domenica 16 maggio 2010

SAMARITANA poesia di Pia Deidda



SAMARITANA

Ho portato con difficoltà quel giorno
l'anfora vuota
lassù, fino al pozzo.

Anfora vuota eppur pesante
quel giorno la sentivo
ancor più opprimente.

Camminavo con difficoltà
sotto un sole alto
la strada vuota come la volevo io.

Il passo era greve
sudavo stille salate
nella solitudine i miei pensieri.

Lo trovai lì alla sorgente
mi aspettava
(sembrava mi aspettasse da sempre)
mi aprì il cuore
e vi guardò dentro.

Mi chiese dell'acqua da bere
ma fu lui a riempirmi l'anfora
colma eppur leggera.

L'acqua che mi offrì la rese
meno grave, anche il cuore
rinacque dal suo torpore.

Corsi verso il paese
il passo diventato leggero
come da tempo non avevo avuto.

Sentii forte il desiderio di dire a tutti
l'essenza di quel dialogo fra me
e il giudeo profeta d'eterno.

Da quel giorno ho conservato quell'acqua viva.

© Pia Deidda 2009


Menzione d'onore alla mia poesia "Samaritana" arrivata fra le 16 poesie finaliste alla 16ª Edizione del Premio Letterario Internazionale Trofeo Penna d'Autore, Torino 16 Maggio 2010

Nessun commento: