giovedì 24 dicembre 2015
poesia di Pia Deidda "Paschixedda (incenso e mirra)"
Paschixedda*
(incenso
e mirra)
L'oro
e il rosso
i
pacchetti sfavillanti
il
cibo che abbonda
la
tavola addobbata
la
cometa finta
inganno
dell'umana percezione
di
una nascita che è già morte
per
rivelare la resurrezione.
©
Pia Deidda 2015
*
traduzione dal sardo campidanese: Natale
giovedì 5 novembre 2015
"Memoria negata" poesia di Pia Deidda
Memoria negata
Potremmo ritornare a parlare
di noi, ancora una volta
prima che la sera
affondi, livida,
negando alla memoria
dovuta nitidezza.
Potremmo ritornare a parlare
di noi, ancora una volta
prima che la sera
affondi, livida,
negando alla memoria
dovuta nitidezza.
sabato 17 ottobre 2015
Expo emblema del kitsch post post post moderno
Leggo dal sito dell'Expo: " (...) davanti a voi si spalanca la bellissima Piazza Italia e, in lontananza,
state ammirando l’Albero della Vita. Perché non cercare una postazione
che vi permetta di apprezzarlo anche dall’alto, magari durante lo
spettacolo di suoni, acqua e luci?(...)".
Dicevo qualche giorno fa su facebook: "Chi insegna il Bello, ma anche la forza emotiva o ideologica dell`Estetica del Brutto; chi ha speso anni di studio fra Architettura e Storia dell`Arte, non potrà mai dire che questo Expo ha almeno una valenza architettonica. Per favore colleghi insegniamo ai nostri studenti lo spirito critico!".
Siamo in una società post post post moderna. Il kitsch, e il banale, sono stati sostituiti alla ricerca del Bello. Cioè del Buono e del Vero.
Io non ho voluto portare gli allievi all`Expo perché insegno la Bellezza.
Triste constatare che invece la scuola ha fatto la scelta di questo baraccone kitsch diseducativo.
Diseducativo anche nei valori civici. Diceva Peppino Impastato:
Cosa avrebbe detto oggi Peppino Impastato dell'Expo?
Cosa avrebbe detto vedendo i politici davanti a quell'albero della cuccagna che è L'Albero della Vita?
Cosa avrebbe detto degli appalti, della presenza mafiosa nei cantieri, dei costi pompati, dei contratti ai giovani lavoratori negli stand, del deturpamento ecologico dell'area, ecc...?
Con tristezza constato che la scuola italiana non è stata capace di approfittare di questo momento per fare vera Educazione civica, vera Cittadinanza e Costituzione. Invece gli studenti sono stati usati come numeri per fare presenza.
Anche questa è cultura kitsch post post post moderna. Peccato che a veicolarla sia la scuola.
Dicevo qualche giorno fa su facebook: "Chi insegna il Bello, ma anche la forza emotiva o ideologica dell`Estetica del Brutto; chi ha speso anni di studio fra Architettura e Storia dell`Arte, non potrà mai dire che questo Expo ha almeno una valenza architettonica. Per favore colleghi insegniamo ai nostri studenti lo spirito critico!".
Siamo in una società post post post moderna. Il kitsch, e il banale, sono stati sostituiti alla ricerca del Bello. Cioè del Buono e del Vero.
Io non ho voluto portare gli allievi all`Expo perché insegno la Bellezza.
Triste constatare che invece la scuola ha fatto la scelta di questo baraccone kitsch diseducativo.
Diseducativo anche nei valori civici. Diceva Peppino Impastato:
Cosa avrebbe detto oggi Peppino Impastato dell'Expo?
Cosa avrebbe detto vedendo i politici davanti a quell'albero della cuccagna che è L'Albero della Vita?
Cosa avrebbe detto degli appalti, della presenza mafiosa nei cantieri, dei costi pompati, dei contratti ai giovani lavoratori negli stand, del deturpamento ecologico dell'area, ecc...?
Con tristezza constato che la scuola italiana non è stata capace di approfittare di questo momento per fare vera Educazione civica, vera Cittadinanza e Costituzione. Invece gli studenti sono stati usati come numeri per fare presenza.
Anche questa è cultura kitsch post post post moderna. Peccato che a veicolarla sia la scuola.
Sollazzare il pianeta
Oggi, dopo una cena fra amici, dove si sono esaltate le virtù culinarie di molte nazioni presenti, cambio la mia posizione sull'EXPO: ha una suo valore!
Ma cambierei il titolo: "Sollazzare il pianeta".
Oggi mediterò sul Vizio Capitale: La Gola.
Dipinti Bruegel, Bosch, Daniloff
venerdì 16 ottobre 2015
Le mie interviste: Mariangela Corda per "L'alba delle janas"
Le mie interviste: Mariangela Corda per "L'alba delle janas"
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-mariangela-corda/
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-mariangela-corda/
mercoledì 30 settembre 2015
Intervista a Silvano Vargiu in Medasa
Una mia intervista all'attore Silvano Vargiu in Medasa:
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-silvano-vargiu/
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-silvano-vargiu/
mercoledì 9 settembre 2015
Voglio coniare un nuovo termine: malismo
VOGLIO CONIARE UN
TERMINE NUOVO: MALISMO
o quando l'informazione
viene utilizzata per fomentare l'odio razziale.
Tanta cattiva informazione
gira su internet, ma spesso notizie false o ingigantite nella loro
portata vengono utilizzate dai quotidiani senza che ci sia da parte
dei giornalisti una verifica della loro fondatezza.
Queste informazioni rigirano
poi su internet rafforzate dall'importanza che rivestono certe
testate giornalistiche e diventano concime mediatico che fomentano
comportamenti negativi nel lettore già predisposto a reagire senza
criticità.
Per fare un esempio voglio
mettervi al corrente di una notizia apparsa sulla Nuova Sardegna il 2
luglio 2015:
SASSARI,
RAGAZZA AGGREDITA E PICCHIATA SUL BUS
Il grave episodio è accaduto all’altezza di Corte Santa Maria:
protagonista un passeggero senza biglietto che poi è scappato.di Salvatore Santoni
L’aggressione. A quel punto, la ragazza sarebbe stata presa di mira dall’extracomunitario: «Mi è venuto incontro fino al posto dove ero seduta e ha iniziato a schiaffeggiarmi e a prendermi a pugni: Nessuno di quelli che erano presenti sull’autobus è intervenuto in mia difesa. Mi sono rivolta all’autista, ho chiesto che cosa dovessi fare. E mi ha risposto di chiamare la polizia».
Telecamere. Le telecamere a bordo del mezzo dell’Atp hanno ripreso tutta la scena, la ragazza ha chiamato la centrale operativa del 113 e ha raccontato dell’aggressione. Prima che la pattuglia potesse arrivare in zona, però, l’uomo è sceso insieme alle tre donne alla fermata del Vialetto. La ragazza ha chiamato il 118 e si è fatta accompagnare al pronto soccorso. Ora chiede a chi era presente sul bus di testimoniare. Indaga la polizia. (g.b.)
La notizia gira su vari siti web, molti di questi sassaresi. Gira su facebook. Addirittura una fonte dà la notizia che la ragazza è stata picchiata a sangue. Reazioni sul web: apriti cielo! Potete immaginare: al rogo in piazza, via dalla Sardegna i neri, fuori tutti i negri da Sassari, se ne devono andare, ecc.
Una ragazza testimone oculare scrive nei commenti smentendo e sminuendo quanto accaduto, ma sembra che a nessuno interessi il suo intervento, ormai la notizia ha fatto colpo e viene condivisa. Vi posto questa testimonianza che ridimensiona l'accaduto e lascio a voi giudicare.
Commenti:
3 luglio
Eleonora Sid Virdis
Ero presente durante l'accaduto, e devo dire che la tua descrizione della vicenda non appartiene del tutto alla verità. Il gesto dell'uomo, senza dubbio sbagliato, è avvenuto in seguito a dei tuoi continui attacchi, o affermazioni che diciamo lo colpivano in prima persona, essendo lui oltretutto munito di un titolo di viaggio, che ha anche mostrato. Lo schiaffo, seppure sicuramente forte e doloroso, è stato UNO, preceduto da un “coglione” da parte tua, e seguito da un tuo schiaffo sulla sua schiena. La reazione dell'autista è stata sicuramente sbagliata, in quanto egli non si è dimostrato capace di svolgere il suo ruolo. Inoltre ci tengo a sottolineare che non puoi chiedere una reazione da parte di altre persone, maggior parte ragazzi, di fronte ad un uomo che ha già dimostrato di non saper controllare la rabbia, quando oltretutto il ragazzo vicino a te (fidanzato o amico) non ha mosso neanche un dito. Detto ciò spero che tu abbia la giustizia che comunque meriti, perchè è giusto così, ma sei un po' passata dalla parte del torto scrivendo “sporco negro”, espressione totalmente inadatta, poiché la reazione che ha avuto l'uomo potva appartenere anche a un uomo qualsiasi sassarese, o come dite a un uomo bianco.
Foto: Rosa Parks
Trovate voi le differenze: Sardegna 2015 – Montgomery (USA) 1955
mercoledì 2 settembre 2015
Lezione d'arte. Prima lezione: perchè non capiamo l'arte contemporanea.
Lezione d'arte
Prima lezione: perchè non capiamo l'arte contemporanea.
Dedicata a tutti coloro che nell'arte ricercano il realismo e la perfezione e dileggiano l'arte contemporanea.
Poi arrivarono i borghesi della fine del XVI secolo (soprattutto nelle Fiandre) e dissero:"Anche noi vogliamo appendere quadri alle pareti come i Re e la Chiesa!". Ma avevano case più piccole dei nobili, erano ignorantelli anche se facevano bene di conto, non avevano una cultura tale per capire metafore e allegorie e mitologia, molti di loro erano anche protestanti e inorridivano nel vedere scene sacre, avevano una visione del mondo molto pragmatica e poco astratta e quindi capivano solo il realismo, da bravi uomini che si erano fatti da sè amavano coloro che se la cavavano bene con il lavoro: chiaro, reale, ben eseguito, di assoluta perfezione.
Nacquero così i quadri da parete incorniciati, a olio, di piccole dimensioni, con tematiche comprensibili * come nature morte, paesaggi, vita quotidiana, ma, soprattutto, quadri di grande perfezione formale, fatti a regola d'arte, proprio perfetti, realistici quel tanto che basta per non pensare tanto.
Prima lezione: perchè non capiamo l'arte contemporanea.
Dedicata a tutti coloro che nell'arte ricercano il realismo e la perfezione e dileggiano l'arte contemporanea.
Poi arrivarono i borghesi della fine del XVI secolo (soprattutto nelle Fiandre) e dissero:"Anche noi vogliamo appendere quadri alle pareti come i Re e la Chiesa!". Ma avevano case più piccole dei nobili, erano ignorantelli anche se facevano bene di conto, non avevano una cultura tale per capire metafore e allegorie e mitologia, molti di loro erano anche protestanti e inorridivano nel vedere scene sacre, avevano una visione del mondo molto pragmatica e poco astratta e quindi capivano solo il realismo, da bravi uomini che si erano fatti da sè amavano coloro che se la cavavano bene con il lavoro: chiaro, reale, ben eseguito, di assoluta perfezione.
Nacquero così i quadri da parete incorniciati, a olio, di piccole dimensioni, con tematiche comprensibili * come nature morte, paesaggi, vita quotidiana, ma, soprattutto, quadri di grande perfezione formale, fatti a regola d'arte, proprio perfetti, realistici quel tanto che basta per non pensare tanto.
martedì 14 luglio 2015
Una mia intervista a Carmen Salis
Una mia intervista a Carmen Salis
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-carmen-salis/
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-carmen-salis/
mercoledì 8 luglio 2015
Rispettate i vostri figli
Rispettate i vostri figli. Hanno il diritto di considerare la loro vita
cosa privata. Non andate a spiattellare al mondo intero i loro meriti,
perché in questo modo li trattate alla stregua della macchina nuova, o
della casa bella, che mettete in mostra di fronte agli amici.
Soprattutto, non usate i vostri figli come oggetti che aumentano il
vostro desiderio di arrivismo. Piuttosto, lodateli e amateli nel
privato, con amore e affetto. E, se qualcuno di loro non rispetta il
progetto che avete voi della vita: bei voti, successo, vittorie,
sappiate che forse avete solo un figlio normale al vostro fianco. Perché
da un uomo e da una donna normale quale voi siete nascono raramente dei
geni. E ogni qualvolta siete tentati di osannare in pubblico il vostro
figlio genio o normale che sia, ricordatevi che a fianco avete un altro
figlio o figlia o amico o conoscente che stanno facendo fatica ad essere
all'altezza di questo progetto d'uomo. E poi, la vita è lunga, e spesso
le cose si ribaltano inevitabilmente. E, forse, quel ragazzo tanto
osannato troverà più fatica perché non è stato aiutato e abituato a
vivere eventuali fallimenti.
(Pia Deidda, insegnante e madre)
(Pia Deidda, insegnante e madre)
recuperare la sua identità
"Insistere
nel dire che l'essere umano è immagine di Dio non dovrebbe farci
dimenticare che ogni creatura ha una funzione e nessuna è superflua.
Tutto l'universo materiale è un linguaggio dell'amore di Dio, del suo
affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di
Dio. La storia della propria amicizia con Dio si sviluppa sempre in uno
spazio geografico che diventa un segno molto
personale, e ognuno di noi conserva nella memoria luoghi il cui ricordo
gli fa tanto bene. Chi è cresciuto tra i monti, o chi da bambino sedeva
accanto al ruscello per bere, o chi giocava in una piazza del suo
quartiere, quando ritorna in quei luoghi si sente chiamato a recuperare
la sua identità".
dall'enciclica di papa Francesco "Laudato sì"
foto di Donatella Sulis, panorama d'Ogliastra visto da Lanusei
dall'enciclica di papa Francesco "Laudato sì"
foto di Donatella Sulis, panorama d'Ogliastra visto da Lanusei
sabato 27 giugno 2015
Grazie papa Francesco!
Grazie papa Francesco!
(...) L'alleanza tra economia e tecnologia finisce per lasciare fuori tutto ciò che non fa parte dei loro interessi immediati. Così ci si potrebbe aspettare solamente alcuni proclami superficiali, azioni filantropiche isolate, e anche sforzi per mostrare sensibilità verso l'ambiente, mentre in realtà qualunque tentativo delle organizzazioni sociali di modificare le cose sarà visto come un disturbo provocato da sognatori romantici o come un ostacolo da eludere".
(da Laudato si', cap.54)
LAUDATO SI' per me costituirà una pietra miliare. Siamo chiamati a rispondere di questa nostra CASA COMUNE. Io nel frattempo, nel mio piccolo, ho fatto già qualcosa in questi 5 anni all'Umberto I di Torino (pur insegnando Storia dell'Arte!):
https://www.facebook.com/groups/594477473981875/?fref=ts
(...) L'alleanza tra economia e tecnologia finisce per lasciare fuori tutto ciò che non fa parte dei loro interessi immediati. Così ci si potrebbe aspettare solamente alcuni proclami superficiali, azioni filantropiche isolate, e anche sforzi per mostrare sensibilità verso l'ambiente, mentre in realtà qualunque tentativo delle organizzazioni sociali di modificare le cose sarà visto come un disturbo provocato da sognatori romantici o come un ostacolo da eludere".
(da Laudato si', cap.54)
LAUDATO SI' per me costituirà una pietra miliare. Siamo chiamati a rispondere di questa nostra CASA COMUNE. Io nel frattempo, nel mio piccolo, ho fatto già qualcosa in questi 5 anni all'Umberto I di Torino (pur insegnando Storia dell'Arte!):
https://www.facebook.com/groups/594477473981875/?fref=ts
domenica 3 maggio 2015
Poesia di Pia deidda "Questa estate sarà un tuffo amaro in questo mare"
Questa estate sarà un tuffo amaro in
questo mare
Inorridisce il mite di cuore
del vissuto nell'incoerenza,
Cristo diventa amuleto
di arida religione
nel mondo.
Questa estate sarà un tuffo amaro in
questo mare
e l'acedia appanna il cuore.
Questa estate sarà un tuffo amaro in
questo mare
e il razzismo intossica la mente.
Questa estate sarà un tuffo amaro in
questo mare
e l'egoismo avvelena l'anima.
Fatica la Parola ad emergere
del buon samaritano l'impresa,
parabola e cuore di una fede
che fa perno sulla Carità, l'Amore.
©
Pia Deidda 2015
sabato 2 maggio 2015
Io non andrò all'Expo
Una protesta pacifica contro l'Expo?
Non andare all'Expo.
Perchè l'Expo non è come ingenuamente ho letto valorizzazione e pubblicizzazione dei nostri prodotti locali.
Non andare all'Expo.
Perchè l'Expo non è come ingenuamente ho letto valorizzazione e pubblicizzazione dei nostri prodotti locali.
L'Expo che doveva parlare, far riflettere, sulle problematiche legate
alla nutrizione e alla coltivazione equa, solidale, ecocompatibile,
ecologica, del pianeta, è invece campo delle multinazionali che stanno
distruggendo, per i propri interessi economici, il pianeta.
Multinazionali che affamano intere popolazioni.
L'Expo è un giro d'affari enorme! Basti pensare ad alcuni costi: 39 euro l'ingresso, 10 euro una pizza margherita, un pranzo con costi da mille e una notte per Renzi e sponsor...
Una lettura interessante:
http://www.ilsostenibile.it/2015/04/30/vandana-shiva-non-lasciamo-expo-alle-multinazionali/
L'Expo è un giro d'affari enorme! Basti pensare ad alcuni costi: 39 euro l'ingresso, 10 euro una pizza margherita, un pranzo con costi da mille e una notte per Renzi e sponsor...
Una lettura interessante:
http://www.ilsostenibile.it/2015/04/30/vandana-shiva-non-lasciamo-expo-alle-multinazionali/
mercoledì 29 aprile 2015
Intervista a Rita Fais
Una mia intervista all'artista Rita Fais
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-rita-fais/
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-rita-fais/
martedì 14 aprile 2015
"E fuggo" poesia di Pia Deidda in ricordo degli ulivi del Salento
E FUGGO
in ricordo degli ulivi del Salento
E fuggo
da questo uomo infame
che d'olio ha unto il capo
per una fede tradita
che d'olio ha unto la portata
per una fame insaziabile
che d'olio ha unto il corpo
per una bellezza effimera.
©
Pia Deidda 2015
domenica 12 aprile 2015
Intervista ad Angelica Piras
Una mia intervista a:
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-la-poetessa-angelica-piras/
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-la-poetessa-angelica-piras/
Venerdì Santo al Pronto Soccorso del Maria Vittoria di Torino
VIA CRUCIS AL PRONTO SOCCORSO
Passare il Venerdì e il Sabato Santo
al Pronto Soccorso di Medicina del Maria Vittoria di Torino per motivi di
salute è esperienza che ti avvicina al dolore dell'uomo, alla sua
sofferenza, alla sua piccolezza, più di una Via Crucis.
E' esperienza che ti richiama, come un
memento mori, alla nostra fragilità umana. In un pronto
soccorso vedi le malattie davanti a te sfilare come in un manuale
medico di pronta consultazione.
E quante se ne vedono passare in 24 ore
dove il diritto alla segretezza, e al senso del pudore, è negato da
un servizio sanitario arrivato al limite dell'umana decenza degenza!
Immaginate un camerone (sarebbero due
ma senza porta diventa unico), con tre tavolinetti postazione
computer medici-infermieri al centro senza schermo alcuno, che alla
notte si riempie di 50 lettini-barelle, maschi e femmine insieme, a
due dita di distanza, senza separazione (le tende bianche volanti non
sono funzionali a coprire lateralmente): cosa può vivere, vedere e
sentire un malato?
Esiste un ipotetico quinto mondo?
Chi entra al Pronto Soccorso del Maria
Vittoria ha il tempo di vederlo e di viverlo.
Encomiabile il lavoro estenuante di
medici e infermieri che nel loro turno non si fermano un attimo, a
qualsiasi ora del giorno e della notte. Anzi, alcuni medici si
fermano oltre il dovuto delle loro ore, ben oltre il cambio.
Inutile dire che per 50 pazienti il
loro numero è insufficiente.
Può reggere una sanità così?
giovedì 2 aprile 2015
Poesia di Pia Deidda "Distratta preghiera"
DISTRATTA PREGHIERA
La mia fede
assomiglia ad un
adolescente
rintanato nella sua
stanza buia
ammutolito
guarda il soffitto
isolandosi dal mondo
inesprimibile
dentro sé un
desiderio
vacilla
dà per scontata
dell'amore
genitoriale
l'accettazione
di una distratta
preghiera.
©
Pia Deidda 2015
“Donna che
prega” è di Carla Massimetti
lunedì 30 marzo 2015
Noli me tangere!
NOLI ME TANGERE
“Noli me tangere”, non mi toccare.
Tanti artisti, fra Medioevo e Barocco, hanno dipinto questa
iconografia che ricorda l'incontro, scritto da Giovanni nel capitolo
20 del Vangelo, di Maria di Màgdala con Gesù risorto nell'orto dove
vi era il sepolcro. Alla luce della revisione testuale della Bibbia
sarebbe meglio intitolare l'opera: “Non mi trattenere”, venendosi
così a modificare l'interpretazione dell'iconografia.
Fra i tanti dipinti realizzati nei
secoli, l'opera scelta è un affresco del Beato Angelico che si trova
a Firenze nel Convento di San Marco e realizzata fra gli anni 1438
-1440. Del Beato Angelico ci piace la sua narrazione al contempo
sintetica e intrisa di forte spiritualità; quasi ci riporta alla
tradizione greco ortodossa dove l'astrazione delle icone è
funzionale per svelare ai fedeli il Mistero. Sintesi anche perchè il
significato della frase è diretto; non c'è bisogno di tanti orpelli
compositivi per trasmettere chiaro il messaggio di Gesù: non mi
toccare, non mi trattenere, perchè non sono ancora salito al Padre.
Gesù ha ancora una missione da compiere che il mondo terreno, delle
amicizie, degli affetti, non possono interrompere.
Alla sinistra, davanti alla porta
aperta del sepolcro, vi è Maria di Màgdala inginocchiata davanti al
Cristo Risorto. L'ha appena riconosciuto dopo averlo scambiato per il
custode del giardino. Spesso, come in questo caso, Gesù è
rappresentato con una zappa in mano per ricordare questa svista della
pia donna. La postura e il passo di Cristo sono leggeri ed eterei, la
veste bianca non è più sudario di morte ma luce di Gloria; egli
sembra leggermente levitare sul prato fiorito, pronto a lasciare
questo mondo. Si volge verso la donna e la guarda, le spiega che deve
ricongiungersi con il “Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio
vostro”.
E' ancora una volta una donna ad avere
questo privilegio e a riferirlo ai discepoli: «Ho
visto il Signore!». Quale
annuncio più sconvolgente dopo il dolore della Passione! Cristo è
il Risorto!
domenica 29 marzo 2015
Bufale e nuove mitologie da web
Bufale, leggende metropolitane, balle, baggianate, bugie, falsità, fandonie, fole, frottole, menzogne, panzane, ciancie, bubbole, fanfaluche, iperboli, aforismi e frasi con false identità di autore. Il XXI verrà ricordato come il secolo delle fuffe.
E queste fuffe diventeranno storie mitologiche da ricordare, da raccontare, da studiare nei libri di epica.
Novelli Ulissi, Ercoli, Argonauti, o semplicemnte baroni di Münchhausen.
E dietro ad ogni barone un allocco che ci crede.
giovedì 26 marzo 2015
Galleria sabauda di Torino una vergogna tutta italiana
GALLERIA SABAUDA DI TORINO UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA
Mi ferma una collega per dirmi che è scioccata; è andata alla Galleria Sabauda è ha trovato delle sale chiuse: manca il personale.
E' da anni che denuncio questa vergogna tutta italiana. La Galleria Sabauda di Torino è una delle più ricche pinacoteche del mondo ed è gestita dallo stato italiano. Ma, non è conosciuta, non è valorizzata nè pubblicizzata, non sempre è possibile visitare tutte le sale perchè manca il personale di sorveglianza.
Quante volte in passato mi è capitato di programmare per le classi in
visita un percorso e doverlo cambiare perchè le sale che mi
interessavano erano chiuse. Mi ricordo che un giorno mi adirai
tantissimo; arrivai ad un patto: un custode accendeva le luci e ci
accompagnava sala per sala spegnendole e chiudendo le porte dietro di
noi: visita guidata con stress annesso. Non è per me questo l'approccio
alla cultura. Il museo va vissuto, e va insegnato ad essere vissuto,
come spazio da cui attingere sapere, bellezza, sensazioni visive.
Pensavo che questa situazione cambiasse con il nuovo allestimento nella Manica Nuova di Palazzo Reale (prima era posta agli ultimi due piani del palazzo che ospita il Museo Egizio) ma non è così.
Ma Torino non deve riqualificarsi con il turismo? Soprattutto il turismo culturale?
http://www.galleriasabauda.beniculturali.it/
Nella foto un dipinto di Rembrandt, Ritratto di vecchio dormiente
Vi va bene come metafora di ciò che ho detto a proposito di patrimonio artistico dello stato italiano?
Pensavo che questa situazione cambiasse con il nuovo allestimento nella Manica Nuova di Palazzo Reale (prima era posta agli ultimi due piani del palazzo che ospita il Museo Egizio) ma non è così.
Ma Torino non deve riqualificarsi con il turismo? Soprattutto il turismo culturale?
http://www.galleriasabauda.beniculturali.it/
Nella foto un dipinto di Rembrandt, Ritratto di vecchio dormiente
Vi va bene come metafora di ciò che ho detto a proposito di patrimonio artistico dello stato italiano?
domenica 22 marzo 2015
Primavera su facebook
Primavera su facebook
Non parlerò di primavera
Ribelle sono non conforme
Regalo di un marzo natale
Sempre sento
La primavera dentro.
Ribelle sono non conforme
Regalo di un marzo natale
Sempre sento
La primavera dentro.
©
Pia Deidda 2015
sabato 21 marzo 2015
Tamara e Modì
A Torino due mostre importanti, a Palazzo Chiablese "Tamara de Lempicka " e alla GAM "Amedeo Modigliani", contemporaneamente.
Posso dire la verità? Non ho mai amato Tamara. Così lontana da me.
Modì mon amour... Le sue donne sono tutta un'altra cosa. Modì vuol entrare dentro l'anima della persona ritratta, far sentire il pathos che l'anima. La sensualità borghese delle donne di Lempicka è lontana dal mio mondo interiore. Preferisco il dramma che anima Modì. E la sua sintesi formale.
giovedì 19 marzo 2015
Katia Debora Melis in Logosardigna
Per conoscere meglio la LIMBA SARDA COMUNA (lingua scritta) la mia intervista alla poetessa Katia Debora Melis.
Già in edicola con il n. 69 di Logosardigna
lunedì 16 marzo 2015
Le interviste di Pia: Capitan Calamaio
Le mie interviste in Medasa. Capitan Calamaio (Massimiliano Micheli)
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-capitan-calamaio/
sabato 7 marzo 2015
Le mie interviste su Medasa. Vanessa Ruggeri autrice di "Il cuore selvatico del ginepro"
Le mie interviste su Medasa.
Vanessa Ruggeri autrice di "Il cuore selvatico del ginepro".
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-vanessa-roggeri/
Festeggiare l'8 marzo?
Volete proprio che abbia qualcosa da festeggiare l`8 marzo? E allora
incominciano a togliere le quote rosa che prudono il mio orgoglio
femminile; incominciano a eliminare tutte le battute maschiliste dal
nostro quotidiano parlare; lottiamo perchè ci sia veramente la parità
dei sessi; ma, soprattutto, manifestiamo contro tutte le forme di
violenza che colpiscono le donne direttamente e indirettamente: per ogni
guerra, atto terroristico, assassinio, tortura, sopruso fisico e
psicologico, nel mondo c`è sempre una donna, una mamma, una moglie, una
sorella, un`amica, un`amante che soffre.
Foto di Renato d'Ascanio Ticca
Serie di foto contro il femminicidio
https://www.facebook.com/renato.dascanio
Serie di foto contro il femminicidio
https://www.facebook.com/
venerdì 6 marzo 2015
Poesia di Pia Deidda "Sono tornata vortice"
Sono tornata vortice
Non ho più amato
l'aria silente
l'immobilità del cosmo
[la parola imbrigliata]
Nel mezzo del cammino
sono tornata vortice
pericoloso uragano
nell'incontenibile sua forza.
Donna non più relegata
schivo il pensiero benpensante
che m'imprigionava
nell'altrui conformità.
©
Pia Deidda 2015
Opera di Stefania Lai, Simmetrie. Il
cuore al centro, disegno a china, penna e pastello su carta, 2014
domenica 22 febbraio 2015
martedì 17 febbraio 2015
Le interviste di Pia in www.medasa.it
Da qualche mese è incominciata la mia collaborazione con www.medasa.it nella sezione Arte e Cultura, rubrica: Le interviste di Pia
Articolo sullo scrittore Roberto Alba
http://www.medasa.it/roberto-alba-e-la-menzione-donore-al-premio-alziator/
Intervista all'artista Valerio Pisano
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-valerio-pisano/
Intervista alla scrittrice Maria Mantega
http://www.medasa.it/io-sola-il-nuovo-romanzo-di-maria-mantega/
Intervista alla potessa Katia debora Melis
http://www.medasa.it/intervista-alla-poetessa-sarda-katia-debora-melis/
Intervista al fumettista Manuelle Mureddu
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-manuelle-mureddu/
Intervista all'artista Stefania Lai
http://www.medasa.it/le-interviste-di-pia-stefania-lai/
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