sabato 20 ottobre 2018

Romanzo Rubia di Pia Deidda e sua vendita





   Era il 2007 quando, grazie all'Associazione Amici di Hierapolis e a Donatella Ronchetta, venne pubblicato il romanzo breve “Rubia”; in quella occasione venivano ricordati con una mostra, allestita nella Facoltà di Architettura di Torino, i 50 anni dell'attività della Missione Archeologica del Politecnico di Torino a Hierapolis di Frigia (Pammukale-Turchia) e i 20 anni dell'attività dell'Associazione Amici di Hierapolis.
   Fin dalla sua fondazione l'Associazione ha assunto il duplice ruolo di divulgazione e di sostegno finanziario e professionale: organizzando pubblicazioni, convegni e mostre su progetti e realizzazioni della Missione di Hierapolis; reperendo fondi per i lavori di scavo e restauro; garantendo l'apporto di competenze specializzate sia nel lavoro sul campo sia nella successiva rielaborazione dei dati; favorendo gli studi di tanti giovani che hanno potuto operare sul campo.
   L'attività dell'associazione si chiuderà però quest'anno. Ha svolto per anni il suo importante ruolo ma, come tutte le umane cose, in un momento contingente diverso, dovrà concluderà il suo operato.
   E, con grande dispiacere scrivo, queste righe di commiato.

   Il mio romanzo resta a ricordo dei quegli anni e di quell'impegno. Lo scrissi nell'estate del 2006.


   Nelle note finali si può leggere:«La storia è di pura invenzione e ispirata da alcuni resti presenti nel sito archeologico di Hierapolis di Frigia Turchia. Hierapolis è stata una importante città greco-ellenistico e romana dell'Asia Minore. La sua presenza fu obnubilata perché, a causa del lento abbandono avvenuto nei secoli, fu ricoperta da uno strato di duro calcare dalle acque sgorganti dalle sue numerose sorgenti non più incanalate dall'opera dell'uomo. Dal 1957 l'operato degli archeologi della Missione Archeologica Italiana la sta riportando gradatamente alla luce. Molti sono gli archeologi, gli architetti, gli specialisti e gli studenti che si sono avvicendati con passione nei lavori di scavo e di ricerca portando parzialmente alla luce una delle più notevoli testimonianze del mondo antico. A questo proposito non si possono non ricordare Paolo Verzone – iniziatore degli studi e delle indagini – Daria Ferrero De Bernardi e Francesco D'Andria, i tre capi missione che si sono avvicendati e hanno guidato i lavori con professionalità e impegno in questi cinquanta anni» e, a proposito della storia che intitolai “Rubia e dei suoi personaggi, scrissi:«L'ergastes T. Flavio Zeusi è veramente vissuto; sono presenti testimonianze della sua esistenza a Hierapolis alla fine del I sec. d.C. nella tomba monumentale che si fece costruire nella necropoli a Nord della città. Nell'iscrizione marmorea che fece apporre sulla porta dell'elegante edificio sepolcrale – che gli archeologi hanno chiamato Tomba del viaggiatore – si ricordano con orgoglio i numerosi viaggi che egli compì per scopi commerciali nell'area mediterranea: ben settantadue volte doppiò la punta meridionale del Peloponneso alla volta dell'Italia. Anche Maximilla Neratia è esistita, anche se non si hanno notizie sicure della sua persona; di lei si conserva il sarcofago di marmo bianco con coperchio a due spioventi e decorazioni con palmette e dischi rinvenuto nell'area della tomba di Flavio Zeusi. Dentro il sarcofago sono stati ritrovati due anellini sottili d'oro, un piccolo orecchino con perla e un disco d'osso forato. Sul sarcofago si legge l'iscrizione incisa “Makrinos Philadelphos seppellì in questo monumento ancestrale il corpo di Neratia Maximilla, sua sposa; la famiglia Philadelphoi ha la tutela di questa tomba”. I resti di un frantoio sono stati recentemente ritrovati adiacenti alla tomba di Flavio Zeusi».
La storia d'amore fra i due protagonisti è diventata pretesto per descrivere la città nel periodo del suo massimo fulgore; Hierapolis era famosa al tempo per la produzione di tessuti tinti con la robbia, pianta vegetale che ha dato titolo al romanzo: Rubia, da rubia tinctorum.

   Chi fosse interessato all'acquisto del libro può contattarmi privatamente. Il suo costo è di 8 Euro spese postali incluse.

pia.deidda@hotmail.it



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