martedì 4 maggio 2010

"Donna perchè piangi?" poesia di Pia Deidda


Donna perchè piangi?


Cadono le mie lacrime

fra le pieghe di questo lino,

penetrano nelle trame

intrise del suo sangue.

Rigiro fra le mani questo telo,

racconto di un corpo d'uomo,

svilito e martoriato, crocifisso.

Donna, perché piangi?”,

mi hanno chiesto gli angeli.

Non può finire tutto,

annichilita dentro me ripeto,

mentre un urlo trattenuto,

mi squassa il petto.

Come posso spiegare il mio dolore,

guardo un sepolcro vuoto,

non c'è più colui che mi parlò

di perdono e amore, ridando

dignità alla mia persona,

in questa terra

sono solo donna.


© Pia Deidda (2010)



La poesia è stata premiata fra le prime dieci della XXVI Edizione del premio letterario "La Mole" del 2010.


Mi è stato chiesto di spiegare questa poesia.

Mi sono ispirata al vangelo di San Giovanni cap.20, 11-13:
11Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto".

Pensate a questa donna che arriva al sepolcro e lo trova vuoto. Piange. Ha perso un amico, ha perso colui che, quando era in vita le aveva parlato di amore e di perdono, l'aveva valorizzata come donna, anche se peccatrice. In un mondo dove la donna era ben poca cosa, soprattutto se considerata rea di peccato.
Qual è la reazione che può avere? Dolore, sconforto, solitudine. Dopo la morte il niente.
Umana reazione alla perdita di una persona cara.
Lei ancora non ha incontrato Gesù il Risorto.
Infatti il vangelo continua così:

14Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. 15Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo". 16Gesù le disse: "Maria!". Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: "Rabbunì!", che significa: Maestro! 17Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". 18Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: "Ho visto il Signore" e anche ciò che le aveva detto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissima Pia,
la Tua Poesia è meravigliosa.
Nelle Tue sento e percepisco la Maddalena,Colei che Gesù diede dignità con l'atto del Perdono.
Il Perdono che Lui venne ad insegnarci e a predicare,
il Perdono, la chiave che apre la porta stretta e fa si che noi oggi possiamo ascendere alla gloria della consapevolezza.
Carissima, Tu per scrivere queste bellissime parole, sei tornata indietro nel tempo, sento il viaggio che hai percorso sino a diventare la Maddalena,
poiché queste sono le gesta, le parole, il dolore e l'umanità,
di Colei che per prima arrivò al Sepolcro ...
Tu hai la grande capacità di far vivere ciò che scrivi e questo è
un qualcosa di meraviglioso.
Vivere ciò che scrivi è per me un momento di pura grazia,
di sublime e meravigliosa magia.
Nelle Tue parole percorro un viaggio, arrivo in posti che riesco a percepire e a toccare con mano.
Arrivo nella profondità del Tuo animo, posto dove con Amore,
ciò che scrivi viene generato e portato alla luce del sole.
Tu fai vivere le emozioni!

Con affetto:

Paolo.

Pia Deidda ha detto...

Grazie Paolo!