votata nella mia ex scuola IPS "Albe Steiner" di Torino nel primo Collegio Docenti di Settembre:


MOZIONE COLLEGIO DOCENTI “ALBE STEINER” - TORINO

Il Collegio Docenti del Istituto Albe Steiner, riunitosi il 1 settembre 2010, prende atto degli effetti materiali della “riforma” Gelmini, tra cui:

  • consistente riduzione delle ore di laboratorio

  • illogica scomparsa di materie qualificanti gli indirizzi professionali

  • aumento irragionevole del numero di studenti per classe

  • accorpamento incoerente di materie differenti in una stessa classe di concorso

  • azzeramento della terza area caratterizzante l’istruzione professionale

  • riduzione del personale Ata,

pertanto conferma, per l’inizio dell’anno scolastico, il blocco delle attività aggiuntive già deliberato a giugno scorso.

Sono quindi sospese tutte le attività non di insegnamento che vengono svolte volontariamente e che di fatto garantiscono la gestione ordinaria e promuovono la progettualità della scuola.

Il Collegio intende, con questa protesta, evidenziare che la riforma Gelmini, fondata unicamente su tagli di spesa, senza nessuna coerenza didattica o pedagogica, porta ad una scuola pubblica che non rispetta il dettato costituzionale del diritto all’istruzione, un bene di tutti e per tutti.

Invita pertanto i Collegi Docenti delle altre scuole a manifestare la propria contrarietà alla riforma Gelmini.

Torino 1 settembre 2010

Invece nella scuola dive insegno quest'anno (Convitto Nazionale Umberto I) è stata votata una versione più edulcorata (49 voti SI, 43 NO): non si faranno gli IDEI e si rifiuteranno di ricevere in classe gli allievi dei colleghi assenti.


3 Settembre 2010

Piena solidarietà con le centinaia di migliaia di colleghi precari che hanno perso il posto di lavoro.

Ieri la Gelmini ha detto tante cazzate, ops scusate, inesattezze.

E' triste vedere che in tanti Collegi Docenti d'Italia molti colleghi di ruolo se ne siano fregati alla grande.

In quanti Collegi Docenti è passata la mozione dei COBAS?

Ma questi colleghi si rendono conto che anche il loro posto di ruolo è a rischio? Pensano di avere il culo parato anche questa volta?

A me giungono voci di tanti perdenti cattedra costretti a spostamenti.

Inoltre, a questi colleghi va bene che il loro già misero stipendio sarà bloccato per ben tre anni?

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